Principe dei poeti giambici, può anche esser detto col Crusius, senza iperbole, il fondatore della lirica greca. Nacque nell'isola di Paro, una fra le maggiori Cicladi. La cronologia, malcerta per gli [...] nella lirica (Arione, Bacchilide) e darà, come suol dirsi, origine al teatro, gli iobacchi (per Dioniso e Demetra), sono melodrammatico in cui forse si salvava l'intelligibilità delleparole, essenziale alla satira), il κλεψίαμβος (che, ...
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Nell'unirsi dei suoni in sillabe, delle sillabe in parole e delleparole in proposizioni, si produce una gradazione ritmica dipendente dalla varia forza e durata della corrente espiratoria, e una gradazione [...] , e questa conservazione noi dobbiamo attribuirla all'azione preservatrice dell'accento che, come nel Bantu, doveva in origine posare sulla sillaba radicale, cioè sulla prima sillaba dellaparola. L'arabo classico qátala "egli ha ucciso" conserva ...
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È in senso lato, nell'età romana, il territorio di uno stato politicamente costituito, sia che si tratti dello stato di Roma, sia che si tratti di uno stato straniero. In tal senso Livio ci parla dell'ager [...] pressoché tutte le terre del territorio romano furono in origine ager publicus, e in tanto poterono divenire proprietà succitato delle lin. 31 e 32 delle lex agraria del 111 a. C., con l'inserirvi prima delleparole nominisve Latini, la parola sociis ...
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PALESTRINA, Giovanni Pierluigi da
Alberto Cametti
Musicista. Figlio di Sante di Pierluigi, e di Palma (Veccia?), nato in Palestrina nel 1525, data fissata da recenti biografi (Cametti, Weinmann), in [...] in chiesa, che correva pericolo di essere abolita, per gl'inconvenienti cui avevano dato origine gli abusi della scuola franco-belga: i principali erano che le parole del testo cantato non risultavano intelligibili per gli artifici e le astruserie di ...
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. L'Avestā è il complesso dei testi religiosi dello zoroastrismo (v.). Il nome è riduzione del pahlavico apastāk, il cui significato dev'essere stato quello di "ciò che è posto, ciò che è stabilito", quindi [...] un'origine identica, e che non possono, d'altra parte, essere spiegate, ammettendo, come si ammette generalmente, che il mondo espresso nell'Avestā recente sia quello della religione popolare, risorta non appena si spense l'eco dellaparola del ...
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Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] sanità mentale non sembra accettabile. Mentre la spiegazione dell'origine dei disturbi del c. secondo la psichiatria disturbi dell'equilibrio e della coordinazione dei movimenti (atassia), tremore, disturbi dell'articolazione delleparole (disartria ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] i sovrani e l'alta nobiltà gareggiano nel corteggiarlo, la sua parola ha un effetto irresistibile e il suo intervento nei processi Calas natura dell'anima e del pensiero, all'originedelle nostre conoscenze, al carattere tutto umano delle religioni, ...
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Termine derivato dal greco (ἀποκαλύπτειν "svelare cose recondite, segrete") col quale si designa una vasta letteratura giudaica, e in minor quantità cristiana, il cui contenuto è formato per la massima [...] copto; i Paralipomeni di Geremia (ossia Il Resto delleparole di Baruch) superstiti in greco etiopico armeno e di questo apocrifo soltanto i libri 4-5 e porzioni del 1 e 3 sembrano di origine giudaica (sec. II a. C.- sec. II d. C.), mentre gli altri ...
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PLAUTO (Plautus)
Giorgio Pasquali
Il maggiore dei commediografi latini. Della vita di P., se non teniamo conto, com'è doveroso, di vicende evidentemente leggendarie, sappiamo ben poco. Tutte le notizie [...] libera invenzione di P. o derivi dalla farsa romana di origine campana, l'Atellana, non è né dimostrato né credibile).
della tradizione diretta e indiretta. Questo lavoro si fonda per buona parte sulla osservazione dell'ordine delleparole, ...
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(ἐλεγεία, elegīa).
L'elegia greco-romana. - Concezione generale dell'ellenismo più tardo è che in origine l'elegia fosse una querimonia in onore dei defunti, un ϑρῆνος: di essa si vedeva, insomma, un tipo [...] variamente nei procedimenti della composizione, nella tecnica della collocazione delleparole e del verso, Encycl., VI (1907), col. 99 segg.; P. Troll, De elegiae romanae origine, Gottinga 1911; Ph. E. Legrand, in Revue des études anciennes, XIII ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...