TERRA MATER
N. F. Parise
Divinità romana che si rivela chiaramente come il risultato dello sviluppo secondario, compiutosi in epoca storica e sotto l'influsso delle idee religiose greche, dell'antica [...] della Repubblica, ed è diffusa nelle province, specialmente in Numidia, nella Gallia Narbonense e nelle regioni danubiane. Testimonianze del suo culto fuori d'Italia provengono dalle province danubiane e africane, specieorigine la vita delle piante ...
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CIOCI (Ciocchi), Antonio
Stella Rudolph
Non se ne conoscono la data di nascita, né il grado di parentela con la famiglia dei Ciocchi. La prima data relativa alla sua attività artistica può essere considerata [...] e sovrapporte, denotano una conoscenza della coeva pittura romana, specie quella del Vernet, di derivazione 244, 269 (pp. 244, 270 per Leopoldo); Id., Notizie stor. sull'origine e progressi dei lavori di commesso in pietre dure, Firenze 1853, pp. 302, ...
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CANOSA DI PUGLIA (Κανύσιον, Canusium)
O. Elia
Città àpula sita all'estremo limite della Daunia, al confine con la Peucezia, sulla riva destra dell'Ofanto, a circa 20 km dalla foce. Le corrisponde oggi, [...] inferiore.
La città riannodava le sue origini al mito dell'eroe Diomede che vi avrebbe condotto a dell'Apulia per la produzione e la lavorazione della lana, anche quasi sicuramente un centro di commercio di questo prodotto, una specie di borsa della ...
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SULIS AQUAE
J. M. C. Toynbee
La città romana ora occupata dall'abitato medievale e moderno di Bath, nel Somerset, deve essere il luogo della Britannia indicato nel periodo romano come ῝Υδατα Θερμά da [...] di una specie di reputazione "internazionale".
S. A. era essenzialmente un luogo per la cura delle acque. Nessuna parte della pianta stradale vicino le linee monumentali romane, secondo cui in origine furono costruite. La parte centrale e dominante è ...
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GHIBERTI, Lorenzo
P. Réfice
Orafo, scultore, trattatista, architetto e pittore fiorentino (1378-1455), autore, negli ultimi anni della sua vita, dei Commentari, che costituiscono, per quanto riguarda [...] relazione con le committenze della Corona francese, autorizzando l'ipotesi di un'origine fiamminga dell'artista; l'importanza dell'arte pittorica e, specie nel terzo Commentario, a respingere la tentazione classicistica di una cristallizzazione della ...
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MADAUROS
P. Romanelli
Città dell'Africa, al confine fra la Numidia e la Getulia, come ci dice Apuleio, che in essa ebbe i natali; uno degli imperatori flavî vi dedusse una colonia di veterani; S. Agostino [...] di maggior modulo ed è più largo degli altri: in origine forse, prima che il Foro avesse la sua sistemazione, questo divisa in due parti, la seconda delle quali (verso il fondo) aveva lungo le tre pareti una specie di banco in muratura sul quale ...
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ARDAGH, Calice e Tesoro di
J. Raftery
Gruppo di oggetti preziosi scoperti nel 1868 da un contadino, a un metro ca. di profondità, nel terreno di un'antica fortezza chiamata Reerasta, presso il villaggio [...] messa per distribuire la comunione ai laici sotto la specie del vino. Il calice è costituito da numerosissimi ma non si può stabilire quanto fosse alto in origine.La più grande delle tre fibule in argento dorato è ampiamente ornata con motivi ...
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ELIODORO di Emesa (῾Ηλιόδωρος ᾿Εμισηνός)
A. Pertusi
Scrittore greco. Al termine del suo romanzo, Le Etiopiche o Storia etiopica, l'autore si dichiara "fenicio di Emesa, della stirpe di Helios, Eliodoro, [...] tra il 220 e il 250 d. C.
Dell'influenza esercitata sull'arte del suo tempo da E., costituito dei soggetti per l'arte ellenistica, specie là dove l'autore riesce a suscitare un per paura del marito dando origine alla vicenda) perché, al momento ...
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ARICCIA (Aricia)
L. Rocchetti
Località lungo la via Appia, sui Colli Albani, antichissima sede italica. Strabone (v, 239) la colloca a 16o stadî da Roma e la Tabula Peutingeriana la pone al xiii miglio; [...] è stato confermato da un cippo miliario dell'epoca di Massenzio.
La tradizione sull'origine di A. ha carattere leggendario. Il di Augusto. I sepolcri conservati ad A. sono di due specie: scavati nella roccia o costruiti in muratura. Una bella ...
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BA‛AL ("signore, padrone")
G. Garbini
Nome con cui i Fenici designavano una divinità maschile venerata in Siria col nome di Hadad (v.). B. era il dio della tempesta e dell'uragano, dei monti e della [...] mesopotamiche. Tutti questi elementi dimostrano l'origine composita della civiltà, e quindi dell'arte, fenicia, elementi che tuttavia di foglie d'oro, il copricapo era fatto d'una specie di steatite verdastra e le corna erano d'elettro; copricapo e ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...