Chimica
Notazione che utilizza simboli e indici per dare informazioni relative alla composizione atomica e alla struttura di una molecola. Infatti a seconda del grado di dettaglio utilizzato è possibile [...] era quella cognitoria, cui presiedevano non magistrati, ma funzionari imperiali.
Le f. si distinguevano in varie specie a seconda della loro origine (per es., si dicevano in ius quando le pretese fatte valere rientravano nella tradizione del diritto ...
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Religiosi, uomini e donne, che vivono secondo la regola benedettina (camaldolesi, cistercensi e trappisti, mechitaristi, olivetani, silvestrini e vallombrosani). In senso più stretto quelli riuniti nella [...] dell’unità di osservanza, non della gerarchia o del governo. In origine, mentre per i casi ordinari bastava la potestà domestica dell svoltasi nei monasteri b., specie nella miniatura, fin dai più antichi tempi dell’ordine, e in particolare tra ...
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Secondo la Bibbia, il primo uomo creato da Dio, progenitore del genere umano.
Il racconto biblico
Nella Bibbia (Genesi 1-5) la creazione dell'uomo è narrata in due racconti. Nel primo essa avviene il [...] tra cui l'origine di Adamo da Dio creatore senza intermediari; la regalità dell'uomo sulla natura; volle, fu punito, e così divenne nemico dell'uomo.
Il personaggio teatrale e letterario
A partire dal Medioevo, specie il teatro, ha tratto da Adamo e ...
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(vedico Mitra-, avestico Mithra-) Divinità indoiranica associata con Varuna; insieme rappresentano i due aspetti, diurno e notturno, del cielo e due aspetti dell’ordine umano e cosmico: Varuna punisce [...] nettamente dagli altri misteri d’origine orientale soprattutto per tre caratteristiche M. è modello e protettore dell’iniziato. Il mito sacro del mitraismo Italia, si sparse in tutto l’Impero, specie nelle province di confine dove fu propagato dalle ...
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Apologista cristiano (3º-4º sec.), di origine africana (Firmianus non significa "di Fermo"). Scrittore raffinato e dallo stile ciceroniano, sebbene pensatore modesto, è figura di notevole importanza soprattutto [...] 'etica, e ricorre frequentemente ad autori pagani (specie Virgilio e gli Oracoli Sibillini), mentre nello stile fu chiamato da G. Pico della Mirandola). Ma permangono in lui elogiativi di Costantino hanno dato origine a discussione tra chi sostiene ...
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Poeta latino cristiano (n. Calahorra o Saragozza 348). P. è stato definito «il maggiore esponente dell'umanesimo cristiano del IV secolo»; e la sua è una poesia colta, ricca di riferimenti classici e di [...] sul male). P. è poeta dotto: non solo fiero della sua conoscenza del greco, ma interamente radicato nel terreno della tradizione classica: riprende metri oraziani e catulliani (specie nelle prefazioni ai poemi), imita continuamente Virgilio e altri ...
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(gr. ᾿Αϕροδίτη) Divinità greca dell’amore, inteso anche come attrazione delle varie parti dell’Universo tra loro; simboleggia l’istinto naturale di fecondazione e di generazione e sotto questo aspetto [...] dalla quale sarebbe nata, ma esso è in realtà di oscura origine. Il culto era particolarmente sviluppato a Cipro e a Corinto. dell’amore che comprende l’aspetto spirituale e quello puramente sensuale.
L’arte antica la raffigurò nelle più varie specie ...
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Comunità religiosa sorta in Boemia nel 1462 con derivazione dalla Chiesa hussita, quando Pio II annullò i compactata con cui la Chiesa cattolica aveva riconosciuto la comunione sotto le due specie e la [...] con Roma ed elesse un proprio vescovo, dando così origine all’ Unione dei Fratelli boemi. Perseguitati dal re Chiese riformate boeme. L’unione fu però effimera. Dopo la battaglia della Montagna Bianca (1620), i Fratelli b. furono espulsi anche dalla ...
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Città della Germania (Assia; 64.097 ab. nel 2007). Sorta nell’8° sec. attorno all’abbazia sulla strada Magonza-Turingia, acquistò importanza commerciale nell’11° sec. con la concessione agli abati dei [...] grande scuola monastica, che specie sotto Rabano Mauro (822-42) divenne il fulcro intellettuale della Germania, con figure di all’origine di conflitti interni e interessi mondani che portarono al declino della vita monastica. Aperta alle idee della ...
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(gr. Πρίαπος) Antica divinità dei Greci, simbolo dell’istinto sessuale e della forza generativa maschile, e quindi anche della fecondità della natura. Centro principale del culto di P. fu Lampsaco nell’Ellesponto, [...] fallico.
Poesia priapea Componimento poetico greco e latino, in originespecie di mimo in onore del dio P.; il genere ’età di Augusto o poco dopo sono caratterizzati dall’audacia delle immagini.
Proprio dei componimenti priapei è il verso priapeo. Si ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...