Età intermedia tra l’antica e la moderna. Secondo l’accezione più diffusa è il periodo compreso fra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476) e la scoperta dell’America (1492).
Il giudizio sul Medioevo
La [...] slavo) e, soprattutto, alle altre religioni monoteistiche mediterranee, l’ebraica e l’islamica. La prospettiva di chi guarda al M. ‘lunga durata’ di alcuni elementi strutturali di origine medievale, inseriti nella cultura materiale e nella mentalità ...
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Industriale, scrittore e uomo politico tedesco (Berlino 1867 - ivi 1922), figlio di Emil. Di famiglia ebraica, dal 1915 fu presidente della società AEG. Intellettuale d'ispirazione liberale, pur contrario [...] Zukunft di M. Harden con alcuni saggi, in cui, in forma epigrammatica, fondeva le dolorose esperienze derivategli dalla sua origine etnica con elementi irrazionalistici tratti da Nietzsche e da Bergson. Entrato in seguito (1899) nell'AEG, ne divenne ...
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Secondo la tradizione giudaica e cristiana spirito del male, nemico di Dio e degli uomini, che tenta per indurli a peccare. Nella letteratura apocalittica e nel Nuovo Testamento il d., o Satana, è il [...] il d. (διάβολος nei Settanta traduce l’ebr. śātān, in origine termine dal significato generico di di «avversario», «oppositore»). Lo sviluppo della demonologia ebraica si ha soprattutto nella letteratura apocalittica del giudaismo palestinese ed ...
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Uno dei gruppi etnici e linguistici in cui si dividono i semiti, di cui erano considerati progenitori eponimi il quinto figlio di Sem e il figlio di Camuel e nipote di Nachor fratello di Abramo, ambedue [...] e di altre nazioni), della Mesopotamia meridionale (il talmudico babilonese e il mandeo). La scrittura aramaica derivava dall’antica fenicia: da essa ebbero origine la scrittura araba, la ‘quadrata’ ebraica e quelle di altri popoli semitici e non. ...
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Storia
Dispersione in varie parti del mondo di un popolo costretto ad abbandonare la sua sede di origine. In particolare, la dispersione degli Ebrei nel mondo antico, dopo le deportazioni in Assiria (721 [...] (586 a.C.), è legata soprattutto alla fine di un’entità politica ebraica in Palestina con la duplice distruzione di Gerusalemme da parte dei Romani nel che, dall’area molto più ristretta dove in origine tali dialetti erano parlati, si diffusero (a ...
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In origine, la zona di Venezia, poi appositamente chiusa, assegnata nel 1516 agli Ebrei quale loro residenza (così chiamata per la presenza di un ‘getto’, cioè una fonderia). Dal 16° sec., in tutta Europa, [...] , e Portogallo; si ebbero in Italia in tutte le città abitate da Ebrei all’infuori di Livorno, dove alla comunità ebraica erano riservate determinate strade. Imposti quasi dovunque durante la Controriforma, furono aboliti nel corso del 19° sec., ma ...
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Ebraista e teologo calvinista (Saint-Ellier, Sedan, 1585 - Saumur 1658). Prof. di ebraico (1614), poi (1626-32) di teologia a Saumur, nell'Arcanum punctuationis revelatum (1624) dimostrò che i punti vocalici [...] Masoreti; e contro J. Buxtorf, che sosteneva l'antichità assoluta della scrittura ebraica quadrata, provò (Diatriba de veris et antiquis Hebraeorum litteris, 1645) l'origine caldaica della scrittura quadrata e la sua introduzione nel testo biblico al ...
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Mare interno compreso fra le coste meridionali dell’Europa, settentrionali dell’Africa e occidentali dell’Asia Anteriore. Si estende per circa 2.505.000 km2 (non considerando il Mar Nero e il Mar di Marmara), [...] siciliane è presente la Scarpata di Malta, un elemento fisiografico di origine tettonica, orientato N-S, che si estende per circa 200 si affermavano nel mondo arabo e l’immigrazione ebraica in Palestina poneva le premesse per il futuro conflitto ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] S, ha innalzato al centro masse granitiche e scistose, di origine antica, ai bordi delle quali si dispongono calcari, arenarie e G. Roth. R. Schindel affronta il problema dell’identità ebraica e del rapporto tra Ebrei, Austriaci e Tedeschi dopo l’ ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] dai Tedeschi nel 1941, subì l’annientamento della comunità ebraica; nell’autunno 1944 tornò a essere una delle e incentrato su una analisi della lingua lituana, della sua origine, essenza e qualità (1745), riscosse successo negli ambienti colti ...
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alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...
purim
purìm s. m. [voce ebraica, Pūrīm, plur. di pūr «sorte»]. – Festa ebraica che, secondo il libro biblico di Ester, ricorda il giorno in cui gli Ebrei di Persia, sotto il regno di Serse, si salvarono dallo sterminio che il ministro Aman...