Poeta inglese (Cockermouth, Cumberland, 1770 - Rydal, Westmorland, 1850). Poeta laureato, W. dette la più perfetta e compiuta espressione in Inghilterra al romanticismo di tipo rousseauiano.
Vita e opere
Trascorsa [...] data fondamentale nello sviluppo della poesia inglese. Il volume doveva comprendere liriche di due specie: in una il alle manifestazioni della natura, il poeta rivive quei sentimenti di reverente stupore che sono all'originedelle mitologie ...
Leggi Tutto
Benedettino (Magonza 784 circa - ivi 856). Enciclopedista, organizzatore e divulgatore di cultura tra i più importanti dell'alto Medioevo, operando alle frontiere della cristianità, R. portò avanti, con [...] organizzazione enciclopedica del sapere e di diffusione della cultura e, in specie, per l'addottrinamento del clero in .). Nella sua produzione poetica usò particolari accorgimenti, di origine tardo-antica, nella disposizione dei versi in schermi di ...
Leggi Tutto
Poeta inglese (Londra 1788 - Missolungi 1824). Discendente da una nobile e antica famiglia d'origine normanna, succedette (1798) nel titolo e nei beni del prozio. Nel 1803 concepì per Mary Anne Chaworth [...] scrisse i primi due canti del Childe Harold's pilgrimage, specie di guida poetica dei paesi visitati, che al loro apparire , ove da Claire (detta anche Clara o Jane) Clermont, sorellastra della moglie di P. B. Shelley, ebbe una figlia, Allegra (morta ...
Leggi Tutto
Apologista cristiano (3º-4º sec.), di origine africana (Firmianus non significa "di Fermo"). Scrittore raffinato e dallo stile ciceroniano, sebbene pensatore modesto, è figura di notevole importanza soprattutto [...] 'etica, e ricorre frequentemente ad autori pagani (specie Virgilio e gli Oracoli Sibillini), mentre nello stile fu chiamato da G. Pico della Mirandola). Ma permangono in lui elogiativi di Costantino hanno dato origine a discussione tra chi sostiene ...
Leggi Tutto
Pittore (Oudewater, Gouda, 1460 circa - Bruges 1523). Formatosi inizialmente nei Paesi Bassi settentrionali, forse a Haarlem, dal 1494 si stabilì a Bruges e divenne (1494) pittore ufficiale della città. [...] raggiungere una particolare altezza di stile specie nel periodo 1498-1511 (Condanna di di Amsterdam) dipinti sulle parti esterne delle ali di un trittico ora nel Dall'Italia, oltre a motivi decorativi d'origine classica, egli traeva il modo d' ...
Leggi Tutto
Poeta latino cristiano (n. Calahorra o Saragozza 348). P. è stato definito «il maggiore esponente dell'umanesimo cristiano del IV secolo»; e la sua è una poesia colta, ricca di riferimenti classici e di [...] sul male). P. è poeta dotto: non solo fiero della sua conoscenza del greco, ma interamente radicato nel terreno della tradizione classica: riprende metri oraziani e catulliani (specie nelle prefazioni ai poemi), imita continuamente Virgilio e altri ...
Leggi Tutto
Scrittore e divulgatore scientifico statunitense (n. Cincinnati 1948). Collaboratore del periodico Outside, inviato di National Geographic e autore di saggi naturalistici che indagano aspetti quali la [...] Nel testo - accurata ricostruzione della genesi e dell’andamento di pandemie quali Ebola e SARS, all’originedelle quali vi sarebbe l'impatto devastante delle azioni umane sugli ecosistemi, responsabile del salto di specie (spillover) attraverso cui ...
Leggi Tutto
Poeta statunitense (San Francisco 1874 - Boston 1963). Dopo la morte del padre (1884) visse con la madre nel Massachusetts, suo luogo d'origine. Studiò a Darmouth e a Harvard (1897-99) senza conseguire [...] (Walden era tra le sue letture preferite), F. non ha una visione mistica, bensì, specie nelle prime opere, lirica e il suo regionalismo si avvicina a quello della Dickinson: con semplicità, con attento amore per i particolari, descrive la vita ...
Leggi Tutto
Teologo (Ackow 1585 - Lovanio 1638), da cui prende nome il giansenismo. Studiò a Utrecht e Lovanio, dove erano ancora vivaci le controversie suscitate da M. Baio, e subì l'influsso di Giacomo Janson (Iansonius), [...] una riforma della Chiesa, comprendente il rafforzamento dell'autorità dei vescovi contro quella degli ordini religiosi (specie la Compagnia della grazia, della predestinazione e della libertà. Scritto fortunatissimo, l'Augustinus fu all'origine di ...
Leggi Tutto
Poeta austriaco (Kirchberg, Austria Inferiore, 1830 - Graz 1889). Di umile origine, studiò a Vienna filologia e filosofia, e fu poi insegnante nella stessa Vienna, a Graz e più a lungo a Trieste. Già nel [...] poema epico Ahasver in Rom (1866), colorita rappresentazione della Roma dell'epoca di Nerone. Assai celebre fu anche l 1876). H. fu anche un solerte e raffinato traduttore, in specie dall'italiano (i Canti di Leopardi nel 1856, la raccolta Hesperische ...
Leggi Tutto
specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...