In linguistica, si dice di ogni elemento formale di un atto linguistico che svolga funzione distintiva o individuante nei riguardi dell’elemento immediatamente superiore di cui entra a far parte secondo [...] possibili nella stessa lingua (e soprattutto delle realizzazioni più somiglianti) dia origine almeno a una parola diversa. Così nella classe delle articolazioni nasali italiane la prima articolazione dellaparola nano è r. (in particolare è ...
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Popolazione delle vallate settentrionali degli Urali e delle foreste dell’Ob´, sulla sponda sinistra di questo fiume a valle di Tobol´sk, noti anche come Mansi. Insieme ai vicini e affini Ostiachi, costituiscono [...] , con l’ostiaco e l’ungherese, al ramo ugrico della famiglia linguistica ugrofinnica. Si articola in numerose parlate, raccolte due diversi tipi di coniugazione, uno soggettivo e uno oggettivo; nel lessico numerose le parole di origine turco-tatara. ...
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scriptio In paleografia e in epigrafia, s. continua, scrittura in cui le singole parole non sono separate mediante spazi o elementi di separazione.
Nella grafia ebraica e, per estensione, in altre grafie [...] di origine aramaica a base consonantica, s. plena, scrittura nella quale le vocali lunghe (e, eccezionalmente, le vocali ō o ū, l’alef ǡ ē ī ō ecc.; al contrario, s. defectiva è quella scrittura che prevede solo la resa delle consonanti. ...
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Filologo (1º sec. a. C.), di origine etrusca. Varrone lo nomina a proposito di etimologie di parole (Titienses, Ramnenses, Luceres) che V. considerava etrusche, e ci informa che questi scrisse delle tragedie [...] nella sua madrelingua ...
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semidotto In linguistica, si dice di parole di origine dotta che successivamente, penetrate nella lingua d’uso, hanno in parte subito quelle trasformazioni che sarebbero proprie delle voci di tradizione [...] popolare ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] numerosi. Nella regione montuosa ve ne sono, come altrove nelle Alpi, di origine glaciale, di frana (il più noto è quello di Alleghe, 52 ha.), Lamberti, Donatello, Agostino di Duccio) portatori dellaparola nuova più sonora e schietta. Sulle loro ...
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INTERLINGUISTICA
Marco Mancini
Con il termine i. si fa riferimento a quel particolare settore delle discipline linguistiche che ha come oggetto i fenomeni del contatto e delle conseguenti interferenze [...] [1975, p. 43]). Le parole di Ascoli si riferivano ai compiti della romanistica: vi è adombrata la Aspetti del processo di sostituzione di lingua, in Le isole linguistiche di origine germanica nell'Italia settentrionale, a cura di G.B. Pellegrini, S. ...
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PROSSEMICA
Amedeo De Dominicis
Il termine ''prossemica'' (dall'ingl. proxemics, neol. da prox- del lat. proximus, ed −emics come in phonemics), coniato da E. T. Hall (1963), designa una branca della [...] origine filogenetica di espressioni corporee usate per manifestare emozioni o la base culturale di talune tecniche corporee. A differenza della organizzati in costruzioni complesse comparabili strutturalmente a parole, proposizioni, frasi. Per es., il ...
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MICENEO
Anna Morpurgo Davies
. Linguistica. - S'indica convenzionalmente con il nome di m. la lingua degli antichi testi greci scritti nel 2° millennio a. C. in un sillabario chiamato, anch'esso convenzionalmente, [...] siano di origine epicorica) e soprattutto con la Lineare A, benché non sia sicuro se sia un adattamento della Lineare A o una consonante che chiude la sillaba non viene scritta; in fine di parola, per es., -to può indicare [-ton], [-tos], [-tor], ...
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INDOEUROPEO, (XIX, p. 131)
Anna Morpurgo Davies
Linguistica. - Le basi della l. i. sono state gettate nel 19° secolo e consolidate all'inizio del 20° secolo. Ci si riferisce in questo modo sia ai veri [...] parole isolate dal 19° sec.), mostra una struttura che, benché chiaramente i., si differenzia fondamentalmente da quella delle spesso negli studiosi moderni un desiderio di spiegare le originidelle varie flessioni in un modo che, mutatis mutandis, ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...