URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
*
Adriano Guerra
*
Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] appoggiato l'invasore tedesco chiedevano di rientrare nei luoghi di origine, e, dalla ''guerra dei sei giorni'' in poi, in cui il rapporto tra l'uomo e la natura è visto nel suo significato più profondo di rapporto dell'uomo con se stesso e con la ...
Leggi Tutto
(I, p. 730; App. I, p. 57; II, I, p. 67; III, I, p. 39; IV, I, p. 50)
Evoluzione del quadro politico. - La decolonizzazione dell'A. si è praticamente conclusa nel 1975-76 con l'indipendenza raggiunta dalle [...] vigilia del colpo di stato militare del 1966. I problemi dell'uomo comune, la crisi dei valori tradizionali trovano espressione in The si aggiungono le differenze tra paese e paese.
In origine del tutto disabitati, gli arcipelaghi vennero ben pre sto ...
Leggi Tutto
Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] , dell'inedita percezione dell'infinità dell'universo che trae dalla conseguente insignificanza dell'uomo motivo di nevrosi che lo pervadono, si intravedono già le lontane originidella nostra sensibilità di uomini del 21° secolo. Ne sono conferma ...
Leggi Tutto
WORDSWORTH, William
Ernest DE SELINCOURT
Mario PRAZ
Poeta inglese, nato a Cockermouth (Cumberland) il 7 aprile 1770, morto a Rydal (Westmorland) il 23 aprile 1850. Suo padre, John W., attorney e principale [...] onde è permeata tutta l'opera del W., cioè la dignità dell'uomo in sé stesso, come essere spirituale, all'infuori di tutte le dinnanzi alle forme della natura, quei sentimenti di reverente stupore che sono all'originedelle mitologie primordiali. Si ...
Leggi Tutto
Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] un lato in questi linguaggi si danno tracce dell'essenza spirituale dell'uomo, partecipe del verbo divino soprattutto per la di una comunanza che deriva loro dalla medesima origine trascendente.
Pur continuando nella sua attività saggistica letteraria ...
Leggi Tutto
di Italo Pantani
La fortuna del D. come categoria critico-letteraria è un fenomeno soprattutto italiano, a fronte di una presenza assai modesta nel panorama storiografico delle altre letterature europee. [...] civiltà della crisi": uso fatto proprio da N. Bobbio, che identificò La filosofia del decadentismo (1944) con l'Esistenzialismo, e da F. Flora, secondo cui all'origine del D. doveva essere collocata la perdita di Dio di cui soffre l'uomo moderno ...
Leggi Tutto
Kiŝ, Danilo
Barbara Lomagistro
Scrittore iugoslavo, nato a Subotica (Vojvodina) il 22 febbraio 1935, morto a Parigi il 15 ottobre 1989. Dopo la guerra terminò il ginnasio a Cetinje (Montenegro), laureandosi [...] dell'autore, dagli interrogativi angosciosi della giovinezza sul senso della vita, scaturiti dall'esperienza delle persecuzioni razziali e dagli eventi bellici. Figlio di un ebreo di origine in uno sdoppiamento radicale dell'uomo, capace dei più ...
Leggi Tutto
BYKOV, Vasil' (Vasilij) Vladimirovič
Scrittore bielorusso, nato a Čerenovščina (Vitebsk) il 19 giugno 1924. Di origine contadina, B. frequenta l'Istituto d'arte di Vitebsk, che lascia nel 1941 per andare [...] ancora per un decennio. La sua attività letteraria ha inizio nel 1955 con due racconti di guerra, Smert' čeloveka ("La morte dell'uomo") e Oboznik ("Il carradore"), cui seguono Tret'ja raketa (1958, "Il terzo razzo"), Žuravlinyj krik (1960, "Il grido ...
Leggi Tutto
Narratore colombiano, nato ad Aracataca il 6 marzo 1927. Dopo un'intensa attività di giornalista, inviato speciale a New York, L'Avana, Roma, Parigi, sedi da cui tornava puntualmente alla sua residenza [...] (1962, trad. it. Milano 1973), tutte opere di origine faulkneriana, cioè tendenti a riassumere in un mondo provinciale e senso della continuità dell'esistenza, del suo ripetersi e ricominciare, con la tenace speranza che vive nel cuore dell'uomo e ...
Leggi Tutto
Scrittore francese, nato a Nîmes (Gard) il 6 giugno 1900. Di antica famiglia protestante, trascorse l'infanzia nei paesi del massiccio dell'Aigoual (Cévennes), compì gli studî liceali ad Alès e a Montpellier, [...] pas les coeurs, 1952), alla saggistica, alla storiografia. L'origine montanara detta ai suoi primi romanzi una rude moralità, cui homme qui marchait devant moi (1947) presenta un quadro dell'inerzia morale dell'uomo d'oggi. In La neige et la fleur ( ...
Leggi Tutto
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...