Vecchio Testamento. - Critica del testo. - Gli anni che vanno dal 1960 al 1975 sono stati dedicati particolarmente alla progettazione e alla pubblicazione di edizioni critiche della B. ebraica e delle [...] 19642; P. Sacchi, Rassegna di storia del testo del V. T. ebraico, in Rivista di Storia e Letter. Relig., 2 (1966), pp. è tale che sembra esigere per esse un antenato comune, l'origine di questo tipo testuale dovrebbe trovarsi in una forma del testo ...
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Le importanti scoperte archeologiche dell'ultimo decennio prebellico e il più approfondito esame che in seguito a queste si va facendo dei problemi connessi coll'origine e lo sviluppo degli alfabeti e [...] o andaluso-turdetano). 2° gruppo: alfabeti antico-ebraico, moabitico, ammonita e edomitico. Dal primo derivarono ebbe - come ormai sembra certo - il merito di dare origine, forse attraverso l'alfabeto etrusco, all'alfabeto latino. Molti particolari ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] scienze furono aggiornate grazie alle traduzioni dall'arabo, dall'ebraico e dal siriaco e anche grazie alla conoscenza delle traduzioni non è facile capire in quale delle due società abbia avuto origine il nuovo sviluppo" (Hodgson 1974, p. 365). Egli ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] la vedova»; hanukkah < ebr. ḥănûkkâh, propr. «consacrazione», festa ebraica (1927 in S. Aurigemma, Tripoli e le sue opere d’arte); < ungh. puli «razza di cani da pastore, di origine ungherese»; puszta < ungh. puszta «vasta pianura stepposa» ( ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] presenza di minoranze alloglotte, come i gruppi ebraici. Dall’Italia mediana proviene uno dei testi Ciociola 1997, pp. 45-58.
Petrucci, Livio (1994), Il problema delle origini e i più antichi testi italiani, in Serianni & Trifone 1993-1994, ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] parola. Se a ciò si aggiunge che, rispetto alla religione ebraica, le altre due fanno del proselitismo o un dovere morale ( Bruni 2003: 242).
La testimonianza del manoscritto perugino ha origine dalle tante aspirazioni a una lingua comune che di lì ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] ), si riscontrano voci di provenienza araba o ebraica legate soprattutto alle attività commerciali, oltre ai alto-veneti e delle valli lombardo-alpine.
Fra le voci di origine zingarica (➔ zingare, comunità) presenti in più parlate gergali si trovano ...
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Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] e, un tempo, di Petronio a Bologna. Alla confessione ebraica ma anche protestante possono rinviare nomi come Aronne, Giacobbe, un’epoca, sui gusti, sulla zona di nascita o di origine, e di riflesso anche sulle condizioni sociali ed economiche. Così, ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] Passigli, Nuove ricette di casa mia. La cucina casher in una famiglia ebraica italiana, Firenze 2005, p. 145)
Si può trovare il verbo 52).
L’opinione degli studiosi circa lo status e l’origine dei costrutti nominali italiani non è uniforme; ciò su ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] e, in Europa, a Malta; l’alfabeto ebraico, rinato, con la lingua ebraica moderna, tra fine XIX e inizio XX secolo dei quali non autoctoni, sono utilizzati per le parole di origine straniera o con funzione espressiva per conferire una patina ‘esotica ...
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alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...
purim
purìm s. m. [voce ebraica, Pūrīm, plur. di pūr «sorte»]. – Festa ebraica che, secondo il libro biblico di Ester, ricorda il giorno in cui gli Ebrei di Persia, sotto il regno di Serse, si salvarono dallo sterminio che il ministro Aman...