GIOVANNI del Biondo
Daniela Parenti
Pittore originario del Casentino, attivo a Firenze nella seconda metà del XIV secolo. La prima testimonianza nota relativa a G. risale al 17 ott. 1356, data nella [...] pittura di G., pur non lasciando una traccia profonda nell'opera dei suoi contemporanei e dei maestri della pp. 30 s.; F. Zeri, Due profeti di G. del B. e la loro origine, in Bollettino d'arte, XLIX (1964), pp. 127-130; L. Marcucci, Gallerie nazionali ...
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CIVITALI, Matteo
Stella Rudolph
Figlio di Giovanni, connestabile nell'esercito di Paolo Guinigi nel 1430, nacque a Lucca il 5 giugno 1436. Fu l'artista più importante del Quattrocento lucchese ed è [...] ) a questo altare, ciò che fa pensare che in origine il complesso avesse una composizione simile al ciborio del battistero . La parte superiore del dossale è risolta con una profonda nicchia contenente la statua della Madonna col Bambino con davanti ...
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BELLONCI, Maria
Luisa Avellini
BELLONCI (Villavecchia), Maria
Nacque a Roma il 30 novembre 1902, primogenita di Gerolamo Vittorio Villavecchia, discendente da una famiglia aristocratica piemontese, e [...] fra i lupi, Bompiani) e Orio Vergani (per Basso profondo, Garzanti). Il cammino dell'opera prima continuò sul binario delle possibilità dello strumento televisivo furono in questo periodo all'origine di un incontro che si rivelò determinante per il ...
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DE STEFANI, Carlo
Pietro Corsi
Nacque a Padova il 9 maggio 1851, da Luigi e da Caterina Rigon.
Poco dopo la sua nascita, il padre, avvocato e patriota già militante nelle truppe di Pier Fortunato Calvi [...] da laghi e da fiumi che si gettavano in un mare poco profondo, in cui si alternavano vaste lagune ora salate ora a prevalenza Le pieghe delle Alpi Apuane. Contribuzione agli studi sull'origine delle montagne (Firenze 1889). Lo studio delle vicende ...
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CAMINER, Elisabetta
Cesare De Michelis
Nacque a Venezia il 29 luglio 1751 da Domenico, storico e giornalista assai attivo ma di modeste ambizioni, e da Anna Meldini. Dopo aver ricevuto un'educazione [...] condotta, per la novità delle idee, per la cognizione profonda di quanto appartiene al suo soggetto, interessa, scuote, domina fantasia romanzesca, si volle a ogni costo trovare l'origine dei suoi mali in una vita sregolata e viziosa favoleggiando ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] di interessi scelse e sviluppò la tesi di laurea, Sull'origine dell'unica forma flessionale del nome italiano, tesi discussa nel apertamente formulate sottendono spesso riserve implicite, molto più profonde e radicali, tanto che qualcuno (L. Russo ...
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SABATINI, Andrea detto anche Andrea da Salerno
Andrea Zezza
– Nacque probabilmente verso il 1490 e fu attivo a Napoli e in Campania fino al 1530.
Bernardo De Dominici ne colloca la nascita «circa gli [...] pp. 26, 35-38).
L’opera di Sabatini lasciò una memoria profonda tra i napoletani, ma non fu apprezzata da Vasari, che non , 260 s.; S. Lunadoro, Copia di una lettera [...] intorno all’origine di detta città e suo vescovado [...], Napoli 1610, p. 40; C ...
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FERRAGAMO, Salvatore
Valeria Pinchera
Nacque a Bonito piccolo paese dell’Irpinia a 45 km da Avellino, il 5 giugno 1898, undicesimo di quattordici figli (7 maschi e 7 femmine), da un'umile famiglia [...] da donna. Forte della sua esperienza e profonda conoscenza del mercato americano, Ferragamo vide nella (catal.), Milano 2008; V. Pinchera, La moda in Italia e in Toscana dalle origini alla globalizzazione, Venezia 2009, pp. 20 s., 97 s., 288-291; S. ...
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FACCIO, Francesco Antonio, detto Franco
Raoul Meloncelli
Nacque a Verona l'8 marzo 1840 da Giovanni, albergatore, comproprietario dell'albergo Riva S. Lorenzo di Verona, e da Teresa Carezzato. Ferventi [...] del Lohengrin e del Tannhäuser, che destarono in lui una profonda impressione. Dopo una breve tournée a Copenaghen, tornò a il 21 luglio 1891, forse causata da una infezione d'origine luetica non dissimile da quella che aveva colpito G. Donizetti ...
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JANNACCI, Enzo
Stefano Pivato
Vincenzo (Enzo) Jannacci nacque a Milano il 3 giugno 1935. I genitori gli imposero il nome del nonno, che, di origine macedone, era emigrato in Puglia, dove aveva conosciuto [...] che in Italia ne fecero vari interpreti nostrani: più profonda fu l’influenza da loro esercitata nel rinnovare stilemi anni della carriera Jannacci tornò a concentrarsi sulla passione d’origine: il jazz. Dopo sette anni di assenza dal mercato ...
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pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...
spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...