sciabica Tipo di apparecchiatura di dragaggio meccanico usata per far emergere le mine ancorate; messa in opera generalmente da due dragamine (o cacciamine) che operano appaiati, è costituita da un lungo [...] cavo metallico armato di cesoie che è in grado di tranciare a una prefissata profondità i cavi di ormeggio delle mine individuate. ...
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MANOVRA della nave
Amelio Amadasi
È l'arte di far muovere le navi secondo la volontà di chi si trova sul ponte di comando assumendo la direzione del movimento. Riposa sullo sfruttamento razionale delle [...] ad agire) prima ancora che lo scafo acquisti sufficiente velocità. Una nave con una sola elica non può essere girata sul posto senza ormeggiare la prora su una boa o su un'ancora: in questo caso, se si mette l'elica avanti adagio (per non cimentare ...
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Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, dove le navi possono accedere e sostare con sicurezza, sia per trovarvi ricovero durante le tempeste e subire le [...] di imbarcazioni, adibite alla pesca locale o in luoghi distanti dal p., e degli orari particolari in cui le imbarcazioni sono ormeggiate o in mare.
In rapporto alla posizione rispetto alla linea del litorale, i p. si distinguono in esterni e interni ...
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Opera portuale di difesa collegata con la terraferma, accessibile da terra in tutta o in parte della sua lunghezza. In generale una delle fronti del m. guarda verso il mare aperto e l’altra verso l’interno [...] prima deve sostenere l’impeto delle onde (alla cui massima violenza va commisurata la resistenza dell’intera opera), l’altra serve generalmente come banchina di ormeggio, e deve quindi avere le caratteristiche e l’attrezzatura di un muro di sponda. ...
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Tipo di collegamento di due funi metalliche o di due cavi di canapa (detto anche impalmatura). Si realizza svolgendo per un certo tratto i trefoli dei due capi da collegare e tagliando le rispettive anime. [...] una fune, su sé stessa e sua fermata sul cavo, o sulla fune, utilizzato, per es., in marina per i cavi di ormeggio; tale i. viene realizzata mediante opportuno intrecciamento dei trefoli, così da formare un occhio (gassa o canestrello; v. fig.), che ...
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PALOMBARO (fr. plongeur, scaphandrier; sp. buzo; ted. Taucher; ingl. diver)
Ernesto Simion
I Greci chiamarono il palombaro κολυμβητής, i Romani urinator. Dalla voce greca, che con etimologia popolare [...] il marinaio che si tuffava per portare a terra la palomba, o paroma, fune di sostegno dell'antenna o d'ormeggio della nave. Il termine fu conservato anche quando, per lavorare sott'acqua, furono adottati speciali apparecchi respiratorî ed ebbe la ...
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Elemento strutturale in muratura o in calcestruzzo per lo più di forma prismatica e ad asse verticale. Costruito fuori terra, può essere l’elemento intermedio di appoggio delle arcate o delle travate di [...] i propulsori a reazione, eventuali serbatoi supplementari, sistemi d’arma ecc.; p. d’ormeggio è la struttura verticale, di notevole altezza (50-100 m), per l’ormeggio di dirigibili (la testa d’ancoraggio ruota secondo la direzione del vento); p. di ...
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La posizione della AGCM sui servizi tecnico-nautici
Daniele Ragazzoni
Nella prassi applicativa, in un sistema ispirato ai principi della libera concorrenza di matrice comunitaria, i servizi tecnico-nautici [...] La ricognizione
Nel nostro ordinamento, i servizi tecnico-nautici o ancillari alla navigazione – il pilotaggio, il rimorchio, l’ormeggio e il battellaggio – sono «servizi di interesse generale atti a garantire, nei porti ove essi sono instituiti, la ...
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SUBACQUEE, ARMI
Luigi Caretti
. Origine delle armi subacquee e loro evoluzione attraverso i secoli. - Le armi subacquee nacquero dal bisogno di difendersi, con mezzi finanziarî limitati, contro forze [...] per la prima volta il sistema di ancoramento a gavitello, avente cioè come piano di riferimento per la regolazione dell'ormeggio la superficie del mare; l'italiano G. B. Rosellini (1884-86), il cui progetto contiene la prima idea di effettuare ...
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Aigues Mortes
B. Sournia
Città della Francia meridionale nel dip. del Gard. Primo porto del regno capetingio sul Mediterraneo e luogo di imbarco per le due crociate di s. Luigi (1248 e 1270), A. fu [...] , a N da una striscia lagunare intransitabile via terra, a S da un profondo stagno dove si costruì il bacino di ormeggio del porto.
L'impresa sembra essere stata cominciata nel 1241, data in cui vengono segnalati importanti cantieri nella laguna. Nel ...
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ormeggio
orméggio s. m. [der. di ormeggiare2]. – 1. In marina: a. L’insieme delle operazioni necessarie per ormeggiare una nave (o altra imbarcazione), e il luogo dove si è ormeggiati: manovre d’o.; punto, luogo, posto d’o.; cavi d’o.; essere,...