Sovranità
Maurizio Fioravanti
La sovranità tra Medioevo ed età moderna
Tra i caratteri che contrassegnano gli ultimi quattro secoli, quelli che comunemente, anche se sempre più problematicamente, sono [...] particolari, al dominio naturale, e in sé ingiusto, dell'uomo sull'uomo, del più forte sul più debole. Proprio per alle radici di un modello che non pone la sovranità alle originidella costituzione; al contrario, qui la sovranità è ammissibile, ed ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] ultraterreni. Quello che Dio aveva promesso all'uomo nella Genesi era, dunque, esclusivamente un regno terreno. Nel successivo Regno celeste l'attenzione del G. si sposta al cristianesimo delleorigini: studiando i testi neotestamentari, mette in ...
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Vedi ATENE dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATENE (᾿Αϑῆναι, Athenae)
W. Johannowski
L. Vlad Borrelli
H. A. Thompson
P. Pelagatti
P. Pelagatti
La città moderna occupa tutta l'area dell'antica, fasciandola [...] blocchi di poros erano incastrati i piedritti, in origine forse lignei, della balaustra, sostituiti poi da elementi in poros di è al fondo della filosofia platonica si ergeva nei pressi dell'Accademia la torre di Timone, dell'uomo il quale conosceva ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] destini dell'uomo, che l'autoconservazione della Serenissima - tale può essere definito il prolungarsi della sua minerali, di "corpi marini impietrati", s'interroga sull'"originedelle fontane", s'inerpica per costoni per scrutare dalle crepe ...
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La maturazione dello spazio urbano
Elisabeth Crouzet-Pavan
Introduzione
Agli inizi del XVI secolo Denis Possot, in viaggio verso i Luoghi Santi, sale, il giorno stesso del suo arrivo a Venezia, sul [...] evidenziano la fragilità di un ambiente che l'azione dell'uomo rendeva ancora maggiore.
I lavori riprendono dopo il . 440; pt. II, nr. 727.
373. Giustina Renier Michiel, Originedelle feste veneziane, II, Milano 1829, p. 272. Per illustrare il peso ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] o ancor più ammirato, sia dalla forza morale dell'uomo, e dalla serenità che gli imprime la fede John H. Elliott, Rivoluzione e continuità agli albori dell'Europa moderna, in Le originidell'Europa moderna. Rivoluzione e continuità, a cura di Mario ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] Il lavoro di costruzione della fisionomia-tipo dell'uomo pubblico moderato proseguì incessantemente Venezia 16 novembre 1892.
255. Cf. Emilio Franzina, L'eredità dell'Ottocento e le originidella politica di massa, in Venezia, a cura di Id., Roma- ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] commemorò al tempo stesso le virtù dell'uomo e la nobiltà della famiglia, le cui prime manifestazioni si può qui affrontare in tutta la sua complessità il problema dell'originedelle pubbliche anatomie: è questo un settore di studi in pieno ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] fa appello ai "sacri diritti di libertà e di eguaglianza" dell'uomo per "spezzare le catene, che fin'ora hanno tenuta vincolata d'Italia, Milano 1797, rist. in Armando Saitta, Alle origini del Risorgimento: i testi di un "celebre" concorso (1796), ...
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Sociologia
Alessandro Cavalli
L'oggetto della sociologia e i confini con le altre scienze sociali
Non c'è forse domanda più imbarazzante da porre a un sociologo di quella di definire l'oggetto della [...] sembravano in grado di dare risposte soddisfacenti.
Le originidella sociologia
Il merito di aver coniato il termine antropologia filosofica, cioè una concezione dell'uomo come essere dotato della capacità di compiere delle scelte e di dare un senso ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...