Scrittore russo (Kislovodsk 1918 - Mosca 2008). Compì studi scientifici, laureandosi in matematica e fisica e seguendo anche corsi di filosofia e letteratura; durante la guerra prestò servizio al fronte [...] che contiene in nuce i temi fondamentali dell'opera di S.: l'essenza dell'uomo che si rivela nell'universo ristretto del trad. it. La casa di Matrjona, 1963), che diede origine alla cosiddetta "prosa di villaggio" d'ispirazione neocristiana; ma le ...
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(lat. Parcae) Divinità della mitologia classica. In origine, presso i Latini antichi si ebbe una sola P., dea che presiedeva alle nascite, poi se ne ebbero tre, assimilate alle Moire greche, divinità [...] che presiedevano al destino dell’uomo dalla nascita alla morte. ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] campo storiografico, tra i primi sostenitori della tesi della modernità delleoriginidella nozione di ideologia è stato O. l'integrazione dell'uomo nella storia: da ciò per Mosse l'importanza, nello studio del N., dell'analisi dello stile politico ...
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Letteratura e musica
Giancarlo Moretti
Alcuni generi musicali quali il melodramma, la romanza, il Lied e la canzone, per citare i più comuni, nascono dall'incontro tra musica e parola, da una correlazione [...] catalizzatrice e amplificatrice dei presupposti poetici all'originedell'agire del compositore, e questo sia che Mishima. La casualità combinatoria degli eventi che domina la vita dell'uomo moderno diviene materiale di lavoro per chi, come Berio e ...
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LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] nella crisi dell'uomo barocco.
Come mostrano i volumi sul Seicento degli Scrittori d'Italia e delle storie letterarie edite G. Billanovich, La tradizione del testo di Livio e le originidell'Umanesimo, Padova 1981.
Umanesimo e Rinascimento: H. Thode, ...
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VIGNY, Alfred de
Mario Fubini
Nato a Loches il 27 marzo 1797, morto a Maine-Guiraud il 17 settembre 1863. L'origine aristocratica lasciò un'impronta profonda nel suo carattere e, se diede alle sue maniere [...] , aliena da sviluppi retorici, se poco fu intesa dai contemporanei (la critica acerba del SainteBeuve, attento alle debolezze dell'uomo più che alla sua arte, rimane un esempio tipico d'incomprensione), s'impose a poco a poco all'ammirazione ...
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MOMADAY, Navarre Scott
Fedora Giordano
Scrittore statunitense, di discendenza kiowa, inglese e cherokee, nato ad Anandarko (Oklahoma) il 24 febbraio 1934. Cresciuto in riserve indiane in Oklahoma, New [...] originedell'Orsa Maggiore. Il libro è una poetica ricostruzione della genealogia familiare, della storia dei nomi e delle riscoprire ogni volta il potere della parola e della tradizione di cui essa si carica e in cui l'uomo − secondo il titolo di un ...
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SGORLON, Carlo
Serena Andreotti Ravaglioli
Scrittore, nato a Cassacco (Udine) il 26 luglio 1930. Compiuti gli studi universitari alla Scuola Normale Superiore di Pisa, laureandosi in letteratura tedesca [...] mondiale è dedicato La foiba grande (1992). Un'ambientazione diversa presenta Il regno dell'uomo (1994), che narra l'impatto di un poeta di origine russa con il mondo universitario milanese negli anni immediatamente precedenti il 1968.
Altri romanzi ...
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RICHTER, Hans Werner
P. Ch.
Scrittore tedesco, nato a Bansin (isola di Usedom) il 12 novembre 1908. Ha iniziato la sua attività letteraria in questo secondo dopoguerra, dopo anni difficili trascorsi [...] l'autore dipinge le sorti d'un gruppo di varia origine nazionale e sociale e diverso orientamento politico fra il 1939 storia di una famiglia tedesca che simboleggia il destino dell'uomo contemporaneo sotto la fatale costellazione odierna: la guerra ...
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WESENDONK (Wesendonck), Mathilde, nata Luckemeyer
Giuseppe Gabetti
Poetessa tedesca, nata a Elberfeld il 23 dicembre 1828, morta a Traunblick sul lago di Traun il 31 agosto 1902. È soprattutto nota [...] lui e l'amore di cui lo contraccambiò sono all'originedello stato d'animo alcionico, nel quale poté compiersi il suo esser capolavori di poesia, mostrano come fosse intimamente partecipe della vita dell'uomo che amava. E non importa che le opere di ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...