CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] poi sempre più frequenti in età romanica e gotica, specie nel tipo destinato al servizio d'altare. Tali esempi -24), a sua volta ripreso nel rilievo dell'arco di Tito: bracci simmetrici, che si originano da un grande fusto, interrotti da sferule ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] professare religioni diverse, ma concordano in una specie di religione naturale, che ammette la provvidenza divina della causa dell'oppressione", mentre la tolleranza, quella autentica, "appare di nuovo ciò che era all'origine, all'inizio dell ...
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CASSIODORO (Flavius Magnus Aurelius Cassiodorus Senator; più spesso detto Cassiodorus Senator o semplicemente Senator, che è nome proprio e non designazione di dignità)
Arnaldo Momigliano
Nacque a Scyllacium [...] 485 e il 490.
La sua famiglia era probabilmente originarladella Siria, dove si trova il nome nelle forme Κασιόδωρος Studia Gotica, Stockholm 1972, pp. 20-57. Importante, in specie per il commento ai Salmi di C., R. Schlieben, Christliche Theologie ...
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GIUSTINIANI, Benedetto
Simona Feci
Luca Bortolotti
, Nacque a Chio, isola egea soggetta alla Repubblica di Genova, il 5 luglio 1554 da Giuseppe di Benedetto, del ramo de Nigro, e Girolama Giustiniani [...] Giovanni Evangelista Pallotta, sulla quale avevano forse influito le gravi ripercussioni sul mondo finanziario romano, specie di origine fiorentina, della recente "guerra dei tre Enrichi", che nel 1588 aveva costretto i Giustiniani a intervenire in ...
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CARNESECCHI, Pietro
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze il 24 dic. 1508, da Andrea e da Ginevra Tani.
Entrambi, prima della loro unione, erano vedovi con figli: vedovo di Caterina Capponi Andrea, vedova [...] ha sempre celebrato il sacrificio di Cristo sotto la specie del pane e del vino; tale forma di ricerche sulla storia della Chiesa nel Cinquecento, Roma 1945, pp. 115-116, 119-120, 137-138; S. Caponetto, Origini e caratteri della Riforma in Sicilia, ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] di persuadere il despota a fare del Peloponneso una specie di fortezza che con le sue risorse naturali e con Adversus Plethonem de substantia fu all'origine di una discussione tra aristotelici e platonici della sua cerchia. Questa si trasformò in ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] e l'uomo-microcosmo teso al raggiungimento della massima elevazione spirituale.
ORIGINI
di Mario Bussagli
Il 'sapere' di insieme, dedicato all'a. arabo-islamica, non sarebbe completo - specie dal nostro punto di vista - se all'a. dei 'colti' ...
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SILVESTRO II
Massimo Oldoni
Buona parte delle informazioni biografiche in nostro possesso su Gerberto d'Aurillac sono riferibili all'opera di Richero di St-Remi (ca. 949-post 996), suo allievo alla [...] Gerberto si chiamava Agilberto. La sua origine umile giustifica l'assenza della data di nascita nei documenti d'ogni della vittoria di Gerberto, accusato ingiustamente da Otrico di subordinare la fisica alla scienza matematica "come la specie al ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] più in alcun modo con lo scriptorium, è ridotta all'origine a nicchia più o meno ampia, incavata nella parete, agli scolarchi forse della prima, certo della seconda di queste scuole. Essa in epoca tarda è descritta nella specie di una loggia ...
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ANTONELLI, Giacomo
Roger Aubert
Nacque il 2 apr. 1806 a Sonnino, da famiglia di origine modestissima, arricchitasi poi in fortunate speculazioni immobiliari.
Mandato a Roma dal padre Domenico, che desiderava [...] delle riforme da introdurre nello Stato della Chiesa divenne il punto dolente dell'Oplnione europea e italiana. Non sappiamo se l'A. fu all'origine il massimo delle garanzie diplomatiche, specie riguardo alla restituzione delle Romagne. Allorché ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...