BALSAMO, Paolo
Francesco Brancato
Nato a Termini Imerese il 4 marzo 1764, fu dai genitori avviato agli studi letterari e alla vita ecclesiastica, che cominciò entrando nel seminario arcivescovile di [...] pertanto, fino a quando non vi si fosse applicato "l'uomo illuminato ed il filosofo", sarebbe rimasta sempre in uno stato erano venute affiorando nelle aspirazioni della nuova classe borghese sia di origine aristocratica sìa di recente formazione, ...
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GIOVANNI XV, papa
Wolfgang Huschner
Di origine romana, nacque, presumibilmente nella prima metà del X secolo, dal presbitero Leone, della sesta regio detta di Gallina alba. Fu cardinal prete del titolo [...] de Theodora. Secondo Martino di Troppau, che però scrive circa tre secoli dopo, G. sarebbe stato uomo di grande cultura: il che può aver contribuito al successo della sua candidatura.
Tra il basso clero romano e il nuovo papa pare si sia però giunti ...
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BAROCCI (Baroccio), Federico, detto il Fiori
Marylin A. Lavini
Afredo Petrucci
Nacque probabilmente nel 1535 in Urbino da famiglia di artisti: il bisnonno Ambrogio, milanese, era scultore stabilitosi [...] il ritorno dalla battaglia di Lepanto: questo incontro diede origine a un legame sia professionale sia personale tra il contenuto delle opere del B. non riflettono mai le sue pene fisiche o le sue angosce psicologiche. Egli era un uomo profondamente ...
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CESARE d'Este, duca di Modena e Reggio
Tiziano Ascari
Nacque il 1º ott. 1562, terzogenito di Alfonso d'Este marchese di Montecchio e di Giulia Della Rovere: prima di lui erano nati Alfonso (morto nel [...] papa desse origine a una guerra generale e che l'Italia divenisse nuovamente il campo di battaglia della lotta di situazione ebbe su C., uomo di carattere irresoluto e fiacco, un effetto paralizzante. La condotta della corte romana era invece quanto ...
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DAIBERTO
Luigina Carratori
Bernard Hamilton
Nacque, in luogo che non siamo in grado di precisare, dopo la metà del sec. XI.
La sua nascita pisana e la sua appartenenza alla nobile famiglia dei Lanfranchi [...] fonti crociate). L'argomentazione dello Schwartz non appare sufficiente ad avvalorare l'ipotesi dellaorigine italiana di D., appoggiare D. furono di varia natura: la stima verso un uomo di indubbie capacità che aveva avuto il merito di passare dal ...
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FERRETTI, Gabriele
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Ancona il 31 genn. 1795 dal conte Oliverotto e da Flavia Mancinforte Sperelli.
Nel 1799, per sottrarsi alle temute persecuzioni dei novatori, i Ferretti [...] più spiccati della sua personalità quello di controllare attentamente le istituzioni affidate alle sue competenze: uomo di indubbia , potrà parlare dei loro furiosi contrasti, alla cui origine stavano da un lato le differenze caratteriali, dall'altro ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] nove, secondo il canone di questo tipo di cicli, comprendenti in origine una sola terna con un personaggio pagano, un ebreo, un cristiano dell'infeudamento per burla, Malizia - che dunque si qualifica non come un semplice buffone, bensì come un uomo ...
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LEONE IX, papa, santo
Michel Parisse
Brunone nacque il 21 giugno 1002 dal conte Ugo d'Egisheim e da Helvide (di Dabo?), in Alsazia. I genitori parlavano principalmente il tedesco pur essendo, secondo [...] e un accentuato pragmatismo animavano il Paese d'origine del papa: queste caratteristiche furono all'origine dei viaggi intrapresi da L. IX e dell'attenzione con cui vigilò sull'applicazione delle decisioni sinodali.
Divenuto papa, L. IX celebrò la ...
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DI GIACOMO, Salvatore
Angelo Pellegrino
Nacque a Napoli da Francesco Saverio e Patrizia Buongiorno il 12 marzo 1860. Conseguita la licenza ginnasiale presso il collegio della Carità, si iscrisse nel [...] canto perché è ormai un pover'uomo dal cuore confuso, dai pensieri l'interesse filologico per l'origine di certe famose canzoni , Firenze 1967, pp. 3-23; S. Rossi, S. D. Storia della critica (1903-66), Catania 1968; L. Blasucci, App. (1963), in ...
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GOSIA, Martino
Giorgio Tamba
Nacque verso l'anno 1100. Sarti e Savigny, sulla scorta di notizie tratte dai testi del Piacentino, di Guglielmo da Pastrengo e di Cino da Pistoia, hanno indicato in Bologna [...] le grandi doti del G., maestro di diritto e uomo di grande liberalità, scrive che questi, ritiratosi dall'insegnamento di diritto comune, I (1990), pp. 99-109; E. Cortese, Alle originidella scuola di Bologna, ibid., IV (1993), p. 11; U. Gualazzini, ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...