Romano (m. Roma 535), di nome Mercurio, fu il primo papa che mutò il proprio nome all'atto dell'elezione. Successe a Bonifacio II, con l'aiuto del re goto Atalarico (533), al posto del diacono Vigilio [...] che venne sollevata dai monaci acemeti sulla formula cirilliana Unus de Trinitate passus est carne, approvò, per pressioni dell'imperatore Giustiniano, una professione di fede in contrasto con l'atteggiamento in proposito del papa Ormisda. ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] ). La sua salma fu trasportata a Roma. Nel giugno fu eletto a succedergli il suddiacono Silverio, che era figlio di papa Ormisda. Ma nel dicembre dello stesso anno Belisario a capo dell'esercito imperiale occupò Roma e dette così inizio a una nuova ...
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Figlio di Sigisvulto e quindi di razza germanica, con forma inusitata in Roma, da arcidiacono era stato da Felice IV suo predecessore designato a succedergli. Anzi a quest'atto papa Felice aveva dato una [...] nominò papa nella basilica Costantiniana il diacono Dioscoro, che s'era reso illustre specialmente sotto i papi Simmaco e Ormisda; il partito contrario si raccolse nella basilica Giulia, ch'era in altra parte del Laterano, intorno a Bonifacio. Tanto ...
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CORDANS, Bartolomeo
Giuseppe Radole
Nato a Venezia nel 1700 circa, entrò giovanissimo (1712) nell'Ordine dei francescani osservanti, dove, oltre agli studi umanistici, filosofici e teologici, portò [...] Il 19 giugno 1727" (libretto di R. Marrighi d'Imola). L'anno dopo rappresentava al teatro S. Cassiano di Venezia l'opera Ormisda (libr. di A. Zeno; Genova, teatro del Falcone, cam. 1727. secondo il Manferrari) che venne poi ripresa al King's Theatre ...
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REMIGIO di Reims, santo
Nicola Turchi
Arcivescovo di Reims e apostolo dei Franchi, nato a Cerny o Laon nel 437, morto a Reims il 13 gennaio 553. Fatto giovanissimo arcivescovo di Reims si dedicò alla [...] i vescovati di Tournai e Cambrai, Terouanne, Arras, Laon. Raccolse un sinodo nel 517; scrisse nel 523 al papa Ormisda una lettera gratulatoria per la sua elezione. Dei suoi sermoni, ammirati da Sidonio Apollinare, nulla è rimasto; restano solo ...
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Poeta e oratore latino cristiano, nato in Gallia, probabilmente ad Arles. Dopo la morte dei genitori, fu educato nell'Italia settentrionale da una zia, ch'egli perdette sedicenne, allorché Teodorico scese [...] di papa Simmaco e allo scisma laurenziano. A Milano E. stette fino circa il 513; lo troviamo poi incaricato da papa Ormisda di due missioni a Costantinopoli (per ottenere la piena adesione dell'imperatore Anastasio ai decreti di Calcedonia): ivi subì ...
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È una raccolta di mandati, lettere, editti d'imperatori e magistrati romani, di magistrati bizantini, di pontefici e vescovi, degli anni 367-553 d. C., riguardanti materie ecclesiastiche (composizioni [...] Simplicio, Felice, Gelasio, Simmaco (le epistolae 82-93 sono state forse intercalate per sbaglio); V, epistolae 105-243, lettere di papa Ormisda (514-21) o a lui dirette; l'epistola 244 è stata aggiunta in seguito. Il nome di Collectio Avellana le fu ...
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GIOVANNI I, papa, santo
Andrea Bedina
Della nascita di G. - che si può ragionevolmente collocare nella seconda metà del secolo V - e dei suoi primi anni di vita non si hanno notizie, se si escludono [...] , opera da sempre ascritta a Boezio, sia invece da attribuire a Giovanni.
Nel 523 G. venne chiamato a succedere a papa Ormisda (morto il 6 agosto); fu consacrato il 13 agosto dello stesso anno, in uno scenario politico e religioso segnato da anni di ...
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Anicia Giuliana
M. Falla Castelfranchi
Figlia di Anicio Olibrio, imperatore d'Occidente dal marzo al novembre del 472, e di Placidia, figlia maggiore di Valentiniano III e di Licinia Eudossia, A. (Costantinopoli [...] , 1977) -, A. fu in stretto rapporto con s. Saba, durante il soggiorno del santo a Costantinopoli, e con papa Ormisda, come attestano due lettere a lui inviate; probabilmente svolse un ruolo non secondario nella vicenda dello scisma acaciano (Capizzi ...
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SIMMACO Papa
Mario Niccoli
Alla morte di papa Anastasio II (19 novembre 498), le correnti del clero e del senato romano ostili alla politica conciliante di questo nei riguardi della chiesa greca (v. [...] principali sostenitori laici, lasciò Roma. Ma solo dopo la morte di S. (19 luglio 514) e con l'elezione di Ormisda (v.), lo scisma poté considerarsi come definitivamente composto. Con la lotta fra S. e Lorenzo va ricollegata l'elaborazione, sulla ...
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