In linguistica, mezzo morfologico molto usato, che può consistere nella ripetizione dellaparola (it. piano piano), o in quella della radice più o meno mutilata (lat. mur-mur-are) o della prima consonante [...] origine, essendo brevi tutte le vocali finali italiane, toniche o atone, e non ammettendo l’italiano normale una sequenza di vocale tonica breve + consonante di grado tenue, nella fonetica della frase come in quella dellaparola isolata.
Quali parole ...
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Ventesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Ha la stessa origine remota di v, w, y, da un’unica lettera dell’alfabeto fenicio; e con v ha una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] tonico, quando è seguita da consonante, quando è finale di parola; b) quando è preceduta da consonante non velare ed è seguita sviluppi in quasi tutte le lingue romanze. L’origine storica della u semiconsonante italiana è duplice: a) dopo consonanti ...
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Nona lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma primitiva della lettera i nell’alfabeto fenicio era ✂ e il suo valore fonetico era quello di un i semiconsonante. La forma si venne via via semplificando: [...] tardo, dell’età imperiale.
Nell’uso ortografico odierno la i. sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion consonante: per es., in istrada. Il fenomeno ha la sua origine nel latino volgare, e in altre lingue romanze ha avuto sviluppi ...
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Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio la t. aveva, approssimativamente, la forma di una croce di s. Andrea; ma già nell’alfabeto greco questa si raddrizzò e il [...] passato a *platia), che in origine era vera vocale, sillabica. La pronuncia sorda (e doppia), ma in parecchie parole è una g dolce: per es., prezzo nella Romania occidentale verso gli ultimi secoli dell’unità romana si determinò la riduzione a ...
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Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto greco primitivo la z aveva una forma simile a un I con i due tratti orizzontali piuttosto lunghi, ma prese per tempo la [...] forma attuale; la pronuncia fu in origine ʃd, ma sul principio dell’epoca ellenistica doveva essere già passata per alcuni trovare i due fonemi. Tra le coppie di parole che si distinguono per il suono della z, la sola veramente importante è quella di ...
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Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Il segno degli alfabeti semitici, da cui l’o deriva attraverso il greco e il latino, indica un’esplosiva laringale sonora o una spirante velare [...] ; òro, lat. aurum); c) l’o tonico delle voci dotte, qualunque ne sia l’origine, e fatta solo eccezione per casi d’analogia, è della prima paroladella espressione ohne Hauch («senza alone») relativa all’aspetto delle colonie della forma atrica della ...
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Quinta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Trae origine dalla lettera E dell’alfabeto greco, che a sua volta risale a un prototipo fenicio usato dai Fenici propriamente con il valore di h.
In fonetica, [...] non ne tiene conto, tanto che si scrivono allo stesso modo parole come, per es., affètto «ostento» e affétto o «taglio ; lièto, lat. laetus); c) la e tonica delle voci dotte, qualunque ne sia l’origine, e fatta solo eccezione per casi d’analogia, è ...
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(o neerlandese) Lingua sovraregionale, denominata ufficialmente Algemeen Beschaafd Nederlands («nederlandese colto comune») o, in forma abbreviata, ABN. È lingua ufficiale dei Paesi Bassi (in n. Nederland), [...] composta da rappresentanti dei Paesi Bassi e del Belgio ha formulato delle proposte per eliminare le incongruenze ortografiche nelle parole di origine straniera; di conseguenza esistono ora una voorkeurspelling («ortografia preferenziale») e una ...
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Popolazioni di lingua uralica, che occupano le regioni conosciute genericamente con il termine di Lapponia. Il nome L. è di origine esterna e non è adoperato da tali gruppi che si definiscono Sami.
L’immagine [...] momento si usava distinguere tra L. della costa, L. della foresta e L. montani, o nomadi della renna; se i primi erano dediti distinguono attualmente nove principali), che hanno accolto moltissime parole baltofinniche e inoltre, per il tramite del ...
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hindī Vasta famiglia di dialetti neoindiani, che occupa più o meno il centro della pianura indogangetica. Si divide in un gruppo orientale e uno occidentale. Del gruppo orientale fanno parte i dialetti [...] nell’indostano usato dai musulmani (urdū) si presentano anche numerose parole arabe (specie nella lingua del diritto), in quello usato ( , con diminuzione dell’elemento persiano e arabo, per reazione puristica di origine religiosa, culturale e ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...