CHABOD, Federico
Franco Venturi
Nacque ad Aosta il 23 febbr. 1901. Il padre Laurent, notaio, era originario della Valsavaranche; la madre, Giuseppina Baratono, era di famiglia eporediese. Lo Ch. venne [...] arte e di letteratura con professori e compagni (fra questi in specie con Fubini, Sapegno, Rho), ma prescelse la ricerca storica, sotto del 1956-57, Alle originidello Stato moderno. Ma la ricchezza delle cose e delle idee, le complesse suggestioni ...
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CARUTTI DI CANTOGNO, Domenico
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Cumiana (Torino) il 26 nov. 1821 da Giovanni e da Cristina Barolo, in una famiglia di nobiltà decaduta, e rimasto orfano di padre nei primi mesi [...] le novità apportate agli studi sull'argomento, i lavori sulle origini di casa Savoia, su Umberto Biancamano, su Arduino e , specie da parte francese, senza che alla questione si trovasse risposta soddisfacente per la tenuità della documentazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bernardo Davanzati
Cosimo Perrotta
Per riconoscimento unanime degli storici è il grande iniziatore del pensiero moderno sulla moneta. Esprime con efficacia sia l’idea della moneta-merce (posizione metallista) [...] la sua grande originalità fornendo una specie di protoversione della teoria della mano invisibile, dove però l’interesse 57-69).
Metallismo
Per quanto riguarda la natura e le originidella moneta, nel Medioevo era prevalente – pur se non esclusiva ...
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GELLÉE, Claude, detto Claude Lorrain (Lorenese)
Monica Grasso
, Claude Nacque a Chamagne nel Ducato di Lorena, da Jean e Anne Padose, terzogenito di sette figli di cui sei maschi e una femmina. L'anno [...] di una tipologia non frequente nell'opera del G., specie a questa data quando comincia a raffinare notevolmente i suoi nobile origine e la raggiunta posizione sociale alla corte di Roma (Roethlisberger, 1986; Mac Lean). Un altro capolavoro dell'ultimo ...
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CAPECELATRO, Giuseppe
Pietro Stella
Nacque a Napoli il 23 sett. 1744 da Tommaso dei duchi di Morrone e da Maddalena Perrelli dei duchi di Montestarace. Fece i suoi primi studi nel collegio di famiglia [...] la denunzia che "la sregolatezza degli ecclesiastici è l'originedella corruttela dei popoli" (p. 221) e la culto ai santi, praticare la comunione eucaristica con le specie consacrate infra missam, leggere come antitodo contro le superstizioni ...
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MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] a protezione, i Manin, e in specie il nome del padrino di battesimo, l'ultimo doge della Serenissima, Ludovico. La nonna del M di estrazione borghese, figlia di un avvocato, di origine friulana. Dal matrimonio nacquero due figli, nella cui educazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Renzo De Felice
Renato Moro
Renzo De Felice è stato uno dei protagonisti della storiografia italiana del dopoguerra, il principale storico del fascismo italiano, e di Benito Mussolini in particolare [...] fatto che il fascismo non aveva avuto origine nella paura borghese della rivoluzione proletaria, ma era nato come movimento il regime mussoliniano avesse ottenuto un innegabile consenso dagli italiani, specie tra il 1929 e il 1936; g) la distinzione ...
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GIUDICI, Giovanni
Giulio Ferroni
Nacque a Le Grazie, nel comune di Portovenere, sul golfo di La Spezia, il 26 giugno 1924 da Gino (1892-1965), allora impiegato avventizio che si trovava a passare da [...] a caricarsi sempre più di un senso di scontentezza (specie per la difficoltà dei rapporti con l’Ambasciata americana): lasciò , animata da un intenso 'senso della fine', e nel contempo rivolta verso un’origine personale, ma in viva solidarietà con ...
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ALGARDI, Alessandro
Antonia Nava Cellini
Nacque da famiglia "non ignobile frà l'altre di Bologna" (Bellori) in questa città il 27 nove 1595; il padre Giuseppe era mercante di seta. Avviato allo studio [...] . Un naturalismo sentito, ma controllato dal freno della cultura e dello stile, sia nella generate stesura sia nella sensibile penetrazione dei particolari, una chiara luminosità di origine emiliana e veneta sono le qualità caratterizzatrici anche ...
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CORVETTO, Luigi Emanuele
Giovanni Assereto
Nacque a Genova l'11 luglio 1756 (l'atto di nascita lo registra come "Crovetto", poiché tale era il nome, solo in seguito "italianizzato", della sua antica [...] seguito gli vennero attribuite responsabilità sempre più gravose, specie a partire dal 19 febbr. 1800, allorché fu e addirittura diede origine ad un mito storiografico: quello relativo all'assoluta "neutralità" degli interventi della Caisse, contro la ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...