Nell’uomo, parte prominente del volto, che protegge la mucosa olfattiva e fornisce una specie di vestibolo alle vie aeree superiori. Analogamente di animali, parte del muso in cui s’aprono le narici.
Anatomia [...] alla formazione dei nervi olfattivi. Il nervo nasociliare (o nervo nasale), ramo terminale del nervo oftalmico, ha origine in corrispondenza della fessura orbitaria superiore, penetra nell’orbita e incrociando il nervo ottico si porta verso la parte ...
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Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei [...] uomo, producono e regolano le funzioni della m. è compito delle neuroscienze. Mediante concetti fondamentali della biologia molecolare e dell automi della serie Darwin. In questi automi, l’organizzazione del sistema è limitata all’origine da regole ...
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Ramo delle scienze biologiche che si occupa dello studio e dell’identificazione delle relazioni tra esseri viventi e fossili e rappresenta tali relazioni in sistemi gerarchici che, a loro volta, ne costituiscono [...] fornito opportunità senza precedenti alla comprensione dell’origine e della storia evolutiva degli organismi. Dal dalla metà degli anni 1970, come proteine e acidi nucleici di uomo e scimpanzé divergano in modo analogo a quanto misurato, in altri ...
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Genere (Saccharomyces) di Funghi Ascomiceti della famiglia Saccaromicetacee, caratterizzati da cellule rotonde, ovali o allungate, che si moltiplicano per gemmazione, producendo talora forme filamentose [...] terrestre, i s. crescono su materiali organici di origine vegetale (in particolare, frutti maturi, nettari di fiori
L’impiego più significativo delle cellule di Saccharomyces cerevisiae nello studio di nuovi geni nell’uomo è quello riguardante i geni ...
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(sp. Gibraltar) Promontorio roccioso (chiamato dagli Inglesi The Rock) all’estremità meridionale della Penisola Iberica. Ex colonia inglese, oggi territorio esterno del Regno Unito (6,5 km2), comprende [...] oltre 200 m. La popolazione, in massima parte di origine spagnola, è di 28.779 ab. (2005). Sulla delle acque dell’Atlantico (la cui temperatura decresce con la profondità, mentre quelle mediterranee da 400 m in giù restano stazionarie a 12,7 °C).
Uomo ...
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Schistosomatidi Famiglia di Platelminti Trematodi Digenei con 10 generi cosmopoliti che, parassiti dei vasi sanguigni di Uccelli e Mammiferi, determinano gravi forme morbose (schistosomiasi). Il genere [...] dà origine alle dell’intestino e del polmone: le uova vengono eliminate con le feci o rimangono nella compagine dei tessuti provocando fenomeni di sclerosi localizzata o diffusa (cirrosi epatica). Questa schistosomiasi può produrre nell’uomo ...
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Scrittore e divulgatore scientifico statunitense (n. Cincinnati 1948). Collaboratore del periodico Outside, inviato di National Geographic e autore di saggi naturalistici che indagano aspetti quali la [...] Ebola e SARS, all’originedelle quali vi sarebbe l'impatto devastante delle azioni umane sugli ecosistemi, responsabile del salto di specie (spillover) attraverso cui un agente patogeno si trasferisce da una specie animale all’uomo (zoonosi) - Q. ha ...
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(o pteroilglutammico) Sostanza ad attività vitaminica presente nei vegetali, nei lieviti, nel fegato e nel rene. È costituito da un derivato della pteridina, da una molecola dell’ammide dell’acido amminobenzoico [...] industrialmente per sintesi.
Il fabbisogno minimo di acido f. per l’uomo è di circa 0,4 mg al giorno. La sua carenza normale maturazione. Dà inoltre origine a una serie di derivati che costituiscono le forme attive della vitamina. Tra queste è ...
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(IX, p. 666; App. II, i, p. 550; V, i, p. 546)
La fine del 20° sec. registra un netto progresso nella conoscenza dei meccanismi molecolari alla base delle più diverse funzioni delle cellule. La ricerca [...] che proprio in questa regione prendono origine quasi tutti i microtubuli della cellula. Per convenzione si definisce estremità dei tessuti nei soggetti adulti. A sviluppo ultimato, nell'uomo, la capacità di replicazione è ristretta ad alcuni tessuti ...
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Nel corso degli ultimi quindici anni le conoscenze sulla struttura e sulle funzioni della cellula, grazie agli sviluppi di nuove discipline quali la microscopia elettronica applicata ai materiali biologici [...] la sostanza modifica la struttura della proteina che può quindi ruotare di tipo XO (maschile).
Anche nell'uomo sono stati descritti casi di mosaicismo, , ma rimangono uniti a fascio, dando origine a strutture di dimensioni cospicue (donde il ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...