ISIDORO da Chiari (Clario Isidoro, Chiari Isidoro)
Silvano Giordano
Taddeo Cucchi nacque a Chiari, presso Brescia, verso il 1495, probabilmente da una famiglia di modesta condizione. Il 24 giugno 1517 [...] breve tempo prima di fare ritorno al monastero di origine. Nel 1531-32 soggiornò nel monastero di S. sostenne che la fede cristiana non può rinunciare alle opere, la capacità dell'uomo di respingere la grazia e la non opposizione tra le dottrine di ...
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Dottore della Chiesa (560 ca.- 636), santo. Orfano, fu educato dal fratello Leandro, arcivescovo di Siviglia, cui successe nella carica (600 ca.). L’importanza di I. sta, oltre che nell’attività episcopale, nell’avere riassunto – nella sua vastissima opera – il sapere della sua età raccogliendo idee ... ...
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Dottore della Chiesa (560 circa - 636). Uno tra i più rilevanti esponenti della cultura medievale, fu un instancabile compilatore di opere enciclopediche in cui raccolse e tramandò tutto il sapere dell'epoca, partendo da fonti classiche e cristiane. Fra le sue moltissime opere, occorre citare le Etymologiae, ... ...
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Alfredo Schiaffini
Nato intorno al 570, vescovo di Siviglia nel 599 o 600, presiedette nel 619 il secondo concilio di Siviglia e nel 633 il quarto concilio di Toledo. L'attività di I. (durata ininterrotta fino alla sua morte, avvenuta il 636) riguarda non tanto le vicende della Chiesa quanto la storia ... ...
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Buddha e il buddismo
Maurizio Paolillo
Un giovane principe che influenzò tutto il mondo orientale
Fra il 6° e il 5° secolo a.C. visse in India settentrionale un giovane di nobile casata, Siddharta Gautama. [...] giorno. La non consapevolezza di questa verità da parte dell'uomo è definita 'ignoranza' (in sanscrito avidya): dunque, l fuori dai confini. Fra le scuole buddiste di origine cinese, vanno ricordate il buddismo della Terra pura e il Chan. Il primo fu ...
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ZODIACO
M. Bussagli
Il termine deriva, attraverso il lat. zodiacus, dal gr. zodiakós, derivato a sua volta da zódion, diminutivo di zóon (animale). Zódion significa letteralmente 'animaletto', ma anche [...] 2). S'intravvede già qui la relazione fra l'immagine dell'uomo e quella del cielo che si sviluppò più avanti, , I, Oxford 1932, pp. 289-295; L. Rougier, L'origine astronomique de la croyance pythagoricienne en l'immortalité céleste des âmes, Cairo ...
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festa
Cecilia Gatto Trocchi
Celebrazione solenne
Dal latino festus dies ("giorno solenne"), la festa è un periodo di tempo dedicato a celebrazioni particolari, a riti e a liturgie ben distinti dalla [...] ai momenti culminanti della coltivazione (semina, mietitura, vendemmia e così via): l'unione dell'uomo e della donna è della luce), nel Sud di san Nicola e nell'Italia centrale della Befana. In origine i doni natalizi erano una ridistribuzione dell ...
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Nacque e fu battezzato il 18 aprile 1929 a Ozieri (Sassari), da Giuseppa Pompedda e da padre ignoto e solo nel 1946 fu riconosciuto come figlio naturale da Salvatore, un contadino che simpatizzava per [...] col bisturi della ricerca, della riflessione, con lo studio spassionato, sulla realtà dell’uomo» (Il Vangelo della Giustizia, di Bisarcio, da lui scelto in omaggio alla sua terra d’origine) il 29 novembre 1997 e lo consacrò nella basilica vaticana il ...
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Anastasio I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Siricio. Il Liber pontificalis menziona la sua origine romana, il nome del padre, Massimo, e la durata del suo pontificato in tre anni e dieci [...] , il giudizio e la condanna del diavolo, l'originedell'anima, ritenuta identica a quella professata nelle Chiese di (cfr. Girolamo, ep. 127, 10) e lo definì "uomo di ricchissima povertà e di sollecitudine apostolica" (vir ditissimae paupertatis ...
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Digiuno
Luigi A. Cioffi
Gianni Carchia
Il vocabolo, che deriva dal latino ieiunus, "a stomaco vuoto, digiuno", indica lo stato di non-assunzione di alimenti, intenzionale o per necessità. A livello [...] ", 1953, 26, pp. 8-19.
a. gehlen, Urmensch und Spätkultur, Bonn, Athenaeum, 1956 (trad. it. Le originidell'uomo e la tarda cultura, Milano, Il Saggiatore, 1994).
p. gerlitz, Das Fasten im religionsgeschichtlichen Vergleich (dissertazione), Erlangen ...
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MAGI
M.G. Chiappori
Sacerdoti persiani dediti al culto del fuoco e depositari dell'insegnamento di Zoroastro. Secondo Mt. 2, 1-12, i M. giunsero a Betlemme guidati da una stella per adorare Gesù Bambino.Nella [...] o sovrapponendosi le une alle altre, fonti diverse per origine, natura e contenuto: la testimonianza, stringata ed essenziale come negro. I M. rappresentano anche le tre età dell'uomo (giovinezza, maturità, vecchiaia) in rapporto al tempo infinito, ...
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evangeliche, Chiese
Raffaele Savigni
Chiese nate dalla Riforma protestante
La denominazione Chiese evangeliche indica le Chiese nate direttamente o indirettamente dalla Riforma protestante, la quale [...] più influenzate dalla cultura laica
Origine e caratteristiche comuni delle diverse Chiese evangeliche
A eccezione , a eccezione del battesimo e dell'eucaristia, detta Cena) doveva essere abbandonata, in quanto opera dell'uomo e non di Dio. Nacque ...
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ASTALLI, Camillo
Gaspare De Caro
Nacque a Sambuci, presso Tivoli, il 21 ott. 1616 da Fulvio e da Caterina Pinelli; studiò al Collegio romano e seguì i corsi di diritto civile ed ecclesiastico alla Sapienza, [...] radicalmente le sue sorti e quelle della sua dissestata famiglia. All'originedell'eccezionale mutamento furono le nozze di allorché successe al Panciroli nella segreteria di stato un uomo di notevolissime capacità come il nunzio a Colonia Fabio ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...