LUSTIG, Alessandro
Stefano Arieti
Nacque da Maurizio e da Anna Segrè il 5 maggio 1857 a Trieste, dove concluse gli studi superiori. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia dell'Università di [...] originedella malattia vi fosse una grave carenza di nutrienti essenziali (Resoconto della Commissione ministeriale per lo studio della in collaborazione con Galeotti, e Le malattie infettive nell'uomo e negli animali, uscito a Milano in prima ...
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MAGGIORE, Salvatore
Italo Farnetani
Nacque il 29 apr. 1879 da Filippo, medico, e da Giuseppina Mucoli a Palermo, presso la cui Università si laureò in medicina e chirurgia il 7 luglio 1904. Assistente [...] di origine professionale, in Il Ramazzini, III (1909), pp. 25-34. Trasferitosi nel 1909 nella clinica pediatrica dell' La vaccinazione preventiva per immunizzare l'uomo contro la tubercolosi, in Gazz. degli ospedali e delle cliniche, XXI (1914), pp ...
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FALCUCCI, Niccolò (de Falcuciis, de Falconibus, de Falconiis, Falcutius, Falconius, Niccolò Fiorentino, Nicolaus de Florentia)
Maria Muccillo
Nacque a Borgo San Lorenzo, presso Firenze, anche se appare [...] quale traggono origine le innumerevoli potenze e "virtù" che si manifestano all'esterno attraverso il corpo. Originariamente dotato di un destino di immortalità e di "impassibilità", a causa della disobbedienza alla legge divina, l'uomo avrebbe perso ...
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CESARIS-DEMEL, Antonio
Mario Crespi
Nacque a Verona il 2 agosto del 1866 da Pietro e da Maria Borsa. Studiò medicina e chirurgia nell'università di Torino, dove si laureò nel 1890. Fin da studente aveva [...] e splenico dei gattini, derivare dai megacariociti (Sull'originedelle piastrine dai megacariociti, in Arch. per le scienze , mammiferi, compreso l'uomo, che gli consentirono di individuare tutte le fasi della comparsa di fenomeni degenerativi nelle ...
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DELITALA, Francesco
Silvano Mastragostino
Nacque il 28 febbr. 1883 a Orani (prov. di Nuoro) da Bardilio, medico condotto, e da Adelaide Corti. Seguì a Sassari gli studi di medicina frequentando, come [...] perché è mutato il terreno sul quale lavora".
Uomo dalla personalità multiforme, chirurgo abilissimo, dinamico realizzatore, terapia chirurgica della sciatica, ne chiariva l'origine vertebrale quando dominava ancora il concetto della eziologia " ...
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LUNEDEI, Antonio
Stefano Arieti
Nacque a Gambettola, nei pressi di Forlì, il 31 ag. 1900 da Arturo e da Ernesta Abbondanza.
Studiò medicina e chirurgia nell'Università di Bologna, ove si laureò con [...] . 635-645); in collaborazione con A. Giannoni iniziò lo studio della patologia cardiaca (Tentativo di riproduzione sperimentale nell'uomodella sindrome epifrenica e della angina pectoris d'origine gastrica, ibid., XXXV [1934], pp. 569-602; La pseudo ...
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BORSIERI DE KANILFELD, Giambattista
Paolo Casini-Ugo Baldini
Nacque a Civezzano (Trento) il 18 febbr. 1725 da Francesco, di antica nobiltà trentina, e da Maddalena Pellegrini. Ebbe infanzia travagliata: [...] ministro Firmian si connettevano anche alle sue doti di uomo schietto e disinteressato ed alla sua appassionata opera di docente se non si tiene conto del fatto che alle teorie delle febbri di origine greca se ne erano aggiunte nei secoli XVI e XVII ...
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GUPALATINO, Niccolò
Tiziana Plebani
Nacque probabilmente tra il quarto e l'inizio del quinto decennio del secolo XV; se il cognome parrebbe indicare una provenienza straniera, forse greca (M.A. Rouse [...] proclamazioni di laurea del 1449, tre delle quali riguardanti scolari di origine veronese come lo stesso Cavalcabò.
1473-74 era ambasciatore presso papa Sisto IV. Il Donà era uomo di lettere e coltivava l'amicizia di scrittori, letterati, bibliofili ...
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Morte improvvisa
Paolo Emilio Puddu
È definito morte improvvisa un evento molto rapido (meno di 1-2 ore), di origine prevalentemente cardiovascolare e in particolare coronarica, che compare senza segni [...] et al. 1986, p. 155), mentre nell'uomo esistono anche elementi predisponenti, rappresentati dalle anomalie della conduzione dello stimolo che si embricano con un nuovo episodio ischemico per l'innesco dell'aritmia fatale (Mehta et al. 1997, p. 3216 ...
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Andropausa
Franco Dondero
Viene definito andropausa (o climaterio maschile) quell'insieme di modificazioni, soprattutto a carico della sfera genito-sessuale, che si manifesta nell'uomo nella sesta decade [...] nella maturazione delle cellule che danno origine agli spermatozoi e si osserva un ispessimento fibroso della parete oppure più propriamente andrologici. Conseguenza pratica è che l'uomo infertile, anche dopo l'andropausa, deve essere seguito, ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...