Vedi SARDA, Arte dell'anno: 1966 - 1997
SARDA, Arte
G. Lilliu
Le prime manifestazioni plastiche e grafiche in Sardegna si presentano nell'età eneolitica.
Si tratta di rilievi e statuette e di ornati [...] primitive d'arte plastica non sono sarde, né per origine né per gusto. Lo spirito dei rilievi è il in sostanza l'anima antica isolana, viva ed umana, aderente alla realtà profonda ed esplicita, tuttavia, oltre lo spazio ed il tempo.
Queste piccole ...
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PACASSI, Nicolo
Massimo de Grassi
PACASSI, Nicolò. – Nacque a Wiener Neustadt il 5 marzo 1716.
Il padre Giovanni, lapicida e scultore di origine greca, da poco trasferitosi da Gorizia nella città asburgica [...] anni lavorò al castello, all’altar maggiore della parrocchiale e alla chiesa del cimitero di Laxenburg; nel 1762 modificò profondamente il castello di Ober-St.-Veit presso Vienna; tra il 1764 e il 1766 ristrutturò gli appartamenti dell’Amalientrakt ...
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BONDOL, Jean de
A. Tomei
(o Jehan de Bandol o Jehan de Bruges o Hennequin de Bruges)
Pittore fiammingo attivo nella seconda metà del sec. 14° al servizio di Carlo V, re di Francia dal 1364 al 1380. [...] " (Prost, 1892, p. 349ss.). Gli stessi documenti attestano l'origine fiamminga di B., dal momento che egli viene ricordato più volte come si nota soprattutto una particolare attenzione alla resa in profondità dell'ambiente in cui si svolge la scena, ...
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MANFREDINO di Alberto (Manfredino da Pistoia)
Gianluca Zanelli
La prima attestazione archivistica relativa a questo pittore, documentato a Pistoia e Genova dal 1280 al 1293, risale al 30 ag. 1280, quando [...] rifiutata da una parte della critica, propensa piuttosto a ricercare in ambito fiorentino l'eventuale occasione che diede origine alla profonda assimilazione da parte di M. dei nuovi stimoli pittorici (Donati, 1972, pp. 147-149; Bellosi, p. 266).
Non ...
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DALLA ROSA, Saverio
Giovanna Baldissin Molli
Figlio di Nicola e di Felice Cignaroli (Brenzoni, 1972), nacque a Verona il 1°giugno 1745 da una modesta famiglia, veronese da generazioni. Egli stesso, [...] anche a queste cariche pubbliche il D. acquisì una profonda conoscenza delle cose artistiche veronesi, fu un diligente ed Discorsosopra l'origine dell'Anfiteatro di Verona (Verona 1821), dove il D. accoglie l'ipotesi dell'origine etrusca dell' ...
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Vedi MEANDRO dell'anno: 1961 - 1961
MEANDRO
V. Bianco
Motivo ornamentale, la cui forma tipica si è cristallizzata, in età classica, nella successione di elementi costituiti da una linea, o da più linee [...] si è tentato anche per il m. di spiegarne l'origine nell'imitazione da tecniche di altre industrie praticate nel Neolitico, quest'ultima, anche per la particolare tecnica ad incisione profonda, il Puglisi ha pensato ad ascendenze nella civiltà ...
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MAESTRO delle ORE DEL MARESCIALLO BOUCICAUT
F. Cecchini
Anonimo miniatore attivo a Parigi nel primo quarto del Quattrocento, che deve il nome a uno dei suoi capolavori, il libro d'ore commissionato [...] l'espediente del c.d. arco-diaframma, di origine italiana: una cornice che simula un arco, posta 13-14; Sterling, 1987, p. 348). Per accrescere l'illusione di profondità il M. delle Ore del maresciallo Boucicaut trasformò l'arco in un ingresso ...
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ITTAR, Stefano
Maria Grazia D'Amelio
Nacque a Ovruč, in Volinia (allora Polonia, oggi Ucraina) nel 1724 da Jan e Anna, della quale non è noto il cognome.
La storiografia locale conferma il dato sostenendo [...] i motivi che indussero l'I. a mentire sulla propria origine nell'atto di matrimonio: dichiarò infatti di essere romano, figlio che sostengono una balconata in corrispondenza di una profonda loggia, incorniciata da una doppia edicola centinata, ...
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GIGANTE, Teodoro
Gaetano Bongiovanni
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo architetto, di probabile origine trapanese, attivo in Sicilia tra gli anni Ottanta del Settecento e i primi [...] linea di continuità è rintracciabile con la villa Galletti a Bagheria realizzata su progetto di A. Gigante. Inoltre, la profonda adesione fra architettura e decorazione degli interni pone in luce la stretta collaborazione fra il G. e il pittore Elia ...
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BONACCORSO di Cino
V. Ascani
(o Buonaccorso)
Pittore fiorentino attivo intorno alla metà del Trecento. Al 1345 risalgono le note che testimoniano saldate al pittore "le dipinture del pellegrinaio nuovo" [...] Giudizio del Camposanto pisano, mostra tuttavia una profonda dipendenza stilistica da Maso e da Bernardo Daddi provata, la sua rinuncia a dipingere a Firenze - documentata città di origine del pittore - a favore dell'attività in centri satelliti: B., ...
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pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...