CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] siciliana..., pp. 305 s.; 316). Un uomo di teatro, un "istrione" (sempre un giullare dunque), in dipendenza dalle sue donvinzioni complessive riguardo al Contrasto, avrebbe visto in lui il De Bartholomaeis (Originidella Poesia..., p. 48). Ma già il ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] in fase di proemio 1946-49, si chiamano L'avventura dell'uomo di Occidente (pubbl. sulla rivista olivettiana Comunità, nel marzo Ilromanzo del Novecento (Milano 1971).
Il volume riguarda le origini - dal 1920 quando appare Tre croci di Tozzi - e ...
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CIAN, Vittorio
Piero Treves
Nato a San Donà di Piave (Venezia), da Alberto e da Maria Plenario, il 19 dicembre 1862, studiò a Venezia nel convitto nazionale "Marco Foscarini", ove ebbe tra gli insegnanti [...] essi piemontese d'origine o di cultura), il Giornale storico della letteratura italiana.
La scelta dell'università fu, of Civility, Cambridge 1948, pp. 124 ss.). Significativo e rivelatore dell'uomo, e del suo scarso "storicismo", è, d'altronde, che, ...
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MAGALOTTI, Lorenzo. - Nacque il 13 dic. 1637 a Roma dal patrizio fiorentino Orazio, prefetto dei corrieri di Urbano VIII, e da Francesca Venturi.
Dall'età di tredici anni fu convittore nel Seminario romano, [...] esotici è all'origine anche delle Relazioni varie cavate da una traduzione inglese dell'originale portoghese (Firenze 1976, pp. 137-167 e passim; M. De Benedictis, L'ideologia dell'uomo di garbo: studio su L. MAGALOTTI, Lorenzo, Roma 1978; E. De ...
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DELEDDA, Grazia
Angelo Pellegrino
Nacque il 27 sett. 1871 a Nuoro, tra le periferie culturali più remote d'Italia, da Giovanni Antonio e da Francesca Cambosu. Pur formatasi in seno a una famiglia discretamente [...] traccia di analisi critica della sua origine, delle difficoltà della sua formazione, dell'ambiente semibarbarico che l' Sirca (1915), L'incendio nell'oliveto (1918).
Con Il segreto dell'uomo solitario (1921) la D. inizia una sorta di seconda maniera, ...
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DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] della Retorica", definita come "governatrice delle repubbliche, maestra della vita, lume della verità, madre dell'onestà, conservatrice della giustizia". Essa ha origine di ogni azione. La felicità dell'uomo, a cui ogni azione umana naturalmente ...
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COLONNA, Francesco
Giovanni Pozzi
Nacque a Venezia nel 1433 o 1434; né il luogo né la data sono documentati per via diretta. Sulla patria non dovrebbero esistere dubbi, poiché nei documenti conventuali [...] è sempre chiamato frate Francesco da Venezia; quanto all'originedella famiglia è difficile andar oltre: il cognome Colonna era meandro cui sovrasta il monumento della Fortuna), Polifilo, simbolo, come Dante, dell'uomo, è iniziato alla conoscenza ...
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LEVI, Primo
Simona Foà
Nacque a Torino, il 31 luglio 1919, da Cesare e da Ester Luzzati.
I genitori erano ebrei piemontesi (il padre, ingegnere, aveva talvolta soggiornato all'estero per lavoro), si [...] racconto Argon, in cui il L. racconta delle proprie origini ebraiche e paragona il gas nobile, inerte e From testimony to ethics, Oxford 2001 (trad. ital., P. L.: le virtù dell'uomo normale, Roma 2003); C. Angier, The double bond. P. L.: a biography ...
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ALVARO, Corrado
Ferdinando Virdia
Nacque a San Luca (Reggio Calabria) il 15 apr. 1895. Figlio di un maestro elementare, piccolo proprietario di terre, dopo aver compiuto i primi studi, s'allontanò dalla [...] coscienza di scrittore dell'Alvaro.
Il mondo dell'infanzia, dell'adolescenza, i luoghi stessi delle sue origini si riverberano, talora e significativo dell'esperienza europea dell'A. e della sua profonda inquietudine per la sorte dell'uomo di fronte ...
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MAFFEI, Raffaele
Stefano Benedetti
Nacque, secondo di quattro fratelli, il 17 febbr. 1451 da Gherardo di Giovanni e da Lucia Seghieri a Roma, dove il padre era segretario pontificio sotto Callisto III [...] 1597, pp. 202-205; B. Falconcini, Vita del nobil'uomo, e buon servo di Dio Raffaello M., detto il Volterrano di Volterra, III, Pisa 1997, pp. 1104-1107; L. Perini, All'originedell'Accademia dei Sepolti, in Rassegna volterrana, LXXV (1998), pp. 13-20; ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...