FERRETTI (Fretta), Pietro
Graziella Martinelli Braglia
Non si conoscono gli estremi anagrafici del F., che, originario di Reggio Emilia, fu attivo a Carpi all'incirca tra il 1740 e il 1760 come "lavoratore [...] edificio padronale rimangono gli stucchi nelle sale, in origine dipinte dal Brusati con vedute prospettiche, pressoché in Reggio, centro più informato e vivace sul versante figurativo, specie nella decorazione e nella scenografia.
Fonti e Bibl.: E. ...
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DAKTYLOI IDAIOI (Δάκτυλοι ᾿Ιδαῖοι)
L. Guerrini
Figure mitiche, geni delle miniere, considerati come industri artefici del bronzo e del ferro. Già gli autori antichi spiegavano in vari modi il loro nome; [...] alle due mani; Diodoro (loc. cit.) si dichiara incerto. Incerta è anche la origine: Apoll. Rh., Arg., A 1126 ss.; Strabo, loc. cit.; Diod. Sic., . Presto i D. I. si confusero coi Cureti (specie in Messenia, Arcadia, Elide), Coribanti, Cabiri (data l ...
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PHERSU
S. de Marinis
Maschera dei ludi funebri etruschi. Nella Tomba tarquiniese degli Àuguri (circa 530 a. C.) sono distinte dall'iscrizione Ph. due figure maschili, il cui volto è coperto da una maschera [...] della Tomba degli Àuguri può forse essere considerata come una specie di lotta gladiatoria, sul tipo di quella dei retiarii in e riportata da Ateneo), gli spettacoli gladiatorî romani erano di origine etrusca e da quando Roma li adotta, nel III sec. ...
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TURMS (talvolta Turmś; Turmus)
N. F. Parise
Nome etrusco di Hermes, che ricorre su numerosi specchi accanto alle rappresentazioni del dio, che son tutte ispirate all'arte ed alla mitologia greca.
Il [...] fra Culśanś e T.-Mercurio. Culśanś è con sicurezza una specie di guardiano o custode qual'era Giano, benché non sia , che in etrusco ha peraltro il nome di Ani. Giano ha in origine il carattere di divinità solare e si rivela come un dio del tempo e ...
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ALA
F. Grana
G. Matthiae
Si chiama genericamente a. di un edificio un corpo laterale che può avere o non il suo equivalente simmetrico rispetto al centro.
In particolare prende il nome di a. (πτερόν) [...] risulta anche dalla pianta di molte tombe etrusche, specie a Cerveteri, la loro funzione originaria doveva del tardo Impero le a. sono del tutto sparite.
Bibl: G. Patroni, L'origine della domus, in Rend. Lincei, XI, 1902, p. 503 s.; Overbeck-Mau, ...
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Della Robbia, Luca
Manuela Gianandrea
L'artista della terracotta nella Firenze del Quattrocento
Contemporaneo di grandi scultori del Rinascimento, fiorentino come Donatello e Ghiberti, Luca Della Robbia [...] di Firenze, realizzata tra il 1431 e il 1438.
Posta in origine proprio di fronte a un'altra cantoria, realizzata dallo scultore Donatello di colonnine distaccate dal fondo, uno spazio reale, una specie di galleria, in cui una sfrenata danza di putti ...
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GALERIO (Galerius Valerius Maximianus)
F. Panvini Rosati
Imperatore romano, nato presso Serdica nella Dacia Ripensis, da famiglia di oscura origine. Ignoto l'anno della nascita. Nominato Cesare da Diocleziano [...] per forme più slanciate e per una costruzione più triangolare del viso. Entrambi i Cesari sono sbarbati. Nei gruppi in porfido, specie in quello Vaticano, domina anche tra i Cesari un tipo unico, quello di G., che corrisponde al tipo di Diocleziano ...
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AGATHODAIMON (᾿Αγαϑοδαίμων e 'Αγαϑὸς δαίμων)
G. Bermond Montanari
Termine generico per designare una divinità salutare (es. Zeus, Asklepios ecc.); era una denominazione che poteva spettare ad ogni δαίμων [...] con l'A., che è anche raffigurato perciò come serpente, specie ad Alessandria. Dai Romani è identificato con il Bonus Eventus raffiguranti il Bonus Eventus e la Bona Fortuna, dovevano essere in origine le statue dell'A. e dell'Agathè Tyche (Plin., Nat ...
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GORDIANO III (Marcus Antonius Gordianus Pius)
V. Scrinari
Nipote di Gordiano I, fu nominato imperatore ancora giovanissimo (di 13 o di 16 anni, secondo le varie tradizioni) nel 238 dopo l'uccisione di [...] ,4). Le monete lo raffigurano sbarbato, d'espressione infantile, specie nella parte inferiore del volto, mentre nella fronte è notevole impero di Massimino Trace, dall'altro due ritratti di origine e carattere provinciale sono i precursori di un gusto ...
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KUH-I KWAGIA
G. Ambrosetti
Località su un isolotto nel lago di Hamun, nel Seistan. Vi sorge un complesso architettonico formato da un palazzo residenziale e da un tempio del fuoco, che lo Herzfeld attribuisce [...] incompleta realizzazione del tipo della corte a iwān, di origine iranica, canonizzato definitivamente dai Parthi. Come altrove nelle , tono carne, su fondo grigio o bianco. Qui, e specie nella coppia reale, malgrado una certa libertà del disegno, è ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...