Botanica
Proiezione grafica schematica orizzontale dei tratti d’inserzione di fillomi (foglie, brattee, parti del fiore) su un asse (fusto, asse fiorale) immaginato di forma conica. Nel d. il centro corrisponde [...] ottengono due rette passanti per l’origine. La maggior parte delle miscele liquide presenta deviazioni positive . Viceversa, quando il d. è una curva nel senso intuitivo dellaparola, si parla senz’altro, con linguaggio piuttosto improprio ma di uso ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce [...] gemme, di stomi e di cuticola.
Origine
La r. è la prima parte dell’embrione che esce dal seme germinante dirigendosi meno propriamente, ma non nelle lingue monosillabiche, in cui ogni parola è isolata e autonoma dalle altre.
Matematica
R. n-esima ...
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Antropologia
Insieme di rassomiglianze e parallelismi esistenti fra elementi culturali elaborati da popolazioni differenti e lontane. Secondo la teoria della c. sostenuta nella seconda metà del 19° sec. [...] se la successione sn (x0) = ∑nr=1 ur (x0) delle sue somme parziali, calcolate nel punto x0, converge a S (x0 di c.) avente il centro nell’origine del piano complesso. In ogni se Pr{Xn→X} = 1; in altre parole se, fissato ε>0 arbitrario, vale la ...
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Botanica
Pianta perenne legnosa, con fusto diritto, colonnare, che solo a qualche metro d’altezza porta rami o un ciuffo di grandi foglie. Il fusto dell’a. è chiamato tronco; mentre la chioma è l’insieme [...] dei sintagmi. Le linee verticali collegano i simboli con le corrispondenti paroledella lingua considerata.
Matematica
L’a. è una configurazione che partendo da un punto detto origine, cui si assegna il rango 1, connette punti (espressioni logiche ...
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Medicina
Complesso di strutture che mantiene in reciproca contiguità due o più superfici ossee.
Classificazione
Gli elementi scheletrici che costituiscono le a. possono essere mobili, semimobili o fissi; [...] anormali, libere, nella cavità di un’a.; prendono origine da frammenti ossei, cartilaginei, di tessuto fibroso ecc. numero totale di parole o sillabe pronunciate.
Linguistica
In fonetica, disposizione delle parti mobili dell’apparato di fonazione ...
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Undicesima lettera dell’alfabeto latino.
linguistica Il nome italiano elle e quello latino el sono costituiti dal suono stesso della lettera con una vocale d’appoggio; il nome greco λάμβδα deriva invece [...] . gleba ‹ġlèba›; grafie come figlo per figlio sono scomparse ai primordi della stampa, grafie come gl’altri per gli altri tra il 18° sec origine (per es. Viglio, dall’oland. Wigle). La distinzione tra i suoni l’ e ġl è nettissima, non esistendo parole ...
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Editoria
Insieme delle fasi lavorative che servono, partendo dall’originale fino all’impostazione o montaggio delle pagine di una segnatura, per la preparazione delle forme, lastre o cilindri da stampa. [...]
Unione di due (raramente più) parole o temi a formare una nuova parola. Si distingue la composizione c. chiusa On della poligonale che così si determina, orientato dall’origine di essa verso il suo estremo libero, è il risultante dell’assegnato ...
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Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Fino almeno al 16° sec. ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura, e fino al 19° sec. ha conservato [...] minuscola, fino a diventare nel tardo Medioevo la forma costante della lettera V come minuscola interna o finale di parola. E nella pronuncia all’u vocale si accompagnò fin dall’origine una u semiconsonante, che si conservò inalterata dopo velare ...
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Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto).
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio portava il nome di kap e con la forma
rappresentava [...] come semplice arcaismo in alcune iscrizioni e nella scrittura di determinate parole (per es., Karthago = Carthago, e K. abbreviazione di Kalendae = Calendae). Nella scrittura delle lingue neolatine il k fu talvolta sostituito al c, nel Medioevo ...
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Linguistica
Nella prosa latina medievale, l’andamento ritmico del periodo; e in particolare la singola clausola o cadenza che chiude armoniosamente il periodo o la frase, risultando dall’unione di due [...] parole, ognuna con proprio accento. L’origine del c. risale a circa il 3° sec. d.C. e dura fino al 14°; alla fine dell’11° fu codificato, in Italia, nelle artes dictandi. Tipi fondamentali sono: il c. planus (vìncla perfrègit), corrispondente alla ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...