. Questo termine è usato, sia per designare l'organizzazione corporativa dello stato, qual è attuata in Italia e si viene attuando, sull'esempio italiano, in altri paesi, sia il complesso di quelle correnti [...] non possiamo non sentirne la giustificazione storica. A un uomo moderno il pensiero solo di quelle corporazioni, basate sul inquadrano e disciplinano, dell'unità della società nazionale nell'ambito dello stato. Le sue origini vanno ricercate nel ...
Leggi Tutto
Tutela del consumatore. - La genesi della problematica sulla tutela dei c., che ha conosciuto un notevole sviluppo nell'ultimo trentennio in tutti i paesi CEE, è intimamente connessa all'avvento delle [...] è casuale che i movimenti di tutela collettiva abbiano avuto origine nel paese ove per prima si è manifestata la cosiddetta bibliografica della tematica dei consumi e della figura giuridica del consumatore si rinvia a: G. Katona, L'uomo consumatore, ...
Leggi Tutto
. Questa famiglia, ch'ebbe dei momenti di grande splendore e potenza, è un ramo dei Caracciolo. Ne fu capostipite Gregorio Caracciolo, detto Carafa (perché concessionario, forse, della gabella sul vino, [...] ramo, detto "della Spina" a cagione dello stemma, attraversato da un ramoscello spinoso, diede origine alle case, ricche in solitudine e fondò l'ordine dei Pii Operarî (1620). Valente uomo d'armi fu anche Vincenzo, cavaliere di Malta, che combatté a ...
Leggi Tutto
I meccanismi dei traffici
Jean- Claude Hocquet
Uomini e merci
Appartiene alla logica di un'economia essenzialmente marittima la creazione o l'accaparramento degli scambi via mare fra i diversi settori [...] e venivano valutate in media fino a 45 ducati, mentre un uomodella stessa età ne valeva solo 37 e mezzo. Era un commercio avesse dovuto passare per Treviso, di tacere sull'originedelle merci (Bologna appunto). Viaggiava dunque "sine bulleta ...
Leggi Tutto
L'economia: imprenditoria, corporazioni, lavoro
Walter Panciera
Venezia al centro di uno spazio economico regionale
Oltre la crisi seicentesca
La crisi abbattutasi sul commercio veneziano nei primi [...] telaio costituiva cosa usuale, almeno a memoria d'uomo (144). Poco dopo, mentre i mercanti segnalavano Marco Belfanti, Le calze a maglia: moda e innovazione alle originidell'industria delle maglierie (secoli XVI-XVII), "Società e Storia", 69, 1995 ...
Leggi Tutto
BARTOLO da Sassoferrato
Francesco Calasso
Nacque a Venatura, frazione rurale del Comune di Sassoferrato nell'Anconetano, territorio del futuro ducato di Urbino. La data di nascita, deducendola da quella [...] commozione ("cum calamus hoc scribit, cordis oculus lacrymatur"): a quest'uomo, ch'egli descrive colto, di nessuna ipocrisia, di ammirevole che ragionevole dubitare dell'autenticità della prima redazione, la cui origine compilatoria non può sfuggire ...
Leggi Tutto
L'impiego pubblico
Andrea Zannini
L'immagine dell'amministrazione veneziana quale possente ed efficace "macchina statale" regolata da un complesso di norme che prescindevano da singoli avvenimenti o [...] è la carriera di Luca di Marco Zen, uomo politico di grandi doti personali che seppe emergere . M. Sanudo, De origine, p. 146; Maria Teresa Todesco, Andamento demografico della nobiltà veneziana allo specchio delle votazioni del Maggior Consiglio ( ...
Leggi Tutto
Impresa
Robin Marris
di Robin Marris
Impresa
sommario: 1. Introduzione. 2. Imprese e imprenditori prima del sec. XX. 3. Il periodo di transizione e il XVIII secolo. 4. L'organizzazione dell'azienda [...] questo scopo fino al 75% dei loro profitti. Alle origini si dava per acquisito che al termine di ogni anno gli W. H., The organisation man, New York 1957 (tr. it.: L'uomodell'organizzazione, Torino 1971).
Williamson, J. H., Profit, growth and sales ...
Leggi Tutto
FISCO E SISTEMI FISCALI
Filippo Cavazzuti e Adriano Di Pietro
Economia
di Filippo Cavazzuti
Introduzione
Nel corso dei secoli (o, forse, dei millenni) al termine 'fisco' corrispondono concetti e situazioni [...] (detto appunto, più tardi, 'taglia reale') è dunque all'originedelle entrate degli Stati moderni che si vanno formando fra il XIV [...]. Ma il fisco [...] in mancanza di terra afferra l'uomo. In mancanza di rendita, si tassa il salario [...]. Tutte ...
Leggi Tutto
Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] gli eventuali detrattori a dimenticare il peso della sua storia privata di uomo e a considerare solo la sua nuova identità tassa camerale che gli era stata imposta e che aveva dato origine a tutta la controversia. In separata sede, Isenburg rilanciò ...
Leggi Tutto
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...