DELLA SETA, Alessandro
Daniele Manacorda
Nacque a Roma il 29 giugno 1879 da Giuseppe e Rachele Rosselli. La professione di medico esercitata dal padre avrà in seguito un influsso significativo sulla [...] vivo, dellaoriginedella civiltà etrusca. In attesa dell'autorizzazione per lo scavo da parte delle autorità greche "Forma naturale dell'uomo", ossia ad una accurata descrizione delle ossa, delle articolazioni, dei muscoli e delle vene del corpo ...
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Alcuino di York (o di Tours)
G. d'Onofrio
Maestro della scuola episcopale di York, teologo e protagonista del primo rinnovamento culturale carolingio. Nato in Northumbria dopo il 730, compì i primi studi [...] Amare la sapienza è il fine naturale dell'uomo, da realizzare attraverso l'esercizio delle arti (Disp. de vera philos.; PL La Bible de Saint-Paul, in La Bibbia ''vulgata'' dalle origini ai nostri giorni, "Atti del Simposio internazionale in onore di ...
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Anatomia
P. M. Jones
La conoscenza della struttura interna del corpo umano non ebbe influenza sui modi in cui la figura dell'uomo era rappresentata nel Medioevo. Se anche avessero avuto accesso ai trattati [...] medievale, del tutto indipendentemente da quella dell''uomodelle ossa' che appare nella Fünfbilderserie. In , American Philosophical Society Memoirs 104, 1975.
R.K. French, An origin for the bone text of the 'Five-figure series', Sudhoffs Archiv 68 ...
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MATERA
G. Bertelli Buquicchio
(Materia nei docc. medievali)
Città della Basilicata, capoluogo di provincia, ubicata su uno sperone roccioso calcarenitico. Lo sperone, occupato fin dall'età del Bronzo [...] di formazione naturale, poi modificate dalla mano dell'uomo. Prese così avvio la realizzazione, già dall'età altomedievale, di costruzioni in negativo, legate anche alla presenza di monaci di origine orientale e occidentale, che diede così inizio ...
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GHISI, Giorgio
Francesco Mozzetti
Nacque nel 1520 a Mantova, da Ludovico, mercante originario di Parma (D'Arco, 1857, p. 268).
Benché non esista alcuna notizia sulla formazione del G., è certo che avvenne [...] in maniera paradigmatica il percorso del G. e le componenti della sua arte incisoria: l'influenza di Raffaello nella figura dell'uomo (uno dei filosofi della Scuola di Atene); l'origine classica, forse mediata da un disegno di scuola raffaellesca ...
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ZODIACO
M. Bussagli
Il termine deriva, attraverso il lat. zodiacus, dal gr. zodiakós, derivato a sua volta da zódion, diminutivo di zóon (animale). Zódion significa letteralmente 'animaletto', ma anche [...] 2). S'intravvede già qui la relazione fra l'immagine dell'uomo e quella del cielo che si sviluppò più avanti, , I, Oxford 1932, pp. 289-295; L. Rougier, L'origine astronomique de la croyance pythagoricienne en l'immortalité céleste des âmes, Cairo ...
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simbolismo
Eugenia Querci
L’immaginazione e il sogno al servizio dell’arte
Il termine simbolismo indica in primo luogo un movimento letterario e artistico sviluppatosi in Francia e in Europa verso la [...] artista tedesco come Max Klinger, e più tardi quelle dell’austriaco d’origine boema Alfred Kubin, trasmettono un’immediata sensazione di di custodire segreti antichissimi riguardanti il destino dell’uomo. In Francia ha particolare successo, a ...
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Amore
A. Simon
Una delle primigenie, non generate potenze, secondo la Teogonia esiodea, divinità onnipresente e onnipotente dalle molteplici genealogie (figlio di Afrodite e di Ares, di Afrodite e di [...] dei preferiti dagli intagliatori d'avorio, non sembra trarre la sua origine dalla letteratura (l'assalto al castello nel Roman de la Rose dall'altro, la Reine Amour, sommo arbitro dei destini dell'uomo, la dama-midons, alla quale sono dovuti tutti i ...
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ANTONELLI, Alessandro
Paolo Portoghesi
Nacque a Ghemme (Novara) il 14 luglio 1798, secondogenito del notaio Costanzo e di Angiola Bozzi. Studiò a Milano nel Liceo Artistico e quindi nell'Accademia di [...] formazione e che non fu mai interamente riscattata dall'origine artigiana e dall'attaccamento fisico al proprio mestiere inteso e con le abitudini visive radicate nella sensibilità dell'uomodella strada. La rinuncia alla creazione di un linguaggio ...
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FAVOLA
C. Frugoni
La f. è un racconto fantastico-didascalico dove agiscono animali umanizzati; si distingue dalla fiaba, che è priva di intenti morali, e dai racconti dei bestiari, dove oggetto di moralizzazione [...] due riquadri della fontana Maggiore potrebbero però avere anche un significato politico (Frugoni, 1983, pp. 181-184). All'origine di tutto alla precarietà della forza umana e che sembrano quindi legati alla discussa supremazia dell'uomo sulla belva. ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...