LIBER-PATER (o semplicemente libeer)
A. Bruhl
Divinità romana che spesso si confonde con Bacco.
Nonostante la più antica testimonianza epigrafica in lingua latina del suo nome (un cippo di Pesaro), risalga [...] si trova nelle vicinanze di Parenzo. Nel centro appare, in una specie di nicchia circondata da foglie di edera, un busto di Dioniso di Libera. In realtà si tratta d'una coppia indigena d'origine tracia, alla quale sono stati dati nomi latini. Anche su ...
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ELIODORO di Emesa (῾Ηλιόδωρος ᾿Εμισηνός)
A. Pertusi
Scrittore greco. Al termine del suo romanzo, Le Etiopiche o Storia etiopica, l'autore si dichiara "fenicio di Emesa, della stirpe di Helios, Eliodoro, [...] che alcuni episodi abbiano costituito dei soggetti per l'arte ellenistica, specie là dove l'autore riesce a suscitare un certo pathos o (che poi aveva esposta per paura del marito dando origine alla vicenda) perché, al momento del concepimento, aveva ...
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ARICCIA (Aricia)
L. Rocchetti
Località lungo la via Appia, sui Colli Albani, antichissima sede italica. Strabone (v, 239) la colloca a 16o stadî da Roma e la Tabula Peutingeriana la pone al xiii miglio; [...] da un cippo miliario dell'epoca di Massenzio.
La tradizione sull'origine di A. ha carattere leggendario. Il territorio di A. risulta di Augusto. I sepolcri conservati ad A. sono di due specie: scavati nella roccia o costruiti in muratura. Una bella ...
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BA‛AL ("signore, padrone")
G. Garbini
Nome con cui i Fenici designavano una divinità maschile venerata in Siria col nome di Hadad (v.). B. era il dio della tempesta e dell'uragano, dei monti e della [...] II millennio a. C.; sul capo ha un berretto a punta la cui origine è da ricercare in Egitto, in quanto B. fu dai Fenici assimilato al di foglie d'oro, il copricapo era fatto d'una specie di steatite verdastra e le corna erano d'elettro; copricapo e ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: Estremo Oriente
Sándor Bökönyi
Gli animali domestici dell'Estremo Oriente derivano da tre gruppi principali: il primo, quello dei caprovini, trae origine [...] modo migliore. In Estremo Oriente, infine, la maggiore parte dei cammelli ebbe origine dal tipo a due gobbe della Battriana, ancora presente come specie selvatica o semiselvatica in Mongolia.
Bibliografia
F.E. Zeuner, A History of Domesticated ...
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IONICO, Stile
L. Vlad Borrelli
Si intende per stile i. lo stile peculiare degli Ionî, di quelle stirpi greche, cioè, che abitarono l'Attica, l'Eubea, la penisola calcidica, le coste mediterranee della [...] dall'epoca arcaica dell'ordine architettonico detto i., la cui origine è stata rintracciata in antiche forme di capitelli floreali egizî, scultura arcaica anche in Attica e postulando una specie di panionismo, che oggi è stato abbandonato dinanzi ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I Vichinghi: Oseberg
Vibeke Vandrup Martens
Oseberg
Sito della Norvegia, qualche chilometro a nord di Tønsberg, nel fiordo di Oslo, dove è stata rinvenuta la più ricca [...] , misurava 40,5 m di diametro e 2,5 m di altezza, ma in origine doveva essere stato alto circa 6 m, ed era coperto di torba. Tale tumulo copriva nella nave 50 mele selvatiche di due differenti specie. Una delle cassette conteneva lampade di ferro, ...
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LETTISTERNIO (lectisternium)
S. de Marinis
Il termine l. (da lectum sternere) sta ad indicare, limitatamente all'uso sacrale, una particolare cerimonia propiziatoria, praticata nell'antica Roma, che [...] sono di importazione greca.
È difficile poter ammettere l'origine locale del l., considerandolo l'evoluzione di cerimonie simili Selene, Helios rappresentati a mezzo busto, seduti su una specie di letto. Resta perciò dubbia anche l'iconografia esatta ...
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TETIMIMO
G. Traversari
Spettacolo di mirni o coreografie in acqua. Il vocabolo è stato recentemente ricavato da alcuni versi di Marziale, il quale, parlando appunto di queste singolari rappresentazioni, [...] 86 ss.) e quelle, presumibilmente, di Ila (Dracont., Romul., ii, specie vv. 77 ss.) e di Ampelo (Nonn., Dionys., soprattutto x, 148 inesatto naumachia, il termine più proprio di kolymbèthra.
L'origine del t. è da ricercare con molta probabilità in ...
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PADÙLA
V. Panebianco
Piccolo centro, capoluogo di comune, in provincia di Salerno, noto per la vasta e monumentale Certosa di S. Lorenzo, che sorge nella zona sottostante l'abitato moderno. Benché nulla [...] di ceramica protogeometrica àpulo-italiota e oggetti diversi (specie in ambra, bronzo e ferro), prevale il costume funerario della cremazione, con tombe individuali a tumulo d'origine anatolica, e forse provenienti dal versante ionico, se trattasi ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...