BEOLCO, Angelo, detto Ruzzante
Carlo Grabher
La tradizione che risale allo Scardeone lo vuole nato nel 1502.
I contributi biografici più recenti concordano nel voler retrodatare l'anno di nascita del [...] puramente popolaresco s'innesta la scaltrita finezza dell'uomo di cultura, la quale si rivela soprattutto di un'azione non priva di sbandamenti. I personaggi sono tutti di origine contadina, ma più o meno smaliziati dal vivere in ambiente cittadino. ...
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CARUTTI DI CANTOGNO, Domenico
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Cumiana (Torino) il 26 nov. 1821 da Giovanni e da Cristina Barolo, in una famiglia di nobiltà decaduta, e rimasto orfano di padre nei primi mesi [...] fine spirituale dell'uomo. Si affermano quindi l'eguaglianza di tutti i cittadini in nome della innata libertà morale per le novità apportate agli studi sull'argomento, i lavori sulle origini di casa Savoia, su Umberto Biancamano, su Arduino e sulla ...
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CARLI, Gian Rinaldo
Elio Apih
Nacque a Capodistria, l'11 apr. 1720, primogenito del conte Rinaldo e di Cecilia Imberti. La famiglia Carli, di modesta nobiltà provinciale, forse oriunda dall'Italia centrale, [...] della politica. Stampò L'uomo libero (Milano 1778), "sulla libertà naturale e civile dell'uomo" dell'originedella società civile da quella familiare, afferma la naturalità della disuguaglianza e della subordinazione, che nascono dallo sviluppo della ...
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DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] degli Asmundo, di Trapani, apparteneva ad una nobile famiglia di origine catanese. Natole un secondo figlio, Diego, il 25 dic. 1871 spesso si avvale della tecnica del discorso indiretto. Compare la figura innovativa dell'uomo alienato che assiste ...
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ACCURSIO (Accorso), Mariangelo
Augusto Campana
Nato ad Aquila, come sembra, nel 1489 da Giovan Francesco, cancelliere del Comune aquilano, e da una Tebaldeschi di Norcia. Anche il padre non era aquilano [...] che un passo della Testudo ci èpreziosa testimonianza di attitudini, di studi, persino di qualche singolarità dell'uomo, di cui scrittore aquilano poco posteriore, S. Massonio, Dialogo dell'originedella città dell'Aquila, L'Aquila 1594, pp. 153-154, ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] allegorico delle tre età dell'uomo si carica di significati autobiografici. Tre sono infatti gli alter ego dell' dove erano stati mandati forse allo scopo di staccarli dall'ambiente d'origine: il caso più famoso è quello di Benedetto da Mantova, a ...
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BRACCIOLINI, Poggio (Poggius, Poggius Florentinus)
Armando Petrucci
Emilio Bigi
Nacque a Terranuova nel Valdarno Superiore (oggi Terranuova Bracciolini) l'11 febbr. 1380 da Guccio, speziale, e da Iacoba [...] e comunicazione possono offrire alla formazione dell'uomo integrale; ma è anche vero che G. Cencetti, Lineamenti di storia della scrittura latina, Bologna 1954, pp. 267 ss.; B. L. Ullman, The origin and development of humanistic script, Roma ...
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DALL'ONGARO, Francesco
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Mansuè di Oderzo (Treviso) il 19 giugno 1808 da Sante e da Elisabetta Fantin, piccoli dettaglianti originari della zona di Pordenone. Aveva già scritto [...] graduale rifiuto della sua missione fosse originato dall'incapacità di dare un addio definitivo a tutti gli aspetti della vita secolare clero, inteso come momento istituzionalizzato del viaggio dell'uomo verso Dio: una religione che successive ...
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CORAZZINI, Sergio
Paolo Petroni
Nonostante si trovi spesso indicato come anno di nascita il 1887, i documenti confermano che il C. venne alla luce in una casa della vecchia Roma, al n. 17 di via in [...] poi il giuoco l'ha stancato, e si è disfatto dell'uomo"; è la battuta finale. Un linguaggio dai toni dannunziani su S. C., 14 nov. 1954; S. Solmi, S. C. e le originidella Poesia contemporanea, in Scrittori negli anni, Milano 1963, pp. 262-277; G. De ...
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CARMIGNANI, Giovanni
Aldo Mazzacane
Nacque il 31 luglio 1768 a San Benedetto a Settimo, nel contado pisano, da Giovanni Antonio, fattore, e Maddalena Barsacchi. La prima formazione fu quella tipica [...] una contesa letteraria con Ridolfo Gianni intorno alle originidelle società civili. Alle tesi contrattualistiche del suo del Pufendorf, contro le ipotesi di uno stato naturale selvaggio dell'uomo, che egli ritrovava in Hobbes e in Rousseau. All' ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...