Goethe, Johann Wolfgang von
Antonella Gargano
Lo scrittore che si definì un "beniamino degli dei"
Vissuto tra la seconda metà del Settecento e la prima dell'Ottocento, Johann Wolfgang von Goethe è considerato [...] il dramma della conoscenza dell'uomo che, non appagato dallo studio delle scienze umane, aspira all'esperienza diretta delle forze della natura. o Lazzaro Spallanzani.
Fra le teorie sull'originedella Terra dominanti nella sua età ‒ il vulcanismo ...
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Erasmo da Rotterdam
Margherita Zizi
Un grande umanista europeo contro il dogmatismo e l'intolleranza
Grande umanista e filologo, Erasmo visse nella prima metà del Cinquecento, in un periodo segnato [...] e il valore dell'uomo, quei principi fondamentali dell'Umanesimo che sono alla radice del suo pensiero.
Viltà o coerenza?
Posto a scegliere tra Lutero e la Chiesa, Erasmo decise di restare neutrale. Questa 'non scelta' è all'origine di un'immagine ...
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L’inventore del Grande Fratello
L’opera dello scrittore inglese George Orwell, vissuto nella prima metà del Novecento, ha interpretato l’incubo dei totalitarismi nel 20° secolo e ha lasciato un’impronta [...] volumi fra romanzi e saggi, molti di origine giornalistica. Tema centrale è la denuncia di «qualsiasi forma di dominio dell’uomo sull’uomo»: dal rifiuto giovanile, spontaneo, della violenza dell’imperialismo britannico (colonialismo) alla consapevole ...
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Tarzan
Margherita d’Amico
Il fantastico re della foresta
Nato nel 1912 dalla fantasia dello scrittore statunitense Edgar Rice Burroughs, Tarzan ha conquistato subito i cuori. Unico bianco in Africa [...] grandi balzi o volando appeso alle liane. Della sua identità e della sua gente d’origine continuerebbe a ignorare tutto, se in circostanze anche gli autori che s’impegnarono a creare gli albi dell’Uomo scimmia, da Joe Kubert a John Buscema.
Fra ...
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De Foe, Daniel
Rosa Maria Colombo
L'inventore dell'eroe borghese
Vissuto tra il Seicento e il Settecento, lo scrittore britannico Daniel De Foe è autore di romanzi che segnano una svolta nella storia [...] nasce una narrativa di tipo moderno che propone l'esperienza dell'uomo borghese come modello di azione e di conoscenza
Tradizione e dalla coscienza del peccato. La trasgressione è infatti all'origine dei personaggi di De Foe, nei quali il successo ...
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fantasy
Gianna Marrone
L'immaginazione a briglie sciolte
Genere letterario che ha origini antiche, il fantasy è oggi in piena espansione. Costruite con personaggi fantastici, ambientate in luoghi inverosimili, [...] affermato nella seconda metà del Novecento, ma gli si possono riconoscere origini ben più antiche nelle narrazioni dominate da personaggi creati dalla fantasia dell'uomo: creature incantate, magiche, con poteri soprannaturali, e a cui la stessa ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] a una fedele analisi dell’uomo e della storia una eccezionale capacità teorica; Leonardo, per cui solo la matematica e la ragione aprono le vie della verifica sperimentale. La cosiddetta rivoluzione scientifica trae origine dalla netta rottura con ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Mohrungen, Prussia Orientale, 1744 - Weimar 1803). Di modeste origini, si diede una prima formazione in casa del diacono Trescho, il quale, accogliendolo come aiutante nella [...] tema dell'origine naturale o meno del linguaggio. H. vi propone una innovatrice filosofia del linguaggio, per la quale nella parola è l'anima stessa che si esprime e, viceversa, l'anima esiste solo in quanto si esprime nella parola: l'uomo sviluppa ...
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Breve motto, di larga diffusione e antica tradizione, che esprime, in forma stringata e incisiva, un pensiero o, più spesso, una norma desunti dall’esperienza.
Caratteristiche
La concisione è carattere [...] negli studi. I p.-enigma (per es., quello siciliano «nasci bambinu, campa rapinu, mori cappuccinu»: le tre età dell’uomo) risalgono indubbiamente a origini religiose; altrettanto vale per i p.-racconti, cioè p. che presuppongono un racconto noto (in ...
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L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il sorgere del Sole; si contrappone a giorno nel significato ristretto di intervallo di tempo tra l’alba e il tramonto. La durata della n. varia con [...] un fenomeno che sia ‘univoco’. Caratteristica quasi universale della posizione dell’uomo arcaico di fronte alla n. è il paventare la cominciare il giorno con la n., di cui narravano anche l’origine: dovuta a una scomparsa del sole (che si nasconde in ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...