Nome sotto il quale si comprendono alcune miscele complesse di origine vegetale, animale, minerale e anche sintetica (dette anche ceridi).
Chimica
Chimicamente le c. di origine animale e vegetale sono [...] Si distinguono a seconda della loro origine e di solito sono contraddistinte dal nome dell’animale che le secerne o secrezione di ghiandole addominali ( ghiandole ceripare) della comune ape e di altre specie di Apidi; costituisce la sostanza con cui ...
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Andrea Carobene
A lezione dalle maestre api
Le cere sono materiali sintetici o naturali caratterizzati da un basso punto di fusione. Passano cioè dallo stato solido a quello liquido anche a temperature relativamente basse. Questo permette di utilizzarle per molti impieghi, dalle candele ai cosmetici. ... ...
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céra [Lat. cera] [FTC] [EMG] Denomin. sia della c. d'api, sia di varie sostanze di origine vegetale (ceridi), usate per le loro proprietà isolanti elettriche, tipic. per impregnare carta (che acquista non solo ottime proprietà isolanti, ma anche l'impermeabilità). Le principali caratteristiche elettriche ... ...
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Cere sintetiche. - Col nome di c. oggi si indicano generalmente, oltre quelle animali e vegetali, anche tutta una serie di prodotti naturali e sintetici che hanno in comune con le c. propriamente dette numerose proprietà fisiche e di impiego quali, ad esempio, resistenza all'acqua ed al vapor d'acqua, ... ...
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È, propriamente, la sostanza che le api elaborano nel loro organismo, e che serve come materiale per la costruzione dei favi (v. ape). Più genericamente, in chimica, si comprendono sotto il nome di cere alcune sostanze di origine animale o vegetale, simili ai grassi, da cui differiscono però per alcune ... ...
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Branca dell’ecologia che si occupa degli effetti tossici di agenti chimici o fisici sugli organismi, le popolazioni e le comunità, delle vie di trasferimento di questi agenti e delle loro interazioni con [...] ha, specie nelle acque interne, limitata possibilità di dispersione con conseguenti fenomeni di bioaccumulo. I problemi anche gravi delle acque interne dipendono da queste caratteristiche, e dallo sversamento di scarichi di varia origine (industriale ...
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Pianta annua (Zea mays; v. fig.) chiamata comunemente anche granoturco, o granone, o frumentone, unica specie del genere Zea, della famiglia delle Poacee.
Cenni botanici e classificazione
Il m. ha fusto [...] classificazioni quella di E.L. Sturtevant divide la specie nei seguenti gruppi (specie agrarie): Zea m. tunicata (a granelli vestiti), .
Origine e produzione
Il m., che non si conosce allo stato spontaneo, è originario (➔ teosinte) dell’America ...
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Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri animali. Per l. si intendono per estensione anche fibre tessili di origine [...] la l. e le attività a essa connesse hanno svolto un ruolo fondamentale per il progresso dell’uomo. La l., specie in Europa, è stata per millenni l’unica difesa dell’uomo dalle intemperie; prima allo stato naturale, poi come feltro e infine filato e ...
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Botanica
Albero (Prunus dulcis; v. fig.) della famiglia Rosacee, alto fino a 10 m, con foglie oblunghe, leggermente seghettate, lungamente picciolate, fiori con petali bianchi o leggermente rosei. Il frutto [...] dell’andamento climatico. Si coltiva consociato con colture erbacee; i luoghi più adatti sono gli altopiani e le colline ben aerate; teme il gelo, specie come quella della mandorla. È attributo di alcune figure e ha origine nelle concezioni ...
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Nome di alcune specie di piante del genere Piper e del loro frutto, nonché di altre piante con frutti o altre parti piccanti o aromatiche. Le piante del genere Piper sono per lo più arbusti rampicanti, [...] di un piccolo embrione. Il genere Piper, della famiglia Piperacee, comprende circa 700 specie tropicali, di cui le più importanti sono il p. lungo si usa per condimento nei paesi d’origine, ma è meno apprezzato del nero.
Dalla distillazione dei grani ...
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Pianta (Beta vulgaris) appartenente alla famiglia Chenopodiacee con fusto alto alcuni decimetri, foglie ovate, fiori piccoli, verdi, in glomeruli di spighe lunghe e lasse, solitarie o in pannocchia; il [...] come specie, Beta maritima o perennis, che è spontanea lungo le coste del Mediterraneo. In coltura ha dato origine a per la prima volta zucchero cristallizzato dalle radici della b.; la coltura della b. da zucchero cominciò ad affermarsi un secolo ...
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saponina Nome comune a diversi glicosidi di origine vegetale, dotati della proprietà di formare con l’acqua soluzioni che, quando vengono sbattute, schiumeggiano abbondantemente.
Le s. sono dotate di un [...] e nella terapia di edemi cerebrali. Alle s. steroidee appartengono la tigonina, la gitonina della digitale, la sarsaponina, la parillina, oltre a s. di varie specie di agave; trovano impiego, soprattutto, come prodotti di partenza per la sintesi di ...
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senape Nome comune di due piante erbacee della famiglia Brassicacee: si distinguono una s. nera (Brassica nigra; v. fig.) e una s. bianca (Sinapis alba). La prima è originaria del Mediterraneo e largamente [...] , erette e ravvicinate all’asse dell’infiorescenza, contenenti numerosi semi globosi, , più grandi (diametro 2-2,5 mm). Le due specie si coltivano per sovescio, e la s. bianca, che usata per gli isotiocianati, traente origine dal loro odore penetrante. ...
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Genere di piante Monocotiledoni della famiglia Bromeliacee, con poche specie, dell’America tropicale; si coltivano per i frutti, per ornamento e per le fibre tessili delle foglie.
L’esponente più noto [...] saldati fra loro e con le brattee, fattesi carnose, delle quali sporgono solo le estremità; è dolce-acidulo, profumatissimo, in giallo, perché resista al trasporto. La coltivazione ha dato origine a varie razze, diverse l’una dall’altra per il frutto ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...