ARICCIA (Aricia)
L. Rocchetti
Località lungo la via Appia, sui Colli Albani, antichissima sede italica. Strabone (v, 239) la colloca a 16o stadî da Roma e la Tabula Peutingeriana la pone al xiii miglio; [...] è stato confermato da un cippo miliario dell'epoca di Massenzio.
La tradizione sull'origine di A. ha carattere leggendario. Il di Augusto. I sepolcri conservati ad A. sono di due specie: scavati nella roccia o costruiti in muratura. Una bella ...
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BA‛AL ("signore, padrone")
G. Garbini
Nome con cui i Fenici designavano una divinità maschile venerata in Siria col nome di Hadad (v.). B. era il dio della tempesta e dell'uragano, dei monti e della [...] mesopotamiche. Tutti questi elementi dimostrano l'origine composita della civiltà, e quindi dell'arte, fenicia, elementi che tuttavia di foglie d'oro, il copricapo era fatto d'una specie di steatite verdastra e le corna erano d'elettro; copricapo e ...
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IONICO, Stile
L. Vlad Borrelli
Si intende per stile i. lo stile peculiare degli Ionî, di quelle stirpi greche, cioè, che abitarono l'Attica, l'Eubea, la penisola calcidica, le coste mediterranee della [...] la predilezione fin dall'epoca arcaica dell'ordine architettonico detto i., la cui origine è stata rintracciata in antiche delle scuole ioniche ritenendola determinante per lo svolgimento della scultura arcaica anche in Attica e postulando una specie ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I Vichinghi: Oseberg
Vibeke Vandrup Martens
Oseberg
Sito della Norvegia, qualche chilometro a nord di Tønsberg, nel fiordo di Oslo, dove è stata rinvenuta la più ricca [...] delle quattro grandi navi di epoca vichinga in esso trovate.
Il tumulo, scavato nel 1904, misurava 40,5 m di diametro e 2,5 m di altezza, ma in origine 50 mele selvatiche di due differenti specie. Una delle cassette conteneva lampade di ferro, cesoie ...
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LETTISTERNIO (lectisternium)
S. de Marinis
Il termine l. (da lectum sternere) sta ad indicare, limitatamente all'uso sacrale, una particolare cerimonia propiziatoria, praticata nell'antica Roma, che [...] l'origine locale del l., considerandolo l'evoluzione di cerimonie simili, come l'epulum Iovis (banchetto in onore della Selene, Helios rappresentati a mezzo busto, seduti su una specie di letto. Resta perciò dubbia anche l'iconografia esatta del ...
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TETIMIMO
G. Traversari
Spettacolo di mirni o coreografie in acqua. Il vocabolo è stato recentemente ricavato da alcuni versi di Marziale, il quale, parlando appunto di queste singolari rappresentazioni, [...] .; 86 ss.) e quelle, presumibilmente, di Ila (Dracont., Romul., ii, specie vv. 77 ss.) e di Ampelo (Nonn., Dionys., soprattutto x, 148 è ormai introdotto, in luogo dell'inesatto naumachia, il termine più proprio di kolymbèthra.
L'origine del t. è da ...
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PADÙLA
V. Panebianco
Piccolo centro, capoluogo di comune, in provincia di Salerno, noto per la vasta e monumentale Certosa di S. Lorenzo, che sorge nella zona sottostante l'abitato moderno. Benché nulla [...] di ceramica protogeometrica àpulo-italiota e oggetti diversi (specie in ambra, bronzo e ferro), prevale il vasellame dell'VIII sec. a. C., di nuove genti portatrici del costume funerario della cremazione, con tombe individuali a tumulo d'origine ...
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CAVALIERE TRACIO
E. Will
Antica divinità tracia. Senza dubbio il primitivo concetto del C. intento ad allontanare dai campi e dal gregge gli animali malefici si andò trasformando in quello di protettore [...] specie di genio personale; si spiegherebbero in questo modo le sue funzioni funerarie. I Greci non sapendo come assimilarlo ad una delle sono le origini del culto e dell'iconografia. Monete di alcune città trace, documenti dell'Egitto tolemaico, ...
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Vedi DEINOMENES dell'anno: 1960 - 1994
DEINOMENES (Δεινομένης, Dinomenes)
L. Guerrini
D. è il nome di due distinti scultori greci, l'uno attivo alla fine V-inizio IV sec.; l'altro del II-I sec. a. C. [...] ", per l'apertura del braccio destro; Paionios per i moduli stilistici speciedella testa; Kallimachos per la posa bilanciata.
Deinomenes 2°. - Scultore greco, di origine ignota (forse ateniese), del periodo ellenistico (II o più probabilmente I ...
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DAKTYLOI IDAIOI (Δάκτυλοι ᾿Ιδαῖοι)
L. Guerrini
Figure mitiche, geni delle miniere, considerati come industri artefici del bronzo e del ferro. Già gli autori antichi spiegavano in vari modi il loro nome; [...] i D. I. si confusero coi Cureti (specie in Messenia, Arcadia, Elide), Coribanti, Cabiri (data in Enc. Ital., X, 1931, p. 157, s. v. Cureti; G. Cozzo, Le originidella metallurgia, Roma 1945, p. 170 ss.; G. Becatti, in Röm. Mitt., LX-LXI, 1953-4 ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...