Nervoso, sistema
Giorgio Cruccu
(XXIV, p. 609; App. II, ii, p. 400; III, ii, p. 239; IV, ii, p. 567; V, iii, p. 644)
Il dolore
L'organizzazione anatomo-funzionale alla base dei meccanismi del dolore, [...] Willer. I meccanismi funzionali principali sono stati dimostrati nell'uomo, e si sta ora cercando di identificarne i centri anzi più inabilitante della malattia primitiva. Il segnale dolorifico può originare distalmente o prossimalmente al ...
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Immunodeficienza acquisita, sindrome da
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 618; v. anche retrovirus, App. V, iv, p. 489)
Le conoscenze sulla sindrome da i. a. (AIDS) hanno avuto una consistente [...] maggior parte dei ceppi isolati risulta patogena per l'uomo. Tuttavia, la particolare aggressività di un ceppo non è correlata, in generale, con la supposta origine geografica. L'infezione della cellula bersaglio implica due possibili evoluzioni: a ...
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Infettive, malattie
Maurizio Iaccarino
Eduardo Joërge Patriarca
(App. IV, ii, p. 182)
Malattie infettive emergenti
L'espressione malattie infettive emergenti indica le malattie causate da microrganismi [...] completamente nuovi, come nel caso della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), originata da una fonte incerta, ma Dal momento che la maggior parte dei virus che infettano l'uomo sono virus a RNA, questo meccanismo (nel caso fosse conservato) ...
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Farmaci intelligenti
Francesco Clementi
La locuzione farmaci intelligenti è stata introdotta nel linguaggio comune dal giornalismo scientifico italiano, e non se ne trova quasi traccia nella letteratura [...] delle malattie delle quali soffre l'uomo. L'analisi del genoma ha permesso di approfondire la complessità dell' nello scoprire quali siano le alterazioni specifiche che stanno all'originedelle diverse malattie. Le difficoltà nella scoperta di f. i ...
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RETI NEURALI
Giuseppe Martinelli
La r.n. è un insieme di elementi semplici interconnessi in parallelo in larga misura, la cui organizzazione gerarchica è progettata in modo da interagire con gli oggetti [...] campi di applicazione delle r. neurali.
1) Sistemi intelligenti basati su ingressi da segnali di origine sensoriale (visiva, riconoscimento della voce (selezione telefonica, elaborazione di parole dettate, interfaccia intelligente uomo-calcolatore, ...
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Immunoterapia
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
Il termine ha avuto nel corso del tempo varie interpretazioni e il suo significato, se non ben definito, può indurre una falsa lettura dei suoi reali contenuti. [...] dell'anticorpo nativo, è stato possibile l'uso delle IgG per via endovenosa dapprima nei deficit congeniti della risposta umorale (ipo-agammaglobulinemie originatedell'immunità nell'uomo e negli animali da esperimento e gli sviluppi delle ...
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Omeopatia
Silvia Gregory
L'omeopatia, la cui trattazione compare già nel 1935 nell'Enciclopedia Italiana sotto il lemma omeopatica, terapia (XXV, p. 325, cui si rinvia per il quadro storico), nacque [...] che la sta sperimentando. Il protocollo della sperimentazione pura sull'uomo sano prevede la somministrazione del rimedio, cioè ).
Le sostanze utilizzate nella farmacologia omeopatica sono di origine vegetale (al 50%), animale o minerale; da queste ...
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Immunopatologia
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 622)
Gli aspetti più rilevanti nell'ambito dell'immunologia hanno riguardato, negli anni Novanta, varie malattie, con una migliore definizione [...] proprio CD40L con il CD40, induce un'interazione che dà origine a segnali necessari per l'attivazione e la differenziazione dei linfociti HLA, equivalente nell'uomo al sistema MHC del topo. Il carattere fondamentale della lesione istopatologica è ...
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Con questa denominazione venivano indicati in passato tutti i processi morbosi caratterizzati da acuta o rapidamente ingravescente compromissione cerebrale con sintomatologia multiforme variabile, accompagnata [...] nell'uomo e negli animali, determinando un notevole potere antivirale nel siero dei convalescenti. ll virus dell'e. di Von Economo (tipo "A") è la più importante delle e. primitive di origine quasi certamente virale, ma in cui l'agente patogeno è ...
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Invecchiamento
Carlo Bertoni Freddari
Con il termine invecchiamento si indica il deteriorarsi progressivo, dovuto al tempo, della capacità di un organismo di adattarsi alle modificazioni ambientali [...] trasferiti a caso nelle cellule figlie, dando così origine a una marcata diversificazione fra una cellula e l ore. È stato calcolato che, nel corso della vita di un uomo, il tasso di errore nel copiare il DNA è dello 0,01%, cioè, ogni 10.000 copie ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...