Lorenzo, antipapa
Teresa Sardella
Presbitero della Chiesa romana, alla morte di Anastasio II fu eletto vescovo nella basilica di S. Maria Maggiore, il 22 novembre 498. Lo stesso giorno, nella basilica [...] dopo il ritiro di L. dalla carriera ecclesiastica. Le ultime resistenze furono riassorbite dal successore di Simmaco, papa Ormisda.
fonti e bibliografia
I.D. Mansi, Sacrorum conciliorum nova et amplissima collectio, VIII, Florentiae 1762, pp. 202 ...
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MONOFISITI
Michelangelo Guidi
. Composto, dal gr. μόνος "unico, solo" e ϕύσις "natura", già usato in greco (μονοϕυσ) e poi passato in latino (monophysitae) e nella terminologia storica per designare, [...] Egitto, e anche Filosseno fu esiliato. L'atto più importante di Giustino fu l'accordo da lui conduso con il papa Ormisda nel 519, e che segnò il trionfo della causa romana. Furono condannati Pietro Mongo, Acacio, Pietro Fullone, e fu condannata anche ...
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. S. Antonio il Grande (v.), che pure viene considerato a buon diritto come uno dei padri del monachismo, certissimamente non ha mai scritto una regola né dato una qualsiasi organizzazione federativa alle [...] di quei tempi, che ben presto buona parte dei vescovi furono assunti dai membri della congregazione di Rabbān Hormizd o S. Ormisda, e che quasi tutti gli altri dovettero accingersi alla cura pastorale. Fu la rovina della vera vita regolare. Questa ...
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AMALASUNTA
Paolo Lamma
Figlia di Teodorico e di Audefleda, sposò nel 515 Eutarico, da cui ebbe un figlio, Atalarico, e una figlia, Matasunta. Dal 526,dopo la morte di Teodorico, resse il regno ostrogoto [...] fu opposto un diacono che era venuto profugo da Alessandria, il greco Dioscoro, già amico di Simmaco e collaboratore di Ormisda ai tempi della pace del 519con la Chiesa costantinopolitana. Solo la sua morte avvenuta dopo pochi giorni lasciò libero il ...
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ZENO, Apostolo
Marco Bizzarini
ZENO, Apostolo. – Nacque a Venezia l’11 dicembre 1668 da Pietro e da Caterina Sevastò, terzo di quattro figli, uno dei quali morto in età infantile. Venne battezzato nella [...] a una seriosa gravità, tra cui Lucio Papirio dittatore (1719; Caldara), Alessandro in Sidone (1721; Francesco Bartolomeo Conti), Ormisda (1721; Caldara), Gianguir (1724; Caldara), oltre alla ripresa di vecchi testi come Griselda (1725; Conti) e ...
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GIULIANO (Flavius Iulianus Augustus) l'Apostata (ἀποστάτης; anche ταραβάτης "trasgressore"), imperatore
Alberto Pincherle
Figlio di Giulio Costanzo (nato dal matrimonio di Costanzo Cloro con Teodora) [...] l'impero. Tuttavia, sdegnando ogni tentativo di accomodamento, fidando solo nell'alleanza dell'Armenia e conducendo seco l'esule Ormisda, G. avanzò fino a Carre (Ḥarrān); lì, divise l'esercito in due parti, una delle quali avrebbe dovuto seguire ...
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Pelagio I
Claire Sotinel
P., figlio di un certo Giovanni "uicarianus", senz'altro funzionario del Vicariato di Roma, era originario di questa città. Non si hanno notizie sul suo conto, prima di trovarlo [...] di accogliere le lettere dei suoi predecessori Celestino, Sisto, Leone, Ilaro, Simplicio, Felice, Gelasio, Anastasio, Simmaco, Ormisda, Giovanni, Felice, Bonifacio, Giovanni II e Agapito, affermava di essere in comunione con i vescovi d'Oriente, di ...
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TEODERICO
Claudio Azzara
– Figlio del capo goto Teodemiro e di Erelieva, nacque in un anno verosimilmente compreso fra il 451 e il 455 in Pannonia.
Il padre divideva con i fratelli Valamiro e Videmiro [...] Simmaco, Teoderico garantì il pieno reintegro di costui nelle sue chiese e nelle sue proprietà. Anche con il successore Ormisda il goto sembra aver mantenuto un proficuo rapporto di collaborazione nel tentativo di sanare il cosiddetto scisma acaciano ...
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. Oriente. - Nelle antiche monarchie orientali la corrispondenza epistolare ha carattere soprattutto ufficiale: lettere di sovrani fra loro, istruzioni a generali e governatori, e rapporti di questi al [...] personaggi del suo tempo. Un posto a parte meritano, per il loro contenuto, le numerose lettere di papi da Ilario a Ormisda, a Pelagio II, a Gregorio Magno: le più che ottocento lettere di quest'ultimo (morto nel 604) sono uno specchio fedele ...
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ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] di ciascuno dei vescovi presenti in assemblea, del Libellus satisfactionis, che redatto sulla falsariga della Regula fidei di papa Ormisda, conteneva una solenne riaffermazione del primato di Roma, oltre che una violenta condanna di Fozio e dei suoi ...
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