ELIODORO di Emesa (῾Ηλιόδωρος ᾿Εμισηνός)
A. Pertusi
Scrittore greco. Al termine del suo romanzo, Le Etiopiche o Storia etiopica, l'autore si dichiara "fenicio di Emesa, della stirpe di Helios, Eliodoro, [...] che alcuni episodi abbiano costituito dei soggetti per l'arte ellenistica, specie là dove l'autore riesce a suscitare un certo pathos o (che poi aveva esposta per paura del marito dando origine alla vicenda) perché, al momento del concepimento, aveva ...
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ARICCIA (Aricia)
L. Rocchetti
Località lungo la via Appia, sui Colli Albani, antichissima sede italica. Strabone (v, 239) la colloca a 16o stadî da Roma e la Tabula Peutingeriana la pone al xiii miglio; [...] da un cippo miliario dell'epoca di Massenzio.
La tradizione sull'origine di A. ha carattere leggendario. Il territorio di A. risulta di Augusto. I sepolcri conservati ad A. sono di due specie: scavati nella roccia o costruiti in muratura. Una bella ...
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BA‛AL ("signore, padrone")
G. Garbini
Nome con cui i Fenici designavano una divinità maschile venerata in Siria col nome di Hadad (v.). B. era il dio della tempesta e dell'uragano, dei monti e della [...] II millennio a. C.; sul capo ha un berretto a punta la cui origine è da ricercare in Egitto, in quanto B. fu dai Fenici assimilato al di foglie d'oro, il copricapo era fatto d'una specie di steatite verdastra e le corna erano d'elettro; copricapo e ...
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IONICO, Stile
L. Vlad Borrelli
Si intende per stile i. lo stile peculiare degli Ionî, di quelle stirpi greche, cioè, che abitarono l'Attica, l'Eubea, la penisola calcidica, le coste mediterranee della [...] dall'epoca arcaica dell'ordine architettonico detto i., la cui origine è stata rintracciata in antiche forme di capitelli floreali egizî, scultura arcaica anche in Attica e postulando una specie di panionismo, che oggi è stato abbandonato dinanzi ...
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CALLEGARI (Calegari, Caligari), Santo, il Vecchio
Giovanni Vezzoli
Capostipite di una famiglia di scultori che operò validamente a Brescia dalla seconda metà del secolo XVII agli inizi del secolo XIX, [...] attraverso tre generazioni (il cognome è di origine latina, affine al cognome veronese "Caliari"), nacque a Brescia intendere con buon intuito la funzione decorativa delle sue sculture, specie quelle che inseriva nelle facciate, come a S. Faustino, o ...
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LETTISTERNIO (lectisternium)
S. de Marinis
Il termine l. (da lectum sternere) sta ad indicare, limitatamente all'uso sacrale, una particolare cerimonia propiziatoria, praticata nell'antica Roma, che [...] sono di importazione greca.
È difficile poter ammettere l'origine locale del l., considerandolo l'evoluzione di cerimonie simili Selene, Helios rappresentati a mezzo busto, seduti su una specie di letto. Resta perciò dubbia anche l'iconografia esatta ...
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TETIMIMO
G. Traversari
Spettacolo di mirni o coreografie in acqua. Il vocabolo è stato recentemente ricavato da alcuni versi di Marziale, il quale, parlando appunto di queste singolari rappresentazioni, [...] 86 ss.) e quelle, presumibilmente, di Ila (Dracont., Romul., ii, specie vv. 77 ss.) e di Ampelo (Nonn., Dionys., soprattutto x, 148 inesatto naumachia, il termine più proprio di kolymbèthra.
L'origine del t. è da ricercare con molta probabilità in ...
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PADÙLA
V. Panebianco
Piccolo centro, capoluogo di comune, in provincia di Salerno, noto per la vasta e monumentale Certosa di S. Lorenzo, che sorge nella zona sottostante l'abitato moderno. Benché nulla [...] di ceramica protogeometrica àpulo-italiota e oggetti diversi (specie in ambra, bronzo e ferro), prevale il costume funerario della cremazione, con tombe individuali a tumulo d'origine anatolica, e forse provenienti dal versante ionico, se trattasi ...
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CAVALIERE TRACIO
E. Will
Antica divinità tracia. Senza dubbio il primitivo concetto del C. intento ad allontanare dai campi e dal gregge gli animali malefici si andò trasformando in quello di protettore [...] epiteto più volte attestato di propölaios - e forse anche una specie di genio personale; si spiegherebbero in questo modo le sue funzioni al III sec. d. C. Assai più antiche sono le origini del culto e dell'iconografia. Monete di alcune città trace, ...
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Vedi DEINOMENES dell'anno: 1960 - 1994
DEINOMENES (Δεινομένης, Dinomenes)
L. Guerrini
D. è il nome di due distinti scultori greci, l'uno attivo alla fine V-inizio IV sec.; l'altro del II-I sec. a. C. [...] ", per l'apertura del braccio destro; Paionios per i moduli stilistici specie della testa; Kallimachos per la posa bilanciata.
Deinomenes 2°. - Scultore greco, di origine ignota (forse ateniese), del periodo ellenistico (II o più probabilmente I ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...