Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] e senso, tanto in riferimento all’origine del linguaggio quanto all’uso della lingua; rapporti sia di tipo iconico le capacità mimetiche ed evocative dei suoni e le qualità espressive dellaparola. Già in ➔ Dante troviamo onomatopee (ad es., tin tin ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] zone di contatto fra i due tipi di parole complesse. Ad es., non è sempre applicabile il criterio della coesione interna, normalmente usato per distinguere le costruzioni morfologiche da quelle di origine sintattica: si confrontino le coppie di frasi ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] contenente una scelta delleparole e delle espressioni «più delle lingue e quello della civiltà delle nazioni che le parlano era stato rilevato nella De linguarum studii origine, progressu, vicibus, pretio; la teoria illuministica dell’origine ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] secoli dando origine ad un’area linguisticamente abbastanza uniforme nelle pianure a sud-ovest e nord-est della città. 1997), La lingua piemontese. Fonologia, morfologia, sintassi, formazione delleparole, Montréal, Lòsna & Tron (rist. Torino, ...
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Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] comportamento del condizionale presente. Coerentemente con la sua origine etimologica, in cui si riconosce una forma di deissi, formazione delleparole, 1995).
Salvi, Giampaolo & Renzi, Lorenzo (a cura di) (2010), Grammatica dell’italiano antico ...
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La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] questione dell’originedelle comunità grecofone d’Italia si pose tuttavia nella prima metà dell’ con altra consonante, oppure si è evoluta dando /t/ o /s/ a seconda delleparole e del dialetto; per es., ha dato spesso /t/ a Bova e Martignano e ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] medievale o greco-moderna (Tesi 1994: 275-301). Tale criterio è responsabile dell’aspetto ‘antilatino’ di numerose parole di origine greca dei lessici specialistici contemporanei (paideia, paideutico, elaiotecnica; deissi, deittico, eidetico ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] forestierismi di altra origine è quasi irrilevante.
Dardi, Andrea (1992), Dalla provincia all’Europa. L’influsso del francese sull’italiano tra il 1650 e il 1715, Firenze, Le Lettere.
De Mauro, Tullio (2005), La fabbrica delleparole. Il lessico e ...
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Nel mondo contemporaneo è arduo individuare un settore definibile come tecnica, anche perché il termine è entrato in concorrenza con la più moderna tecnologia, che ha soppiantato tecnica confinandola «quasi [...] della tecnica può essere considerata uno dei cosiddetti ➔ linguaggi settoriali, che hanno origine e impiego, spesso a fini professionali, in un gruppo ben circoscrivibile di parlanti e scriventi e che si caratterizzano per l’uso di parole, appunto ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] , § 1087), già in latino il suffisso -amen, che in origine era possibile solo con basi verbali in -are, si staccò dal verbo , 3 voll., vol. 3º (Sintassi e formazione delleparole) (1a ed. Historische Grammatik der Italienischen Sprache und ihrer ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...