SINDELAR, Mathias
Luca Valdiserri
Austria. Vienna, 10 febbraio 1903-22 gennaio 1939 • Ruolo: centravanti • Squadre di appartenenza: 1920-24: Herta Vienna; 1924-39: Austria Vienna • In nazionale: 43 [...] giocare la semifinale tra Italia e Austria nei Mondiali del 1934. Con l'avvento del nazismo e l'annessione dell'Austria, Sindelar, che era di origineebraica, si rifiutò di indossare la maglia tedesca; perseguitato, si uccise insieme alla moglie. ...
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Marx, Karl
K. Marx
1818
Nasce a Treviri da una famiglia di origineebraica
1835-41
Studia giurisprudenza e filosofia. A Berlino si lega ai giovani hegeliani e a Feuerbach
1842-43
È capo redattore [...] della Rheinische Zeitung
1843-45
A Parigi, entra in contatto con gli ambienti rivoluzionari e con i circoli operai socialisti
1845-46
Redige, insieme a Engels, L’ideologia tedesca
1847
Pubblica Miseria ...
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Lindenbaum
Lindenbaum Adolf (Varsavia 1904 - Ponary, Lituania, 1941) logico e matematico polacco. Allievo di W. Sierpiński, si occupò della teoria degli insiemi e della sua sistemazione logica. Professore [...] nella strage di Ponary, vicino Vilnius, in cui furono trucidate circa 100.000 persone, la maggior parte di origineebraica. Collaborò con il connazionale A. Tarski, con cui pubblicò, nel 1935, Über die Beschränktheit des Ausdrucksmittel deduktiver ...
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Kohn, Hans
Storico tedesco naturalizzato statunitense (Praga 1891-Filadelfia 1971). Di origineebraica, fu professore in varie università e istituti degli USA. Prigioniero dei russi nella Prima guerra [...] mondiale, dopo un soggiorno in Siberia e nel Turkestan si stabilì a Gerusalemme dove ebbe modo di approfondire i problemi storici e politici del Vicino Oriente (A history of nationalism in the East, 1929; ...
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Abual-Baraka Hibat Alla al-Baghdai
Abūal-Barakā Hibat Allā al-Baghdāī
Filosofo arabo di origineebraica poi convertitosi all’Islam (Balad, presso Mossul, 1077 - Baghdad 1164/1165). A. è inserito dalla [...] critica nella corrente avicennista (➔ avicennismo) della filosofia araba, ma la sua posizione è definita polemica o ‘reazionaria’. La sua opera principale è il Kitāb al-Mu‛tabar («Il Libro di ciò che va ...
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Konig
Kőnig Dénes (Budapest 1884 - 1944) matematico ungherese. Professore nel 1935 all’Università tecnica di Budapest, è autore di uno dei più noti testi di teoria dei grafi dal titolo Theorie der endlichen [...] und unendlichen Graphen (Teoria dei grafi finiti e infiniti, 1936). Di origineebraica, morì suicida per sfuggire alla persecuzione nazista. ...
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Famiglia ebraica di origine spagnola, cui appartengono diversi filosofi ed esegeti. Yōsēf Ben Yiṣḥāq, vissuto a Narbona (m. ivi 1170 circa), scrisse una grammatica ebraica (Sēfer ha-zikkārōn "Libro del [...] senso letterale dei testi. Il figlio Mōsheh, vissuto pure a Narbona (m. ivi 1190 circa), redasse anch'egli una grammatica ebraica (Mahalăk shĕbīlē ha-da῾at "Il cammino delle vie della conoscenza"), che, nell'originale e nella traduzione latina di S ...
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Famiglia ebraica di origine sefardita, a Roma nel sec. 16º, quindi a Monte San Savino e a Livorno. Alfredo Sabato (Livorno 1880 - ivi 1963) è stato direttore del collegio rabbinico, rabbino capo di Livorno [...] Perfidi giudei fratelli maggiori (1987) racconta il suo impegno pubblico nella vita ebraica italiana dalla persecuzione nazifascista agli sviluppi del dialogo cristiano-ebraico. Ha scritto inoltre: Essere ebreo (con A. Elkann, 1994); Il Messia e ...
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QIMCHI (Qimḥī)
Umberto Cassuto
Famiglia ebraica di origine spagnola, notevole per aver dato alla scienza diversi filologi ed esegeti. È dubbio se la vocalizzazione Qimḥī sia esatta, o se sia invece da [...] ‛ōt (Decisioni) o Sēfer ha-Hakrā‛āh (Libro della decisione) di Ya‛qōb Tām e costituente un'ampia critica del vocabolario ebraico (Mahoeret) di Mĕnaḥēm b. Sarūq; 3. Sēfer ha-Tōrāh (Libro della Legge; cfr. Deut., XXXI, 26, ecc.), commento al Pentateuco ...
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(v. ebrei: Lingua, XIII, p. 356)
L'ebraico non è mai stato una lingua totalmente morta. Dopo la catastrofe degli anni 132-34 d. C. restò come lingua della teologia e della cultura in generale, raramente [...] di residenza (per es. J. L. Gordon, 1830-1892). La vera rinascita dell'ebraico come lingua d'uso quotidiano non può essere disgiunta dall'inizio del movimento sionista e ha origine dall'esigenza di una lingua comune per gli immigrati da varie nazioni ...
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alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...
purim
purìm s. m. [voce ebraica, Pūrīm, plur. di pūr «sorte»]. – Festa ebraica che, secondo il libro biblico di Ester, ricorda il giorno in cui gli Ebrei di Persia, sotto il regno di Serse, si salvarono dallo sterminio che il ministro Aman...