Fondatore del buddismo; di lui ci sono noti con grande approssimazione parecchi dati cronologici e biografici, sebbene la tradizione vi abbia innestato molti elementi fantastici ed edificanti, creando [...] si rivela con la formulazione delle fondamentali verità: esistenza del dolore, origine del dolore, estinzione del dolore simbolici, quali l'uṣṇīṣa e l'urṇā. La prima è una specie di sporgenza al sommo del cranio che gli artisti del Gandhāra rendono ...
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Scrittore greco (n. a Samosata nella Siria Commagene verso il 125 d. C. - m. verso la fine del sec. 2°). Di origine forse semitica, apprendista scultore da ragazzo, si volse presto agli studî letterarî [...] quale fa una requisitoria contro i filosofi. Spunti di satira sociale si trovano nel Timone, specie di commedia aristofanesca in prosa. Infine i Dialoghi (ma anche qualcuna delle altre opere è in forma di dialogo, come, per es., il Parassita) a cui L ...
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Famiglia nobile che trae origine dal medesimo ceppo degli Estensi, dei Malaspina, dei marchesi di Massa. Il nome venne alla famiglia da Oberto I (m. 1148), detto Pelavicino (v.), i cui possessi andavano [...] primogenito di questo, Guglielmo, diede invece origine ai P. di Lombardia, signori signore di Busseto (1579) e soldato al servizio dell'Impero e di Venezia; e Ferrante Pallavicino ( di compiere opera conciliatrice, specie con Giambattista (m. 1609 ...
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Incisore e architetto (Mogliano, Mestre, 1720 - Roma 1778). Si formò a Venezia con lo zio M. Lucchesi, ingegnere idraulico, e poi con l'architetto palladiano G. A. Scalfarotto; seguì inoltre l'insegnamento [...] con libertà inventiva i procedimenti dell'acquaforte, realizzando, specie nella maturità, composizioni drammatiche impianto di origine veneziana; seguono le Antichità romane (1756), la nuova edizione delle Carceri (1760), Della magnificenza ed ...
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Economista e sociologo statunitense (Walders, Wisconsin, 1857 - Menlo Park, California, 1929), di origine norvegese. Seguace di Spencer, si propose, nelle sue molte opere, di analizzare da vari punti di [...] eco ebbe anche la sua dura e penetrante critica delle istituzioni e del sistema educativo americano a lui V., su economisti, sociologi, giuristi e pubblici amministratori, specie nell'epoca del New Deal rooseveltiano.
Opere
Opere principali: ...
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Frangipane (Frangipani) Nobile famiglia romana (nei documenti medievali Fraiapane, Fraiampane, lat. Fraiapanis, Frangipanius) che faceva risalire la sua origine all'antica gens Anicia e collegava il suo [...] 1014), divenne a poco a poco sempre più influente, specie nella politica ecclesiastica, e andò allargando i suoi possedimenti . 13º i F. sono nuovamente schierati a favore dell'imperatore Federico II contro Gregorio IX. Durante il periodo avignonese ...
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Martire e scrittore cristiano (n. Flavia Neapolis, od. Nabulus - m. Roma 165 circa). Ritenuto il maggiore apologista cristiano greco del II sec., fondò una scuola di dottrina cristiana e fu maestro itinerante [...] "disseminato" (λόγος σπερματικός, termine d'origine stoica) in tutti gli uomini, cui permette in modo da collocare questa specie di rivelazione fatta ad alcuni imperfetto e limitato: è un mero riflesso della ragione divina, il Verbo che s'è ...
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Pseudonimo dello scrittore tedesco Nikolaus Niembsch von Strehlenau (Csatád, Temesvár, 1802 - Oberdöbling, Vienna, 1850). Di indole passionale e malinconica, condusse una vita nomade sospinto da una permanente [...] per la sua terra di origine, trasferendola in un'irrequietudine che ). Al Faust si ricollega, per l'immediatezza dell'ispirazione, il poema Don Juan, composto fra e Waldlieder, fra i più belli, specie questi ultimi, per ricchezza di contenuti e ...
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〈stëvìn〉 (latinizz. Stevinius o Stevinus, in it. Stevino), Simon, detto Simone di Bruges. - Matematico fiammingo (n. Bruges 1548 - m. forse Leida o L'Aia 1620). Dette numerosi contributi in vari campi [...] metacentro. Oltre a contributi alla teoria delle maree e alla geologia gli si d'interessi, compilata sulle tavole d'origine italiana diffuse in forma di manoscritti. impossibilità del moto perpetuo di prima specie, per la prima volta utilizzata ...
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Letterato serbo (Tršić, Bosnia, 1787 - Vienna 1864). Pur essendo di origine umilissima, raggiunse sin da giovane un grado di cultura eccezionale per l'ambiente e le condizioni del tempo. A Vienna (dal [...] ) e alcuni scritti storici ed etnografici. Le sue innovazioni ortografiche e grammaticali ebbero presto successo presso i giovani, ma l'introduzione ufficiale delle stesse trovò forti ostacoli, specie fra il clero ortodosso, e avvenne solo nel 1868. ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...