Linguistica
Complesso di segni ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata.
L’antichità ha conosciuto vari sistemi di scrittura, ciascuno dei quali è giunto dalla [...] a. ebraico (scrittura quadrata) dei codici dell’Antico Testamento è di origine aramaica. Dall’antico a. aramaico è per la trascrizione delleparole greche e poste alla fine della serie alfabetica, portando così il numero delle lettere a 23, ...
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Antica popolazione d'Italia, insediata soprattutto nelle odierne regioni di Toscana, Lazio e Umbria settentrionali (fig. 1), ma con alcune propaggini anche in Campania, Emilia-Romagna e Lombardia.
Sull’origine [...] sin dal 7° sec., è fondata su un alfabeto d’origine greca. Alcune lettere dell’alfabeto greco (per es., β e δ) mancano in 19° sec. si cercava di dedurre i valori semantici delleparole etrusche da altre lingue che si supponevano affini; più tardi ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] delleparole, ossia della classe o parte del discorso cui una parola appartiene, ed eventualmente delle forme da esse assunte per effetto della già per dimostrare il risultato stesso. Le originidell’a. infinitesimale moderna si possono far risalire ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] chiama ascissa temporale dell’evento o istante (o t.) attuale o t. (dell’evento) e si indica con t. L’originedelle ascisse corrisponde a nel t. sacro rivive, infatti, mediante i gesti e le parole che lo rievocano, il t. del mito, un t. ugualmente ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] È verosimile che gli E. abbiano in origine condiviso gran parte della religione cananea. Il monoteismo sorse gradualmente, tra , ossia l’accoppiamento e la corrispondenza dei concetti, delleparole e degli accenti nei due emistichi, senza però regole ...
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Biologia
E. biologica
Il processo di cambiamento adattivo per il quale tutte le specie viventi – e solo queste – mutano di generazione in generazione per adattarsi all’ambiente in continua trasformazione.
Teorie [...] , e dominarono il campo della biologia dopo l’uscita, nel 1859, dell’Originedelle specie di quest’ultimo. Una comprende qualsiasi alterazione fonetica che in una parola, o in una serie analoga di parole, appare come progressiva, in opposizione ai ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] della penisola. Per di più, anche l'apporto lessicale non è certo tale da cambiare l'aspetto generale del lessico italiano, anche perché di solito le parole dialettali sono di ambito e di uso assai ristretto, diversamente dalle parole di origine ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] posizioni erano però anche all'origine di una meno felice reazione antiteorica in direzione di un empirismo che condusse alla fine all'atomismo (ogni parola vanta la propria storia individuale) e a una certa emarginazione della d. rispetto alla sua ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] , frequentemente di origine vascolare, legata a un trauma da parto. Vanno infine ricordate, fra i disordini dell’articolazione del l., le dislalie, organiche e funzionali, queste ultime frequenti nei bambini durante lo sviluppo dellaparola. Fra le ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] mediazione della codificazione parlata (per es., chi scrive in italiano, non ripete ad alta voce le parole che processo vengono considerate definitive e il sopravvento dell’idea di una loro origine divina le rende inalterabili; infatti, una volta ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...