I deonomastici (o deonimici; La Stella 1982; Schweickard 2002-) sono lessemi formati a partire da nomi propri. Possono essere di vari tipi secondo la base di derivazione (anche detta eponimo): si chiamano [...] . Studio di morfologia naturale, Padova, Unipress.
Grossman, Maria & Rainer, Franz (a cura di) (2004), La formazione delleparole in italiano, Tübingen, Niemeyer.
La Stella T., Enzo (1982), Deonomastica: lo studio dei vocaboli derivati da nomi ...
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La retroformazione consiste nella formazione di una parola nuova a partire da una parola già esistente tramite la cancellazione di elementi interpretati (erroneamente) come ➔ affissi: telemisurare da telemisurazione, [...] ) e che però costituisce una vera novità nella formazione delleparoledell’italiano del XX secolo (cfr. Iacobini & Thornton di tale tendenza).
La maggior quantità di verbi di origine latina in italiano rispetto alle altre lingue romanze ha ...
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La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] parte, il significato valutativo: tra gli altri, hanno dato origine a nomi di strumento i procedimenti in -accio/-accia (catenaccio . Se guardiamo infatti alle date di prima attestazione delleparole (come permette di fare, per es., il Sabatini ...
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dizionario
Franco De Renzo
Strumento indispensabile per conoscere una lingua o una disciplina
Un dizionario è un'opera che raccoglie e descrive, solitamente in ordine alfabetico, le parole e locuzioni [...] .
Accanto ai sinonimi e ai contrari, può essere presente una sezione dedicata all'etimologia, che informa cioè sull'originedellaparola. In alcuni casi si può trovare anche la divisione in sillabe e, talvolta, la trascrizione fonetica, cioè l ...
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I suffissi sono ➔ affissi (tecnicamente, morfi legati), cioè elementi non liberi con funzione flessiva oppure derivazionale che nel formare una parola si aggiungono alla parte finale di una radice o di [...] per considerazioni quantitative sulla formazione delleparoledell’italiano nel corso del XX bile(m): piegabile; -iano < lat. -ianu(m): kantiano).
Alcuni suffissi di origine latina risalgono a loro volta al greco (per es., -ico < lat. -icum ...
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I prefissi sono ➔ affissi (tecnicamente morfi legati), cioè elementi che non possono occorrere da soli, che si aggiungono alla parte iniziale di una parola (tecnicamente, un lessema). Tale processo di [...] Anche molti prefissi negativi e alterativi hanno origine da impieghi spaziali. L’impiego dei Bulzoni, pp. 369-399.
Iacobini, Claudio (2004), Prefissazione, in La formazione delleparole in italiano, a cura di M. Grossmann & F. Rainer, Tübingen, ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] si hanno, quindi, a seconda delleparole, l’accento acuto (per es., perché, finché e congiunzioni simili, sé, né) o l’accento grave, come nel caso dei noti esotismi di antica acquisizione caffè e tè.
L’originedell’accento grave va fatta risalire all ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] nel dibattito pre-unitario (Ugo Foscolo, Dell’origine e dell’ufficio della letteratura; Vincenzo Gioberti, Del primato morale lingua con antichi e nuovi argomenti, storia ed etimologia delleparole e aneddoti per svagare il lettore, Milano, Hoepli. ...
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I peggiorativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) ottenuti per ➔ derivazione, il cui significato implica una valutazione negativa da parte del parlante, che in questo modo prende le distanze rispetto [...] quest’ultimo di origine tardo-latina, che mantengono il senso diminutivo di origine aggiungendolo al significato ; Rainer, Franz (a cura di) (2004), La formazione delleparole in italiano, Tübingen, Niemeyer.
Iacobini, Claudio (2004), Prefissazione, ...
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Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] fonetiche della lingua. Essi servono per fornire istruzioni al lettore a livello sintattico e testuale, e la loro origine che segnalano la divisione delleparole, il capoverso, le spaziature tra righi e le sezioni bianche della pagina, queste ultime ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...