INDOCINA, Arte dell'
A. Tamburello
1. Età neolitica. − Non si ha testimonianza in Indocina di alcuna pratica d'arte che sia anteriore al Neolitico. I pochi frammenti di ceramica, decorati ad intreccio [...] dell'età neolitica per una serie accentuatamente ridotta di strutture, per lo più sepolcrali. In Indocina, specie du Service Géolog. Indochinois, X, 1923; H. Parmentier, Origine Commune des Architectures Hindoues dans l'Inde et en Extrême-Orient, ...
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Vedi AFFRESCO dell'anno: 1958 - 1994
AFFRESCO
M. Cagiano de Azevedo*
Derivazione da a fresco, ossia pittura eseguita su intonaco ancora fresco. I colori vengono fissati non dalla loro penetrazione nella [...] , ossia del tipico medium dell'affresco. A Pompei e ad Ercolano, specie nell'interno delle stanze, si è riscontrato calcio.
I colori usati in questo genere di a. sono tutti di origine minerale (terre), tranne il nero che può essere vegetale o animale. ...
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ZOROASTRISMO e MANICHEISMO
Red.
La religione di Zoroastro (Zarathustra), nella sua predicazione iniziale (la religione gathica) e nella sua formulazione successiva (zoroastrismo), fu il fattore centrale [...] qualche luce sull'arte e sull'iconografia manichea delleorigini.
In Persia i Manichei affrontarono subito la di carta, e di foglie di palma e di altri materiali; una specie di pieghevole di carta scritto su una sola facciata; infine codici nel ...
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GABBURRI, Francesco Maria Niccolò
Giovanna Perini
Nacque a Firenze il 17 dic. 1675 da Edoardo e da Virginia del Beccuto. Membro di un'agiata e illustre famiglia della piccola nobiltà fiorentina, ricevette [...] potrebbe avere anche un'origine particolarmente interessante: potrebbe trattarsi, infatti, di una parte dell'ultimo studio di disegni includendo occasionalmente brevi excursus di ordine teorico (specie estetico) e metodologico - basati come sono ...
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BONIFACIO (Bonifatio, Bonifazio), Natale, detto Bonifacio da Sebenico o Natale Dalmatino
Fabia Borroni
Figlio di Girolamo, di nobile famiglia oriunda di Capua, nacque a Sebenico il 23 dic. 1538. Le [...] incisori, specie a Nicolò Beatricetto (Nicolas Beautrizet), che operò a Roma prima dell'arrivo del III, Id., Le pitture murali della Gall. delle carte geografiche, Città del Vaticano 1952, pp. 58, 74; L'Africa dalle origini alla metà del sec. XIX ...
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THYSDRUS
L. Foucher
Il villaggio di El Jem, in Tunisia, situato a 65 km da Sousse e a 40 km dal mare occupa, in parte, il luogo dell'antica città di Thysdrus. L'esplorazione del luogo non è stata ancora [...] la raccolta delle olive, i frantoi funzionavano a pieno rendimento, ed erano in corso transazioni finanziarie di ogni specie. Il proconsole arte ellenistica.
Si può attribuire la stessa origine ai mostri marini fantastici, soprattutto ai centauri ...
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Vedi GLANUM dell'anno: 1960 - 1994
GLANUM
H. Rolland
Città della Gallia Narbonese sulla via che va dalla Spagna all'Italia attraverso il Monginevro, ricordata dai geografi antichi (Ptolom., vi, 20), [...] ?) eretto sopra 25 pilastri di fondazione e coronante una specie di podio al quale si appoggia a N un monumento di questa origine nelle due Vittorie che, sulla facciata E, alzano al disopra dell'archivolto il vexillum, stendardo della Legione. ...
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KHORSĀBĀD
G. Garbini
D Località dell'Iraq, 16 km a N di Mossul, corrispondente all'antica Dur Sharrukīn che fu per breve tempo capitale dell'impero assiro.
Fu scavata per la prima volta nel 1843-44 [...] porta 7, sul lato nord-occidentale, si leva una specie di bastione, circondato di mura anche nella parte che guarda sorgeva la ziqqurat, della quale furono trovati in piedi i primi tre piani ed una parte del quarto (in origine doveva con ogni ...
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ISHTAR
G. Garbini
− Nome semitico della sumerica Innin, Inanna (da Ninanna(k) "signora del cielo"). I. era la più importante divinità femminile mesopotamica, la cui natura e i cui attributi variarono [...] dell'origine di della dea nuda, con chioma hathorica. La tipologia di questa raffigurazione divina, che in Mesopotamia non ebbe grande importanza fino all'epoca ellenistica − infatti nella glittica babilonese la dea nuda è usata come una specie ...
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PARRASIO (Παρράσιος, Parrhasius)
M. Cagiano de Azevedo
Pittore greco. Egli stesso si dice, in un epigramma sottoposto ad un suo dipinto, nato ad Efeso da Euenor e allievo di suo padre ed efesio lo dicono [...] per Rodi (Plin., Nat. hist., xxxv, 69). Ora il sinecismo da cui ebbe origine Rodi avviene nel 407 a. C., e quindi intorno a questa data o poco dopo Una eco dello stile di P. è stato giustamente visto in molte lèkythoi a fondo bianco, specie del ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...