Ominide facente parte della famiglia Australopithecinae. Il primo ritrovamento di A., avvenuto in Africa nel 1924 (➔ Taung) ha confermato l’ipotesi che il continente fosse il luogo di origine dell’uomo. [...] Cronologicamente, anche se le diverse specie sono vissute in vari periodi, A. come genere si estende dall’ultima parte del Pliocene fino al Pleistocene inferiore. ...
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(IV, p. 26; App. II, I, p. 228; III, I, p. 120)
A. è parola greca (ἀϱχαιολογία), introdotta nella letteratura storica da Tucidide, ripresa da Platone, Diodoro Siculo, Dionigi di Alicarnasso, per indicare [...] P. G. Guzzo, I Bruzi, ivi 1989; E. Lepore, Origini e strutture della Campania antica, Bologna 1989.
Archeologia subacquea
L'a. ''cotto''.
Il metodo è in grado di dare buoni risultati, specie per oggetti di età rilevante, non è però un metodo di ...
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(I, p. 126; App. II, I, p.3; III, I, p. 3; IV, I, p. 7)
Popolazione. − Al censimento del 1981 la popolazione residente faceva registrare una sensibile ripresa (1.217.791 ab.: +4,4% rispetto al 1971), in [...] struttura adeguata ai possibili sviluppi del traffico, specie di passeggeri. Quest'ultimo risente tuttavia dell' le collezioni, di origine seicentesca, Persichetti e Cappelli; con parte della collezione, di origine cinquecentesca, De Torres- ...
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Uomo
Alberto Piazza
(XXXIV, p. 748; App. V, v, p. 661; v. anche paleoantropologia, XXVI, p. 1; App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720)
L'evoluzione umana
Il fattore che ha maggiormente [...] popolazioni coinvolte nelle espansioni. La diversità biologica della nostra specie si esprime quindi in una geografia di geni che riflette processi prevalentemente culturali di origine preistorica e storica.
Le espansioni demiche che hanno potuto ...
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L'a. m. applica la tecnica d'indagine archeologica allo studio del periodo che, nel mondo europeo e mediterraneo occidentale, ha inizio convenzionalmente con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente (476) [...] strutture a carattere religioso impiantatesi nelle villae, suburbane e rurali, specie tra il 5° e il 7° secolo; in Toscana si e a 's-Hertogenbosch, che ne hanno dimostrato l'origine carolingia. In Gran Bretagna il fenomeno di urbanizzazione di ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] popolazioni "altre" alle ricerche in ambito folklorico, in Alle origini dell'antropologia italiana. Giustiniano Nicolucci e il suo tempo, a maggior parte del patrimonio musicale mondiale (in specie per quanto riguarda manoscritti, stampe, strumenti ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] aver appoggiato l'invasore tedesco chiedevano di rientrare nei luoghi di origine, e, dalla ''guerra dei sei giorni'' in poi, Tali eventi mutavano profondamente molti aspetti della vita quotidiana specie delle grandi città e l'immagine dell'URSS nel ...
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Parte introduttiva di Stanisław Tabaczyński
Nell'ultimo decennio l'evoluzione delle impostazioni filosofiche, teoriche e metodologiche delle scienze umane ha subito una marcata accelerazione. Alcuni autori [...] confronti in esemplari preesistenti nell'area; la piena affermazione dell'agricoltura e dell'allevamento di specie animali (Sus, Gallus, Canis) di origine asiatica.
Rimangono da chiarire importanti questioni quali il grado e le forme dell'interazione ...
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MUSEO
Maria Luigia Pagliani
Manfredi Nicoletti
Franco Minissi
Roger Lesgards
Paolo B
(XXIV, p. 113; App. III, II, p. 182; IV, II, p. 540)
Negli ultimi vent'anni il m. ha mutato la sua fisionomia [...] m. non fatto di oggetti tolti dal loro luogo d'origine e rinchiusi in un ''contenitore'', ma costituito da itinerari che la loro attività su un corpo di regole di base, su una specie di ''carta'', di cui s'indicano qui di seguito dieci possibili linee ...
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ROMANIA
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Martina Teodoli
Alexander Niculescu
Luca Bianchi
Maurizio Caperna
Nicola Balata
Angela Prudenzi-Manuela Cernat
(XXX, p. 1; App. I, p. 981; II, II, p. 740; III, II, p. 631; IV, III, p. [...] è dell'ordine dei 23 milioni di kW, in gran parte di origine termica. Nel 1991 la produzione di energia elettrica è stata di 65 miliardi vivida policromia e la tecnica disinvolta (efficace specie nei ritratti dei banchettanti e nel rendimento ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...