Vedi MONETA dell'anno: 1963 - 1995
MONETA
L. Breglia
Nonostante l'interesse che, sempre, la m. ha destato, dal punto di vista dell'arte, e i contributi che ne sono stati tratti negli studî d'arte antica, [...] di piani lievi e di giochi chiaroscurali.
È evidente all'origine di questi tipi monetali, così come in certe rappresentazioni di 'epoca e i ritorni di quelle successive, mentre verrebbero alla luce, specie nei periodi come il II sec. d. C. in cui più ...
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CONTORNIATI
S. Mazzarino
Si è dato il nome di contorniati (o anche "conturniati") a medaglie caratterizzate da un solco circolare o "contorno" su entrambe le facce, e dalla perfetta regolarità del circulus [...] un certo senso, che i c. si presentano come una specie di "pendant" monetale del giornale urbano per noi perduto: l autori, sebbene cristiani, menzionano le ferie e i ludi di origine pagana che si celebravano nella Roma del basso Impero (anzi, ...
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CANONI, Tavole dei
P. Réfice
Pagine iniziali dei manoscritti medievali contenenti i testi dei Vangeli canonici, che presentano tabelle indicanti le concordanze tra i passi dei quattro evangelisti, inquadrate [...] , dallo spessore decorato, poggiano coppie di uccelli di specie diverse, affrontati verso il centro, segnato da un dei C. dalla decorazione più semplice, come in un manoscritto di probabile origine romana, dell'800 ca. (Roma, BAV, Vat. lat. 5465), ...
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AMAZZONI (᾿Αμαζόνες, Amazŏnes)
L. Vlad Borrelli
Mitiche guerriere che costituivano un popolo governato da una regina e localizzato, secondo la versione più comune della leggenda, sulla costa meridionale [...] a Roma da un collezionista romano, faceva parte in origine della decorazione di uno dei frontoni del tempio di essi. La scena di Achille e Pentesilea è illustrata anche in quella specie di cronaca figurativa e summa degli epici e dei ciclici che è la ...
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Vedi MARMORARIUS dell'anno: 1961 - 1973
MARMORARIUS
I. Calabi Limentani
Lo scultore in marmo era detto a Roma m. (faber), e lapidarius; più raramente sculptor, scalptor, o in modo generico artifex (v.); [...] (C.I.L., vi, 2270).
La determinazione dell'origine degli artisti romani, greci o indigeni nelle varie province, M. A. Richter, Three Critical Periods in Greek Sculpture, Oxford 1951 (spec. pp. 46-57); id., Ancient Italy. A Study of the Interrelations ...
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Vedi PALMIRA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALMIRA (Παλμύρα, Palmyra)
K. Michalowski
Oasi con città nel deserto siro-arabico, circa a metà strada fra il mare e l'Eufrate. P. è il nome della città e dell'oasi [...] deserto. Il fatto che Tadmōr fosse stata menzionata nella Bibbia, diede origine, nel periodo greco-romano, mentre a P. risiedeva una forte ricostruita, e sotto il dominio degli imperatori bizantini, specie sotto Arcadio (400 d.C. circa), riconquistò ...
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Vedi XANTHOS dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
XANTHOS (Ξάνϑος, licio Arñna)
P. Demargne
Antica città della Licia, nella vallata principale, quella dello Xanthos o Sirbis, di cui essa controlla lo sbocco [...] principalmente romane, si distribuiscono a N della località in una specie di "valle delle tombe" e sulle colline circostanti.
Il ), tipo "barbarico" di cui noi ignoriamo ancora l'origine; l'influenza greca è evidente nella decorazione delle lastre ...
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ILLUSTRAZIONE
C. Bertelli
− Le più antiche testimonianze archeologiche di libri illustrati provengono dalla civiltà egizia; nel mondo ellenistico l'i. ebbe origine, sembra, ad Alessandria, ciò che rende [...] questo poema, che non è immaginabile in nessun'altra specie di monumenti. Donde uno dei probabili motivi del . Weitzmann, Illustrations in Roll and Codex, A Study of the Origin and Method of Text Illustration (Studies in Manuscript Illumination, n. ...
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CILICIA
M.A. Lala Comneno
(gr. Κιλιϰία, turco Kilikya)
Regione dell'Anatolia, oggi parte della Turchia, compresa tra Panfilia a O, Licaonia e Cappadocia a N e Siria a E, estesa grosso modo da capo Anamur [...] Kilise Camii), del sec. 14°, a Tarsos; della chiesa, forse di origine armena, anche se l'architettura non ne rivela le caratteristiche peculiari, di molto variato e frequente, accostando numerosissime specie di uccelli dagli improbabili colori (rossi, ...
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Vedi POMPEIANI, Stili dell'anno: 1965 - 1996
POMPEIANI, Stili
H. G. Beyen
Circa ottanta anni fa, A. Mau mise ordine nella massa informe delle pitture pompeiane, raccogliendole in quatto gruppi ben distinti: [...] materiale risulta che, con qualche eccezione di importanza secondaria, il IV stile si è originato nel III. Poi gradualmente si effettua una specie di rinascimento del II stile (età flavia). Si constata un'influenza crescente della "scenografia ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...