CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] . Portava con sé una coscienza della sua origine, del valore emblematico che aveva il mondo della sua infanzia e adolescenza, così forte predestinati. "Il movente dell'arte - scriverà nella prefazione di In umbra - èla specie di malessere che prova ...
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GREGORIO IV, papa
Ilaria Bonaccorsi
Nato a Roma in data sconosciuta, venne eletto pontefice, dopo il breve pontificato di Valentino (morto nel settembre 827), con larga partecipazione dell'aristocrazia [...] dura e polemica, una specie di manifesto storico dei diritti del Papato nei riguardi dell'Impero. Il pontefice scrisse che l'unità della Chiesa e dell'Impero fosse infranta a causa del comportamento sconsiderato dell'imperatore, origine di tutti i ...
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ANDREANI, Andrea
Alfredo Petrucci
Intagliatore in legno, era nato a Mantova intorno alla metà del sec. XVI. Nulla si sa della sua formazione, dei suoi studi e della attività da lui svolta da giovane. [...] abbia acquistato stampe esemplari, specialmente di origine tizianesca.
Il Trionfo della Fede intagliato dall'A. denunzia problemi propri del suo mestiere. Dell'esperienza compiuta su quei marmi si sarebbe ricordato specie più tardi nell'incidere il ...
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ANDRELINI, Publio Fausto
Robert Weiss
Nacque a Forlì verso il 1462. Nulla si sa circa la sua prima educazione, che ebbe luogo probabilmente nella sua città natale; si può, però, escludere con sicurezza [...] Ma l'A. non tardò a diventare il bersaglio della ostilità del Balbi, al punto che durante il 1490 alla corte francese. Le Elegiae sono una specie di palinodia. Vi si esaltano non più R. Gaguin, Compendium de origine et gestis Francorum, Parisiis 1495 ...
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BONDI, Clemente Donnino Luigi
Gennaro Barbarisi
Nacque il 27 giugno 1742 nel villaggio di Mezzano Superiore (e non Mozzano) in provincia di Parma, da Ranuccio e da Lisabetta Gennari: una modesta famiglia [...] specie d'imitazion creatrice", la quale "raddoppia l'originale" facendo in modo che il lettore quasi dubiti "a quale delle 1821), pp. 138-143; G. Maffei, Storia dellalett. ital. dall'originedella lingua ai nostri giorni, Milano 1834, IV, pp. 106-8; C ...
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FALQUI, Enrico
Renato Bertacchini
Nacque a Frattamaggiore (Napoli) il 12 ott. 1901 da Gaetano e Angelina Carlomagno, entrambi sardi, e sino dalla giovinezza risiedette a Roma, dove eserciterà "bene [...] s. 7, Firenze 1963, p. 148); e Il fiore della lirica italiana dalle origini a oggi, in collaborazione con A. Capasso e prefaz. di A i prodotti crescenti e invadenti di una letteratura, specie narrativa, a livello "industriale". Bisognava non esserne ...
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ARTEAGA, Stefano
Nino Borsellino
Nacque il 26 dic. 1747 a Moraleja de Coca presso Segovia in Spagna, come dichiarò egli stesso iniziando il suo noviziato di gesuita, o a Madrid, come si dovrebbe dedurre [...] il concetto della mutabilità delle lingue e l'esigenza di un moderato accoglimento di parole straniere, specie per una trattatello del provenzalista cinquecentesco G.M. Barbieri, Dell'originedella poesia rimata (titolo dato dal Tiraboschi). Nella ...
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BAIAMONTI, Antonio
Angela Tamborra
Nato a Spalato in Dalmazia, il 3 sett. 1822, da nobile famiglia probabilmente originaria di Parenzo in Istria, e divenuta spalatina da oltre trecento anni, il B. ricevette [...] , facendo proprie le idee di origine democratica e mazziniana riguardanti la lotta regime poliziesco, più volte. specie fra il 1852 e il uni e per gli altri, toccava anche il destino ultimo della Dalmazia, dove, scriveva il Tommaseo nel 1861, "né ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] Dante, specie il De vulgari eloquentia del quale afferma l'importanza e la validità.
Un altro aspetto quasi sconosciuto della sua disegno per una più grande opera quale appunto sarà Le originidella volgar toscana favella. L'opera è dedicata a Fabio ...
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FEI, Paolo di Giovanni
Elisabetta Campolongo
Figlio di Giovanni di Feio, fabbro ferraio, è ricordato per la prima volta come "Paulus Iohannis pictor" in un documento del 1ºluglio 1369, nel quale viene [...] specie nella S. Caterina, a discapito di una definizione più realistica delle figure e dello spazio che le accoglie.
Il polittico della Nel 1387 il F. è impegnato nella decorazione della cappella Accarigi, in origine dedicata a s. Tommaso d'Aquino. Il ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...