Polisaccaride largamente diffuso nel regno vegetale, dove costituisce il componente base della parete cellulare.
Chimica
La c. è sintetizzata nei vegetali a partire da carboidrati più semplici, a loro [...] permeazione su gel. Il grado di polimerizzazione varia secondo l’origine della c. e, soprattutto, secondo i trattamenti subiti: alcune soluzioni saline. Viene idrolizzata dagli acidi minerali, specie a caldo, per dare prodotti di diversa complessità ...
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Biologia
In embriologia, il termine designa varie formazioni che si osservano durante lo sviluppo embrionale dei Vertebrati in genere e degli Amnioti in particolare. Nelle uova degli Uccelli, per es., [...] , segmentandosi durante la discesa dell’uovo stesso nell’ovidutto, dà origine al blastoderma. Durante le prime ore d’incubazione l’a. in queste a. e garanzia di una fruizione sostenibile delle specie e degli ecosistemi. In Italia, a questo scopo fin ...
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Anatomia
Parte della testa dell’uomo situata inferiormente alla parte anteriore del cranio. Si trova in rapporto di continuità con la base del cranio ed è sostenuta da una complessa impalcatura ossea, [...] lacrime e anche nella percezione dei sapori. Il nucleo d’origine del nervo facciale propriamente detto è localizzato nel ponte di membri appartenenti alla famiglia imperiale asburgica. Nella specie umana è inoltre evidente il dimorfismo sessuale, ...
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Botanica
Parte inferiore del pistillo (nelle piante Angiosperme), contenente gli ovuli; dopo la fecondazione, questi si evolvono in semi, mentre l’o. diventa frutto. L’o. risulta formato dalla parte inferiore [...] come i testicoli, da un paio di creste genitali, rilievi di origine mesodermica della parete celomatica, poste ai due lati del mesentere dorsale atresici. A intervalli periodici, tipici in ciascuna specie, sempre nei Mammiferi, uno o più follicoli ...
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Anatomia e medicina
Robusta membrana muscolare e tendinea che separa nei Mammiferi la cavità toracica da quella addominale. Prende origine dal sistema dei muscoli retti addominali ed è ritenuto di natura [...] di miosite a carico del d., per lo più di origine virale, talora parassitaria (per es., da Trichinella spiralis).
la libera diffusione da un compartimento all’altro di una qualche specie ionica, presente in uno di essi. Nell’elettrolisi di soluzioni ...
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Anatomia
In anatomia comparata, la b. di un organo è la parte con cui esso s’innesta su un altro organo o direttamente sul corpo.
B. del cranio La porzione del cranio situata inferiormente al piano trasversale [...] definizioni di J.N. Brönsted e di G.N. Lewis, la specie basica, nel caso degli idrossidi, è lo stesso ione OH–, in quanto genericamente, s’intende per b. la forma linguistica all’origine di altra o altre che la continuano in fasi linguistiche ...
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Stato dell’Asia centro-meridionale, situato sul versante meridionale del sistema montuoso dell’Himalaya orientale. Confina a N con la Cina e a S con l'India.
Il territorio è costituito da tre sezioni [...] è varia (elefanti, rinoceronti, leopardi, cervi, orsi), con alcune specie caratteristiche, come il tangan (equino d’alta montagna).
La popolazione del Bhutan è di probabile origine tibetana, ma le immigrazioni hanno portato nel paese consistenti ...
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Concentrazione di minerali (solidi, liquidi, gassosi), formatisi in seguito a processi naturali, chimici, fisici o organici, all’interno o all’esterno della crosta terrestre, che hanno rilevante importanza [...] o no; in singenetici o epigenetici, a seconda che siano originati o no contemporaneamente alle rocce incassanti e per lo stesso processo dei minerali e determinano la genesi di specie assolutamente caratteristiche. Fra queste sono da ricordare ...
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Astronomia
Posizione che un astro ha sulla sfera celeste e che è espressa mediante le sue coordinate. Si chiama: l. apparente, se la determinazione delle coordinate è fatta correggendole soltanto l’effetto [...] a una cristallizzazione di certi contenuti ricorrenti, specie in determinate parti dell’orazione. Da qui (fig. 2), un punto P di essa avente distanze a, b dagli estremi dà origine a un’ellisse di semiassi a, b.
L. nello spazio
Per quanto riguarda i ...
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(o strofa) Raggruppamento di due o più versi, costituenti un periodo ritmico, che di solito si ripete più volte nello stesso componimento.
Metrica classica
S. greca. Periodo ritmico di due o più cola [...] che riprende e rende fisse le forme strofiche dei poeti di Lesbo, specie la s. alcaica e saffica, ed elabora vari sistemi di s. , con schema ‒́◡‒́◡̄‒́◡◡‒́◡‒́◡̲, era probabilmente formato in origine dall’associazione di un ditrocheo e un aristofanio ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...