Chi non appartiene allo stato clericale; sono quindi l., nella Chiesa cattolica, i fedeli che non sono né chierici né religiosi, ossia tutte le persone battezzate che non hanno alcun grado nella gerarchia [...] per il benessere dell’uomo, per il rispetto della sua dignità e per il libero sviluppo delle sue capacità. Il a una tutela più forte della libertà di religione. La laicità dello Stato, infatti, trae origine dai processi di secolarizzazione e ...
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Nel mondo protestante centroeuropeo, termine usato per indicare tutti i riformati, sia evangelico-luterani sia evangelico-riformati (calvinisti e zwingliani); più correntemente, nell’uso, questi ultimi [...] riformate.
Nel mondo anglosassone, tolti alcuni gruppi luterani di origine germanica, le confessioni, le associazioni e le Chiese che della Scrittura, libero esame dei testi sacri, unità e trinità di Dio, dottrina della degenerazione dell’uomo ...
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In senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico ed è perciò temuto, evitato, oggetto di riprovazione, di condanna o di pietà, di compassione ecc.
Filosofia
Il [...] non sia stata voluta e prodotta da Dio. Ma non per questo l’uomo può accusare Dio di severità o di crudeltà: il dolore e il m. m. e la colpa risale all’inizio della storia dell’umanità, al peccato delleorigini, che ha lacerato l’ordine cosmico e ...
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L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il sorgere del Sole; si contrappone a giorno nel significato ristretto di intervallo di tempo tra l’alba e il tramonto. La durata della n. varia con [...] un fenomeno che sia ‘univoco’. Caratteristica quasi universale della posizione dell’uomo arcaico di fronte alla n. è il paventare la cominciare il giorno con la n., di cui narravano anche l’origine: dovuta a una scomparsa del sole (che si nasconde in ...
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Veda Complesso di testi sacri da cui prende nome la più antica religione delle popolazioni arie dell’India (vedismo), da cui successivamente si svilupperà l’induismo. I V. sono compresi in 4 raccolte (saṃhitā), [...] delle formule magiche»), raccolta originale, al pari del Ṛgveda, ma pervasa da elementi nuovi che tradiscono un’origine , lo ṛtá, che è la norma universale della vita cosmica e anche dell’operare dell’uomo, soprattutto è quello dei riti. Lo ṛtá ...
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Comunità religiosa della Mesopotamia meridionale e delle regioni limitrofe dell’Iran; professa e pratica il mandeismo, che può considerarsi l’unica forma ancora vivente di gnosticismo e che perciò presenta [...] forme di esistenza. Poiché la parte corporea dell’uomo è opera del demiurgo, decaduto dal mondo della Luce, e l’anima trae invece autonomamente origine dal mondo della Luce, si pone il problema della salvezza dell’anima, che deve far ritorno alla ...
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(gr. ἄρχων)
Religione
Nel linguaggio religioso del mondo ellenistico, essere di natura inferiore alla divina, ma superiore all’umana. Possono essere angeli che attorniano Dio o esseri ostili all’uomo [...] ’Antico Testamento) e padre di Satana.
Storia
Nome dei magistrati più importanti in molte località dell’antica Grecia e particolarmente ad Atene, dove l’originedell’arcontato risale al periodo regio. In età storica ad Atene gli a. sono 9: l’a. re ...
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Attribuzione di personalità divina a oggetti inanimati, fenomeni naturali o idee astratte. Ha occupato un posto importante in varie teorie di storia delle religioni. Alcune di queste (per es., quella di [...] ritrovare l’origine di ogni mitologia nella fantasia personificatrice dell’uomo primitivo. Nell’ambito delle ricerche su singole religioni politeistiche, alcuni sostennero che le p. avrebbero rappresentato una forma primitiva dell’idea della divinità ...
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tradizionalismo Dottrina filosofico-religiosa, affermatasi nel cattolicesimo francese nell’età della Restaurazione, secondo la quale la ragione umana è impotente non solo rispetto alle verità soprannaturali, [...] ’anima, esistenza di Dio, vita futura, legge morale ecc.): l’uomo raggiunge queste verità solo per una rivelazione fatta da Dio all’uomo all’originedell’umanità e trasmessa quindi per tradizione, attraverso la società.
Principali esponenti di questo ...
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(lat. Parcae) Divinità della mitologia classica. In origine, presso i Latini antichi si ebbe una sola P., dea che presiedeva alle nascite, poi se ne ebbero tre, assimilate alle Moire greche, divinità [...] che presiedevano al destino dell’uomo dalla nascita alla morte. ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...