Militare (Landrecies 1765- Neuviller, Basso Reno, 1818); generale di brigata nel 1793, fu poco dopo destituito come sospetto di orleanismo; reintegrato da Carnot, lavorò con lui al Comitato di salute pubblica [...] e sotto il Direttorio ebbe importanti missioni. Inviato (1796) in Italia per negoziare la pace con l'Austria in concorrenza col Bonaparte, C. ne divenne invece fedele subalterno. Dopo il 18 brumaio 1799 ...
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ORLEANISTI
Alberto Maria Ghisalberti
. Nome con il quale si designano i sostenitori della casa d'Orléans, ramo cadetto del grande ceppo borbonico. Se si può parlare di un certo orleanismo fino dal primo [...] possibile l'accordo con i legittimisti, mancando il capo di questi, conte di Chambord, d'eredi proprî. Gli orleanisti persero gli elementi più liberali, preoccupati dell'atteggiamento autoritario e antiparlamentare dei loro capi. Con la morte del ...
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Rivoluzionario e generale (Parigi 1752 - ivi 1809); partecipò, come capo di un battaglione della guardia nazionale, alla presa della Bastiglia (1789); comandante della guardia nazionale di Parigi (1792), [...] di condurre al Tempio la famiglia reale e di custodirvela. Arrestato (1793), fu liberato dopo il Termidoro; subì poco dopo una nuova detenzione, per sospetto di orleanismo; Napoleone lo reintegrò nel grado di generale, ma lo sottopose a vigilanza. ...
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MONTENEGRO, Niccolo
Giuseppe Monsagrati
MONTENEGRO, Niccolò. – Sesto di otto figli, nacque ad Andria, in provincia di Bari, il 20 marzo 1839 da Giuseppe e da Antonia Attimonelli.
Il padre, dopo un primo [...] , non condannavano la Comune ma individuavano nel ricorso alla presidenza di Adolphe Thiers, «ultima incarnazione dell’orleanismo », e nella condiscendenza dell’Assemblea legislativa – inclusa la componente repubblicana – le cause di fondo della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il costituzionalismo liberale
Luigi Lacchè
Orizzonti
Il costituzionalismo liberale ottocentesco affonda le sue principali radici dottrinali e istituzionali nella cultura madre del costituzionalismo [...] Ciò significa aver meditato e valorizzato quelle dottrine che si sviluppano in Francia tra la Restaurazione e soprattutto l’età orleanista. La Charte era diventata l’alfa e l’omega, la risorsa strategica da richiamare per fronteggiare quelle che per ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] espliciti significati pessimistici. E del resto, se ancora nel 1869, disgustato dalla politica, incline a ritenere che orleanismo, repubblica, impero non significassero più nulla, e che il suffragio universale fosse altrettanto ‟stupido", ‟sebbene un ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] dell'altro partito.
L'assassinio del duca d'Orléans nel 1407 determinò lo scoppio della guerra civile fra gli Armagnacchi o Orleanisti e i Borgognoni. Gran parte della Francia fu afferrata dalla lotta terribile che arse fra i due partiti: le classi ...
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orleanista
agg. e s. m. e f. [dal fr. orléaniste] (pl. m. -i). – Della casa d’Orléans in Francia, rappresentata da quattro famiglie che, tra il 14° e il 20° sec., trassero il nome dal ducato d’Orléans: la monarchia o., la politica o.; fautore,...
cominus et eminus
〈kòminus et èminus〉 (lat. «da vicino e da lontano»). – Motto di Luigi XII re di Francia (1462-1515), che aveva come impresa un istrice, già usata da suo nonno Louis d’Orléan. La frase si riferiva alla credenza che l’istrice...