Nella trattazione della figura mitologica di Tiresia, la categoria del vedere costituisce il fulcro della raffigurazione dell’indovino: lo evidenzia il legame tra il “lessico della visione” del primo episodio [...] , vedente ma non indovino; questi, però, non lo ascolta, confidando nella superiorità della limitatezza umana sullo sterminato orizzonte della visione divina. Soltanto alla fine del dramma Edipo si rende finalmente conto del suo terribile fato: la ...
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Durante la seconda metà del XVIII secolo, tanto nel campo dell’arte figurativa quanto in quello della letteratura, si assiste al proliferare di una serie di immagini e rappresentazioni paesaggistiche [...] quadro di senso creandone un’immagine artistica. In quest’operazione estetica è stato rilevato il bisogno di ritrovare un nuovo orizzonte di senso per l’uomo, nel momento in cui andava venendo meno una precedente e pacifica rappresentazione del mondo ...
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Compagna di questa poesia è dunque Who has no found the Heaven – below –, dove, nel confronto below/above, l’io lirico costruisce una simmetria tra paradiso celeste e terrestre («Who has no found the Heaven [...] Remembrance has a Rear and Front –), se ne deduce che la metafora dell’edificio non fa che inserire l’Eden in un orizzonte mentale e, inoltre, mnemonico.Se l’Eden è a volte presentato come un luogo affollato (cfr. ancora Taken from men – this morning ...
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L’economia ricostruita per i protouralici è quella di una società di cacciatori e raccoglitori: mancano tutti quei nomi di manufatti che ci forniscono un orizzonte temporale per il protoindoeuropeo. ...
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L’economia ricostruita per i protouralici è quella di una società di cacciatori e raccoglitori: mancano tutti quei nomi di manufatti che ci forniscono un orizzonte temporale per il protoindoeuropeo. ...
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La sensazione di essere ineluttabilmente e totalmente assorbiti dal presente, di un’accelerazione del tempo che ci rende impotenti di fronte alla rapidità dei cambiamenti sociali, è diventata una costante [...] negli anni ‘50, Gaston Berger rifletteva su questo fenomeno e ne individuava la causa nella scomparsa di un orizzonte futuro, una prospettiva di lungo termine, dalla riflessione politica. La prospective à la française, “scienza” votata allo studio ...
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Cormac McCarthy non indulge certo in ingenui concessioni alle presunte virtù di vinti o vincitori. Né la retorica manierista e pseudo-rousseauiana del “buon selvaggio” messicano, né il tono celebrativo [...] poche righe: «Sullo sfondo del sole al tramonto, figure che si muovono nel lento crepuscolo lungo un orizzonte di carta» (4). Un «orizzonte di carta»: particolare minimo, nascosto fra le "pieghe" della scrittura; un elemento a dir poco singolare per ...
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Due teorie per spiegare l’esistenza umana, ai confini della fisica e della filosofia
Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, in un orizzonte culturale che abbraccia insieme la fisica e la [...] filosofia, due pensatori si ritrovano a dialogare a più di un secolo di distanza sulle forze chimiche ed esistenziali che spingono l’uomo alla ricerca di un continuo miglioramento della propria condizione. ...
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Artificem gnarum […] laudent per secula gentes.
Che le genti lodino nei secoli l'abile artefice!
(Iscrizione autocelebrativa di Nicholaus, lunetta del portale maggiore della cattedrale di Ferrara, 1135 [...] sono firmati? Pochi, pochissimi. Perché? Forse il committente non gradisce. Forse, meglio, non rientra affatto nell’orizzonte mentale dell’“artista” tramandare il suo nome. E perché ho appena virgolettato “artista”? Perché dobbiamo cercare un ...
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Come stare al mondo nella sconvolta realtà del Novecento?
«Con non altri che te / è il colloquio». Così si apre Gli strumenti umani, la terza maggiore raccolta poetica di Vittorio Sereni (1913-1983), [...] ’apertura verso il mondo comporta inoltre delle implicazioni riguardanti la relazione dell’io con l’altro: all’interno del nuovo orizzonte culturale e del nuovo panorama storico di quegli anni, l’io poetico è infatti chiamato anche ad un’interazione ...
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orizzonte
oriżżónte s. m. [dal lat. horīzon -ontis, gr. ὁρίζων -οντος, propr. part. pres. di ὁρίζω «limitare» (sottint. κύκλος «circolo»)]. – 1. a. La linea apparente, a forma di cerchio o di arco di cerchio, lungo la quale, in un luogo aperto...
orizzontamento
oriżżontaménto s. m. [der. di orizzontare; nel sign. 2, è sentito come der. di orizzontale]. – 1. L’orizzontare, l’orizzontarsi e il suo effetto (sinon., meno com. e meno esatto, di orientamento). 2. Nella tecnica delle costruzioni...
Astronomia
La linea apparente, a forma di cerchio o di arco di cerchio, lungo la quale, in un luogo aperto e pianeggiante, il cielo sembra toccare la terra o il mare, tanto più ampia quanto maggiore è l’altitudine del luogo dal quale si osserva.
Schematizzando...
orizzonte (orizzonta, in rima)
Giovanni Buti-Renzo Bertagni
L'o. è uno dei circoli fondamentali dei quali parla nel secondo capitolo del suo trattatello sulla Sfera il Sacrobosco (v.), uno dei testi astronomici di D.: l'equatore, lo zodiaco...