Chimica
Minerale, silicato di calcio, magnesio e ferro, Ca(Mg, Fe)3(SiO3)4, appartenente al gruppo degli anfiboli monoclini. È considerata una varietà microcristallina di actinoto e si presenta costituita [...] colore verde di diverse tonalità. Fu utilizzata dall’uomo preistorico per foggiare armi, e ancora oggi si oppure il tessuto interstiziale dell’organo si distinguono, o per deposizione di sostanze irritanti di origine endogena (urati) o esogena (per es ...
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Ordine di Protozoi Sporozoi, parassiti endocellulari di Invertebrati e Vertebrati, talora anche endonucleari, in qualche caso extracellulari, caratterizzati da assenza di mionemi e di altri organuli di [...] microgametociti, i quali daranno origine rispettivamente ai macrogameti e ai o più volte; all’interno dell’oocisti si costituiscono delle masse nucleate (sporoblasti) che, talvolta si verificano anche nell’uomo ( coccidiosi epatica). Il contagio ...
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Una delle tre strutture cartilaginee presenti nel cinto toracico dei Vertebrati Tetrapodi, durante lo sviluppo: il c. è la struttura posteriore, il precoracoide l’anteriore, l’ epicoracoide le collega. [...] Ossificandosi danno origine, con comportamento diverso nelle diverse classi, alle corrispondenti formazioni ossee pari: la scapola, ridotto a formare l’apofisi coracoide della scapola.
Nell’uomo, il muscolo coraco-brachiale, nella regione anteriore ...
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Sistema medico basato su antichi testi sanscriti, diffuso nel Medioevo e attualmente soprattutto nelle regioni meridionali dell’India. Si basa su un approccio olistico, che abbraccia corpo e psiche e considera [...] uomo un sistema aperto in continuo scambio di materia, energia e informazione con il suo ambiente. Accanto a regole di pratica medica, comporta quindi un’attenzione particolare a tutte le condizioni biologiche e psicologiche dell d’origine vegetale. ...
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La regione dei genitali esterni. Arteria pudenda interna Ramo dell’arteria ipogastrica che irrora, nell’uomo, essenzialmente i corpi cavernosi e gli involucri del pene, nella donna la clitoride. Arterie [...] pudende esterne Rami dell’arteria femorale che irrorano i tegumenti del pube e dei genitali esterni. Nervo pudendo Tronco nervoso che trae origine dal plesso sacrale e che si distribuisce alla pelle e alle diverse formazioni che costituiscono i ...
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In medicina, ogni riduzione, normale o patologica, del calibro di un organo cavo o tubulare; nei r. patologici si parla anche di stenosi (➔). R. esofagei In anatomia normale sono tre: all’altezza della [...] cartilagine cricoide, dell’arco aortico e del diaframma. R. uretrali In patologia, stenosi del canale uretrale, che si riscontrano prevalentemente nell’uomo. Di origine congenita, traumatica o infiammatoria, generalmente multipli, trasformano l’ ...
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Fecondazione assistita
Carlo Flamigni
La storia
L'era dei grandi progressi nel campo della biologia della riproduzione si è aperta negli anni Sessanta del 20° sec., con la messa a punto di metodi utili [...] quindi più giovane del primo: il blastomero più vecchio dà origine alla massa cellulare interna e perciò all'embrione e poi Che esista anche nell'uomo la possibilità di una riproduzione che si verifichi per lo sviluppo della cellula uovo non fecondata ...
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PSICOPATOLOGIA
Tullio BAZZI
Alberto GIORDANO
. La p. intesa nel significato etimologico del termine è la dottrina delle "malattie" della mente. Nell'ambito della medicina occupa, rispetto alla psichiatria, [...] mentali dell'età adulta o al massimo adattavano al fanciullo. come piccolo uomo in formazione, gli schemi della psichiatria degli problemi - e la conferma di molte teorie - relativi all'origine e al decorso dei disturbi psichici e anche allo scopo di ...
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MUSCOLARE, SISTEMA
Massimo ALOISI
(XXIV, p. 89; App. II, 11, p. 371).- Notevolissimi progressi sono stati compiuti recentemente nella conoscenza del tessuto muscolare, grazie ai moderni sviluppi della [...] a una prestazione intensa, ma di breve durata.
Molti muscoli nell'uomo (e in altri animali) hanno fibre o fasci di tipo bianco o per immobilizzazione dell'arto, va incontro a progressiva atrofia; essa è naturalmente maggiore se l'origine è la ...
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SENESCENZA E SENILITÀ
Massimo Aloisi
Claudio Massenti
(XXXI, p. 378; App. II, II, p. 807)
Il fenomeno della senescenza riguarda chiaramente soltanto gli organismi viventi. Ogni altra accezione del [...] viventi, dai batteri fino all'uomo, anche se non per tutte programma relativo al tessuto di origine), ma comunque si può concludere ε3 (ε4/ε3) o di ε2 (ε4/ε2) in caso di presenza esclusiva delle copie e2, ε3 (ε2/ε3; ε2/ε2; ε3/ε3) l'esordio si ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...