Comune della prov. del Medio Campidano (46,9 km2 con 13762 ab. nel 2008). È situato sul versante orientale della Giara di G., altopiano costituito da roccia basaltica di origine vulcanica, ricoperto da [...] tutte le specie della vegetazione tipica della macchia mediterranea. La Giara di G. è famosa per la presenza di cavallini selvatici di origine incerta, probabilmente importati dall’Oriente in tempi assai remoti. ...
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Famiglia di piante Dicotiledoni, ordine Sassifragali, comprendente il solo genere Cercidiphyllum, con due specie di Cina e Giappone. Sono alberi o arbusti con foglie opposte, palminervie, con stipole connate, [...] fiori dioici, in capolini, senza perianzio; i maschili con numerosi stami, i femminili con 2-6 carpelli, che danno origine a follicoli. In Europa è sporadicamente coltivato Cercidiphyllum iaponicum. ...
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Ominide facente parte della famiglia Australopithecinae. Il primo ritrovamento di A., avvenuto in Africa nel 1924 (➔ Taung) ha confermato l’ipotesi che il continente fosse il luogo di origine dell’uomo. [...] Cronologicamente, anche se le diverse specie sono vissute in vari periodi, A. come genere si estende dall’ultima parte del Pliocene fino al Pleistocene inferiore. ...
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(dal lat. agricultura; fr. agriculture; sp. agritultura; ted. Ackerbau; ingl. agriculture).
Con questo nome si designa il complesso delle attività che l'uomo dirige al fine di conseguire dalla terra la [...] pari a lire oro 11.196.000.000, e calcolata all'origine e cioè ai prezzi effettivamente realizzati dall'agricoltura.
Se si pensa che deve tacere che divieti e licenze di esportazione di prodotti (specie di grani e bestiame: bovini, cavalli, e muli) ...
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Divisione amministrativa. - Il territorio della repubblica federale argentina è attualmente suddiviso in 22 province, ciascuna con un governatore e un'assemblea elettivi, più la capitale federale e un [...] i vari tentativi di stabilizzazione posti in essere specie nel periodo 1962-63, sorretti dagli aiuti forniti dell'astrattismo è stata l'opera di J. del Prete, pittore argentino di origine italiana, attivo a Parigi fra il 1929 e il 1933 (ritornò a ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] di Camerun e Zaire; la m. vocale sudafricana), afrolatina (specie Cuba, Martinica-Guadalupe e Brasile), e del subcontinente indiano. di tre ottave suddivise in quarti di tono, dà origine a un notevole numero di segmenti tetracordali o pentacordali, ...
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Lavoro
Franca Rabaglietti
Aris Accornero
Francesco Mattioli
(XX, p. 650; App. I, p. 780; II, ii, p. 166; III, i, p. 968; IV, ii, p. 312; V, iii, p. 150)
Il tema del l. è stato esposto in maniera analitica [...] l. a tempo parziale, che offrono opportunità di l. nuove, specie per le donne, ma che paiono una mera ripartizione del l. tratta tuttavia di eccezioni che riguardano modelli socioculturali di origine paleo o preindustriale, in un contesto economico e ...
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L'espansione degl'interessi della f. agli aspetti sia conoscitivi sia applicativi dell'azione dei farmaci ha comportato lo sviluppo di distinti settori di studio con metodologie e tecniche d'indagine loro [...] la natura dei recettori dell'acetilcolina nel cervello specie a livello di proteolipidi, proteine non ancora bene apteni e quindi indurre allergie. Il difetto enzimatico di origine genetica può divenire critico e manifestarsi con quadri morbosi per ...
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Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] i feriti sul campo di battaglia.
Di tre grandi chirurghi romani d'origine greca è infine doveroso far cenno: d'Eliodoro (sec. I), che , ora atroce e crudele, come in Pietro Breughel, specie nella rappresentazione di ciechi e di storpî, ha dato modo ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] assassinio (1936) di M. Schlick, che l'aveva costituito come una specie di suo "seminario privato" (l'espressione è di K. R. Popper più a suo agio negli Stati Uniti che nel paese d'origine ("trovai in questo paese un'atmosfera filosofica, che in ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...