Vedi STUCCO dell'anno: 1966 - 1997
STUCCO
N. Bonacasa
S. De Marinis
S. De Marinis
M. Spagnoli Mariottini
Definizione tecnica; 1. Ambiente egeo ed Egitto faraonico; 2. Grecia classica; 3. Egitto ellenistico [...] numerosi frammenti di figure a rilievo di s. dipinto, specie da Cnosso, del periodo tardo-minoico.
Esempî simili e id., Iran in the Ancient East, Oxford 1941; N. C. Debevoise, The Origin of Decorative Stucco, in Am. Journ. Arch., XLV, I, 1941, pp ...
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PARTHICA, Arte
E. Will
Suole chiamarsi "parthica" in senso stretto l'arte che si svolse nell'impero dei re parthi, non tuttavia per tutta la durata di esso (250 circa a. C.-224 d. C.), ma soltanto per [...] C'è dunque ragione, in definitiva, di insistere col Rostovzev sull'origine iranica di quest'arte? E il suo centro di gravità non ha potuto fornire a questi centri l'occasione di una specie di rinascimento, e il momento favorevole per passare in primo ...
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INIZIALE
S. Maddalo
Elemento grafico, evidenziato attraverso una particolare definizione figurativa - sia essa il modulo, un colore contrastante rispetto alla linea di scrittura, un arricchimento esornativo [...] si deve invece, in un quadro di riferimento cronologico più ampio (dalle origini del codice medievale al libro gotico) e all'interno di un sistema grafico-decorative derivanti da opere di oreficeria, specie longobarda (Cogliati Arano, 1970, pp. 20 ...
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Vedi CARRO dell'anno: 1959 - 1994
CARRO
M. Zuffa
R. Peroni
1) Oriente antico. - Il c. nella sua forma a quattro ruote piene, trainato da una quadriglia di buoi prima, di equidi poi, ha origine nella [...] di un c. a quattro ruote, piene, coperto da una specie di telone, sul tipo del carpentum latino (cioè con copertura sorretta era il cisium, quasi un calesse con tiro a due, di origine britannica.
La tensa e il pilentum erano carri sacri: il primo, ...
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Vedi BASILICA dell'anno: 1959 - 1994
BASILICA (basilĭca)
G. Carettoni
É. Coche de la Ferté
B. civile. - Edificio pubblico destinato, nelle città romane, a sede dei tribunali ed a luogo di ritrovo dei [...] , un esempio di quella ch'egli chiama basilica aperta, specie di b. classica, per quel che riguarda la pianta, XIII, 1955, p. 242 ss.; J. B. W. Perkins, Constantine and the Origin of the Christian B., in Pap. of the British School at Rome, XXII, 1954, ...
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ALTARE
D. Mustilli
Civiltà preistoriche. - Nello strato neolitico della grotta detta del Tamaccio, nelle Alpi Apuane, è stato rinvenuto un blocco squadrato con due cavità nella parte superiore, che [...] a., pure a forma parallelepipeda, erano di legno, specie nelle grandi basiliche nordafricane, e talora erano rivestiti ultima cena, da cui il sacrificio della messa derivava la propria origine.
Gli a. più antichi, come, ad esempio, quelli rinvenuti, ...
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Vedi ORIENTALIZZANTE, Arte dell'anno: 1963 - 1996
ORIENTALIZZANTE, Arte
P. Bocci
1. Definizione. - Con questa denominazione si indica il periodo dell'arte greca, che segue quello geometrico ed è caratterizzato [...] schemi orientali: la sfinge col diadema in testa ed una specie di grembiule tra le zampe, che terminano in zoccoli, se il tipo più arcaico di protomi in lamina battuta sia di origine greca (Jantzen, Hanfmann) o se sia importato dall'Oriente ( ...
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ICONA
J. Lafontaine-Dosogne
Termine derivante dal gr. εἰϰών, che significa in senso ampio 'immagine' e più specificamente 'ritratto'. Benché nell'ambito della storia dell'arte bizantina esso sia stato [...] mandýlion con il Sacro Volto di Cristo, destinata a svilupparsi specie alla fine del sec. 6°, al tempo delle guerre bizantine °], cat., Moskva 1991; S. Sande, The Icon and its Origin in Graeco-Roman Portraiture, in Aspects of Late Antiquity and Early ...
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Il degrado dei materiali archeologici
Giorgio Torraca
Massimo Leoni
Costantino Meucci
Mariagrazia Plossi Zappalà
Marisa Laurenzi Tabasso
Marco Verità
Aspetti generali
di Giorgio Torraca
Il termine [...] . Se questi movimenti sono impediti da vincoli, si origina un tensionamento sia all'interno dell'oggetto vincolato che Sulla velocità del degrado, generalmente differente per le diverse specie legnose, soprattutto per il loro variabile contenuto di ...
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] tale prescrizione si fosse attenuata o venisse disattesa specie presso le comunità della diaspora, i riscontri , Spoleto 1981", Spoleto 1983, pp. 91-125; E. Testa, L'origine e lo sviluppo della "Dormitio Mariae", Augustinianum 23, 1983, pp. 249-262 ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...